La pineta della Gallinara continua a morire senza che le autorità intervengano
Ranucci attui il protocollo Gonthier
Sono anni che il circolo di Legambiente di Anzio Nettuno ha posto sotto l’attenzione delle istituzioni le condizioni della Pineta della Gallinara e della patologia che ha portato già al taglio qualche centinaio di pini. Sono anni che si è creato un Comitato di Associazioni e di cittadini che ha cercato, tra ostacoli e tentativi di minaccia, di porre termine ad una lenta agonia per tentare di ridare ad un bene naturale di inestimabile valore, una stabilità in termini di sanitari ed un rilancio in termini sociali. Purtroppo non c’è seguito a quello cui si da inizio. Il Comune di Anzio non da il seguito dovuto a quanto necessario per difendere la pineta ed a rilanciarla come bene sociale. Chi non ricorda gli “stanziamenti” promessi dalla vecchia Giunta e mai erogati? Chi non ricorda l’impegno dei cittadini per fare della pineta un “luogo del cuore” del F.A.I. ? Chi non ricorda le decisioni disastrose di far utilizzare la pineta dalle giostre? La nuova Giunta aveva iniziato nel modo giusto con due decisioni importanti: la prima con l’istituzione di un tavolo di lavoro per trovare soluzione fitoterapiche e la seconda con l’adozione de parco pubblico della Gallinara ai cittadini del Lido dei Pini rappresentati dal Gruppo Operativo Salviamo la Pineta. Il particolare con l’affidamento, sul piano legale, al Consorzio Lido dei Pini che del Gruppo rappresenta elemento rilevante, e sul piano operativo con la partecipazione del Gruppo stesso nell’attività di sviluppo progettuale. Mentre questa decisione, condivisa in incontri col Sindaco, continua a languire nel cassetto del dirigente, l’aspetto fitoterapico, che è certamente preminente rispetto a tutto il resto, non sembra trovare una parvenza di soluzione. Sul piano dell’intervento fitoterapico, l’ 8 maggio dello scorso anno, presso la sede del Consorzio Lido dei Pini, si è tenuta la riunione del “tavolo tecnico” avente per argomento lo stesso sintetizzato nel nome del Gruppo Operativo che da anni si batte per porre fine al male che sta uccidendo la pineta della Gallinara: “Salviamo la Pineta”. La riunione, voluta dal Sindaco De Angelis su sollecitazione del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta, ha visto la partecipazione dello scienziato di fama europea, il Prof Paolo Gonthier titolare della cattedra di Patologia Vegetale dell’Università di Torino, oltre a quella del Dr Luciano Nuccitelli del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio; oltre naturalmente ai rappresentanti delle realtà locali come Vincenzo D’Acunzo dell’Assessorato all’Ambiente al Consigliere Massimiliano Marigliani che presiedeva la riunione in rappresentanza del Sindaco De Angelis. Faceva gli onori di casa il Dr. Nazzareno Chiacchiarini Presidente del Consorzio Lido dei Pini e una piccola delegazione in rappresentanza del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta. Come noto il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta è partner di Uniti Per l’Ambiente che affianca con tutto il suo peso l’azione di salvataggio della pineta e della sua trasformazione della zona pubblica in parco naturale attrezzato ad uso della comunità locale. La relazione del Prof Gonthier è stata chiara ed ha definito lo stato dell’arte nella battaglia contro l’ Heterobasidion irregulare, un fungo che si trasmette per via radicale da pino a pino e che poi esercita la propria azione marcescente delle radici in modo graduale ed inesorabile . L’azione del fungo indebolisce notevolmente le capacità difensive della pianta e facilita l’attacco del Tomicus Destruens che completa l’azione distruttrice dell’organismo ormai debilitato. Quindi il patogeno è il fungo che si trasmette per contagio. Il Professore ha reso nota una peculiarità che fornisce una prospettiva del tutto nuova al problema in quanto, pur restando la difficoltà di debellare il patogeno, indica una chiara prospettiva per limitare la sua propagazione a livello locale, che è poi quello che più interessa a chi ha a cuore la Pineta della Gallinara. Infatti il Prof Gothier, che continua i suoi studi tendenti a debellare il fungo, ha prodotto un protocollo con cui definisce le pratiche necessarie per fermarne il contagio agli alberi vicini. A seguito della riunione il sottoscritto ha mantenuto un contatto col Prof Gonthier e gli ha chiesto una copia di tale protocollo al fine di farne uso nell’ambito comunale. Il Prof. Gonthier mi ha immediatamente inviato copia del protocollo in lingua inglese. Con la collaborazione di Paola Pizzuti di Uniti Per l’Ambiente e valida presenza nel Consorzio Lido dei Pini, il fascicolo è stato tradotto in lingua italiana ed inviato all’Assessorato all’Ambiente affinchè lo ponesse in pratica. I pini continuano a morire e proprio come indicato dal Prof Gonhier e cioè per trasmissione diretta da pino malato a pino sano. Perchè l’assessorato all’ambiente non interviene? Perchè non pone in atto un protocollo che anche il rappresentante della Regione Lazio Dr. Nuccitelli ha condiviso durante la riunione dell’8 maggio 2019? Perchè si preferisce spendere danaro pubblico per tagliare pini morti invece di impiegarlo per tentare di salvare quelli non colpiti dal fungo? Il Protocollo Gonthier detta una pratica piuttosto semplice che tende a creare una barriera intorno alla pianta malata. Perchè l’Assessore all’Ambiente, che ha una copia di tale protocollo anche in lingua italiana, non fa niente per attuarlo? L’Assessore Ranucci deve dare una risposta ai cittadini.
Sergio Franchi
Piano raccolta rifiuti
Con nota pubblica di indirizzo il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Anzio richiede al Sindaco, alla Giunta e alla Commissione Ambiente di Anzio di rendere la progettazione del nuovo piano di raccolta rifiuti della città di Anzio e del nuovo capitolato di appalto del servizio, un momento di confronto pubblico e partecipato, chiamando in audizione pubbliche per tramite della commissione ambiente: associazioni di categoria, comitati, associazioni ambientaliste e umanitarie, consorzi e tutte le realtà che vorranno parteciparvi e che compongono il tessuto cittadino del nostro territorio affinché possano apportare osservazioni, proposte, rilevare criticità e si possa raggiungere così un risultato condiviso, partecipato e trasparente per il bene della città di Anzio.
Considerando infatti che gli onesti cittadini di Anzio pagano tra le più alte tassazioni per la raccolta rifiuti, avendo in cambio un servizio ad oggi insufficiente, scadente e indecoroso, hanno senz’altro il diritto di poter dire la loro sulla futura gestione di questo servizio primario.
Dopo anni di evidente fallimento della passata e, ad oggi, attuale gestione del servizio di raccolta urbana dei rifiuti, anni in cui il territorio della nostra città ha assistito ad un crescente ed inesorabile degrado riducendo interi quartieri a una serie di mini discariche a cielo aperto, si chiede con forza che i cittadini siano coinvolti nella progettazione che si svolge in questi mesi e che condizionerà i prossimi anni del servizio raccolta e gestione rifiuti. Come è giusto che faccia una comunità.
Mariateresa Russo
Consigliere comunale
MoVimento 5 Stelle
Anzio
Manutenzione ordinaria e straordinaria del Municipio
Consiglio Nettuno
Lunedì 22 giugno 2020: data importante per l’amministrazione Coppola.
Il centrodestra porta a segno un punto fondamentale del programma elettorale: “lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del municipio”, grazie a tutti gli uffici che hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo, a tutti i consiglieri, tutti gli assessori, al Sindaco Ing. Alessandro Coppola ma in particolare a tutti i cittadini nettunesi, che hanno creduto e credono in questa amministrazione. Il lavoro per giusta informazione, era già inserito nel piano triennale delle opere del ex giunta Casto e successivamente formalizzato da questa amministrazione, quando la proposta è migliorativa il progetto è buono, il centro destra lo porterà sempre a termine..
Forza Italia continuerà a lavorare per la città, per i cittadini ed a sostegno di questa amministrazione.
A chi ci accusa di essere immobili, a chi ci apostrofa come incompetenti, noi rispondiamo con “un gruppo di persone che condivide un obbiettivo comune, può raggiungere l’impossibile”.
Forza Italia la forza del cambiamento!
Forza Italia
Noi Con Il Cuore
Celani Pietro
Luca Tammone
Fabrizio Tomei
Elisa Mauro
Ilaria Bartoli
La priorità è do ut des
Lo dico sinceramente, le vicende di palazzo Sarsina relative al salto della poltrona e della lista mi appassionano quanto un documentario sui bruchi delle Langhe. Quali sedie occupano consiglieri di maggioranza e che assessore piazzeranno non interessa ai cittadini.
D’altronde scarseggia la cultura della partecipazione politica per cui si va a votare ogni cinque anni, si affida il mandato e si pretende (giustamente) che l’amministrazione eletta faccia quanto promesso e promosso.
Non risulta nessuna rivendicazione dei consiglieri scappati-di-casa-ma-anche-no che chieda il rispetto del programma elettorale, ma piuttosto un rispetto personale, posizioni personali al massimo di partito.
Intanto le questioni importanti restano al palo: la Capo d’Anzio e il porto che non c’è, il nuovo capitolato di appalto per i rifiuti su cui non si è iniziato neanche a ragionare, percentuali di evasione di tributi impressionante, degrado urbano, regolamenti comunitari vecchi e inadeguati alle esigenze di una città, beni archeologici abbandonati a sé stessi, la centrale biogas ormai in funzione e funzionale, servizi anagrafici da terzo mondo, sono solo alcuni dei problemi che possono attendere.
Ma la priorità restano i giri di walzer in liste e partiti. La priorità è do ut des.
E il sindaco?
Se vai al governo della città trascinandoti dietro sette liste e centosettanta candidati poi come minimo ti ritrovi a dover governare la maggioranza anziché la città. E intanto le erbacce crescono indisturbate.
Rita Pollastrini
capogruppo M5S