I controlli della Polizia Locale di Pomezia sui cani
Controlli dei microchip
Continuano i controlli sui microchip dei cani in tutto il territorio di Pomezia. La Polizia Locale con grande professionalità sta ispezionando tutta la zona. Gli accertamenti sono necessari sia per contrastare il fenomeno del randagismo, sia in caso di smarrimento o furto dell’animale domestico. Il microchip è oramai obbligatorio. Si tratta di una capsula di vetro bio-compatibile iniettata sotto la pelle del collo, mediante siringhe sterili monouso. L’inserimento non è doloroso e all’interno della capsula vi è un chip che può essere decodificato da alcuni veterinari abilitati, attraverso il quale si accede alla carta d’identità del cane e al nome del proprietario. Tutti i cani devono essere registrati all’Anagrafe canina di zona e l’inserimento del microchip deve essere fatto entro i primi due mesi di vita del cane, altrimenti si rischia una multa che varia a seconda delle disposizioni regionali. Dunque, l’impianto del microchip per il cane è fondamentale per la sua sicurezza poiché se si perde o viene rubato, viene identificato in poco tempo e riportato al legittimo proprietario. Inoltre, permette di portare con serenità i nostri amici a quattro zampe anche in viaggio all’estero.
Manuela Mazzola
Cittadinanza attiva
Una giornata dedicata alla cittadinanza attiva che vuole mettere al centro i cittadini attivi e tutte quelle realtà associative che nell’ultimo anno hanno realizzato progetti per il Comune di Pomezia (vedi su http://www.comune.pomezia.rm.it/collaborazioni2019). Sabato 14 marzo dalle 10.00 alle 13.00 in piazza Indipendenza sarà allestito uno spazio informativo per la cittadinanza in cui saranno messe a disposizione tutte le informazioni utili per diventare cittadini attivi. Inoltre, grazie alla collaborazione di cittadini, associazioni e scuole, saranno esposti i progetti già realizzati nel territorio. Alle 11.30 verrà effettuata un’azione simbolica di cittadinanza attiva con la messa a dimore di piante in una aiuola di via Guerrazzi, alle spalle del palazzo comunale.
“Sarà l’occasione – spiega l’Assessore Giuseppe Raspa – per far incontrare i cittadini attivi, condividere le esperienze fatte e i progetti futuri, informare la cittadinanza sulle diverse forme di collaborazione disponibili per partecipare alla valorizzazione del bene comune”.
Appuntamento sabato 14 marzo alle ore 10.00 in piazza Indipendenza. Tutte le informazioni su: http://www.comune.pomezia.rm.it/cittadinanza_attiva
Teresa Di Martino
Uff. Stampa Città di Pomezia
Dopo i gravi episodi di antisemitismo si vuole togliere i nomi di alcuni fascisti
Polemica sui nomi delle strade
“Pomezia è una città che accoglie non discrimina, è una città che mette al centro le persone indipendentemente dal loro sesso, dalla loro religione, dalle loro condizioni economiche e sociali”. Questa è la risposta del sindaco Zuccala ai gravi episodi di antisemitismo che hanno coinvolto le due scuole superiori di Pomezia. Nel frattempo altri cittadini lamentano che non vi è stata altrettanta attenzione per le scritte alla lapide dei martiri delle Foibe. A gettare benzina sul fuoco vi è stata in questi giorni una proposta del Movimento Cinque Stelle di Pomezia che chiede al Sindaco di Pomezia e alla sua giunta l’eliminazione dei toponimi di personaggi che sono stati coinvolti nella vergogna delle leggi razziali fasciste sostituendoli con personaggi che sono stati vittime o strenui oppositori di questa ideologia. E’ evidente che si parla di due strade intitolate rispettivamente a Giorgio Almirante e Pino Romualdi esponenti di spicco della destra italiana e accusati di avere condiviso le leggi razziali del regime fascista. Apriti cielo si sono scatenati scontri verbali sui social e credo che anche all’interno del M5S vi sono molti che non condividono i tempi ed i modi della proposta. Tant’è che lo stesso Sindaco probabilmente, preso atto che la proposta è divisiva, sembra che abbia intenzione di passare questa patata bollente al Consiglio comunale. Pomezia è sicuramente una città antifascista, inclusiva grazie ad una comunità che nel tempo ha saputo convivere nel reciproco rispetto delle idee altrui quindi è scontata la condanna, senza se e senza ma, a questi atti orrendi e incivili di antisemitismo come anche quello delle scritte al monumento ai martiri delle foibe.
Quindi è pur vero che questa richiesta del M5S locale è nata dopo le scritte antisemite davanti alle scuole ma più di qualcuno pensa che quelle strade sono state intitolate circa venti anni fa senza che nessuno abbia mai avuto nulla da ridire, quindi perché intervenire ora cambiandone il nome con il rischio di ottenere una reazione opposta, come quella di ricostruire steccati e innescare solo una spirale di intolleranza da ambo le parti. La gente ha molto più buon senso di tanti politici. In tal senso mi ha piacevolmente colpito uno dei tanti commenti su facebook.
“Non capisco, una volta tolti questi nomi crediamo di aver risolto il problema di pochi dementi che imbrattano la città con scritte vergognose, piuttosto controlliamo di più le strade mettete più telecamere, evitiamo di pubblicizzare queste cose non diamo spazio a questi dementi”.
Da parte mia temo che se saranno tolti i due nomi saranno poi rimessi da chi riandrà a governare, che poi semmai per ripicca toglierà quelli degli avversari. Si rischia come al solito di ridurre il tutto ad un derby tra opposte tifoserie. Nel frattempo cosa si dirà ai residenti delle due strade costrette ad aggiornare i loro documenti ed altro con tutti i fastidi connessi? Piuttosto invece di togliere i nomi alle strade pensiamo prima di tutto a ripararle. Nel frattempo educhiamo un po’ tutti ad avere comportamenti civili.
A.S.