La guerra tra l’architetto Faggioni ed il Consorzio di Lavinio S. Olivo S. Anastasio continua. In allegato il modello per preentare l’istanza
Il Consorzio non serve le strade comunali
E’ un vezzo tutto italiano quello di lagnarsi per l’arroganza dell’amministrazione pubblica e degli enti prestatori di servizi e aspettare alla finestra che qualcun’altro tolga le castagne dal fuoco. Sono decenni che il Consorzio di Lavinio viene attaccato da cittadini e gruppi associati ma quell’ente, la cui funzionalità legale è ridotta oggi al lumicino anche a causa delle limitazioni che il suo stesso statuto impone, resta al suo posto. Mi piace ricordare ai lettori di Lavinio ed ai rappresentanti della cosa pubblica che il Consorzio di Lavinio esercita la sua attività sul territorio forte di un organo rappresentativo eletto da meno dell’1% degli aventi diritti al voto.
Questo la dice lunga sul livello di popolarità di questo ente che, nato per realizzare le opere urbanistiche ed i servizi di collegamento delle utenze nella fase dell’espansione del quartiere degli anni 60 e 70, ha visto ormai da un paio di decenni il raggiungimento dei suoi obiettivi statutari e dovrebbe quindi sciogliersi.
Non se ne parla. Non è chiaro a chi scrive quale sia l’attività del Consorzio di Lavinio e come venga impiegato il personale che vi lavora. L’isolamento dell’ente ha avuto un’attenuazione dopo che era circolata la voce che il nuovo Presidente, che certamente non rappresenta il nuovo che avanza, aveva incaricato un cittadino di aprire alla gente e lo aveva fatto nominare Consigliere; fatto che è subito rientrato dopo che l’illustre cittadino aveva dato il segno di fare sul serio e che un Coordinamento di associazioni (UPA) aveva accettato il confronto. E’ la gente di Lavinio che fa? Poco o niente. Subisce senza reagire, paga la rata consortile spesso senza saperne molto perchè il Consorzio non divulga bollettini o fogli di informazione oppure non paga per sterile ripicca o per menefreghismo. Se si analizza un bilancio del Consorzio si scopre che le spese non operative sono relative alla gestione, incluse spese del personale e legali, e quelle operative sono quelle destinate ad una modesta quantità di lavori stradali ed alla gestione del Parcobaleno voluto e realizzato sotto la presidenza Attoni. Qui si apre un’altra polemica legale: di chi sono le strade di Lavinio? E’ una domanda che mi faccio da anni a cui nessuno a voluto dare una risposta.
Per logica, però, la risposta è evidente: se una strada è aperta al pubblico senza limitazione, se per costruire in quella strada si deve pagare “la Bucalossi” e cioè le opere di urbanizzazione al Comune di Anzio, se per occupare il suolo pubblico bisogna essere autorizzati e pagare il Comune di Anzio, se si viene trovati in divieto di sosta è la Polizia Locale a comminare una multa, se per installare un insegna bisogna pagare la tassa al Comune di Anzio....chi è il proprietario delle strade di Lavinio zona consortile? Quanto dovrà andare avanti questa ipocrisia?
Quanto potrà ancora durare quel rimasuglio di ragione operativa per giustificare l’esistenza del Consorzio e cioè la manutenzione delle strade? A tenere il punto, caparbiamente con l’ultimo dei Giapponesi della giungla resta l’Arch Faggioni, un amante di Lavinio ed un cultore della legalità. Mi ha scritto ancora per tentare di dare piu forza al suo appello che è un invito alla gente di dire basta ad una situazione legalmente imbarazzante. I cittadini di Lavinio, che hanno dato segno di forte mobilitazione nel Comitato dei Dissenzienti, associazione che non da piu segno di vita e tutti i cittadini che amano la legalità nel proprio territorio, sono invitati a fare un gesto per dare peso a chi, documenti alla mano, dimostra che quanto avviene a Lavinio è una “grave e reiterata inadempienza”. Quindi facciamo arrivare al Comune ed agli enti di controllo preposti tante raccomandate, PEC o anche lettere semplici affinchè chi deve intervenire non può piu far finta di non accorgersi della realtà. L’Arch Faggioni allega il modello della lettera. Scriviamo in tanti, è l’unico modo per far valere un’istanza motivata e necessaria.
Sergio Franchi
Al Comune di Anzio
alla c.a. di:
Responsabile della Trasparenza-Segretario Generale D.ssa G. Tomasello
Responsabile Patrimonio e Demanio Ing. W. Dell’Accio
Responsabile dell’Ufficio Legale e Contenzioso Avv. F. Morville
Comandante la Polizia Locale Dott. A. Arancio
Sindaco C. De Angelis
e p.c. al Ministro dell’Interno D.ssa L. Lamorgese
al Prefetto di Roma D.ssa G. Pantalone
al Vice Prefetto D.ssa Lo Giudice
Oggetto: gravi e reiterate inadempienze del Comune di Anzio; situazione tecnico –legale delle strade del centro urbano di Lavinio/Anzio
Il Comune di Anzio risulta ancora oggi inadempiente circa l’obbligo della totale presa in carico e gestione della totalità opere di urbanizzazione primaria, e quindi anche della manutenzione delle strade, del centro urbano di Lavinio, ciò a maggior ragione dopo la Delibera del Consiglio Comunale n 16 del 2007 con la quale venivano dichiarate “suolo pubblico” tutte le strade presenti nella succitata località, strade attualmente mantenute dall’associazione denominata “Consorzio di Lavinio S. Olivo S.Anastasio” alla quale “soltanto” novemila cittadini versano un illegittimo contributo aggiuntivo rispetto alle normali tasse comunali.
L’ obbligo della presa in carico e gestione da parte del Comune nasce in forza dei seguenti elementi e disposizioni di legge:
-artt. 3, 23, 97 della Costituzione Italiana;
-art. 826 del Codice Civile;
-art. 28 Legge 1150/42;
-artt.12 e 16 DPR n 380/2001;
-art. 14 Dlgs.n 285/92;
-art. 1158 del Codice Civile per usucapione ultraventennale, essendo stato esercitato un uso pubblico costante ed indiscriminato delle strade (vedi ad es. TAR Sardegna Sentenza n 1738 del 3/9/2008);
-ex multis vedi anche: TAR Calabria, Catanzaro Sez.I n 606 del 3/5/2011; TAR Puglia, Bari Sez.II n 2815 del 1/7/2010; TAR Veneto ,Venezia sentenza n1373/2004; Consiglio di Stato Sez.V n 1514 del 15/3/2001;
-art.7 Legge n 126/58;
-art.2 Legge Regione Lazio n 72/80;
-art.2 Dlgs n 285/92;
- Nuovo Codice della Strada/1992;
- Decreto del Ministero dei LL.PP. del 1 Giugno 2001;
-art. 13 Dlgs n 285/92;
- DPR n 495/92;
- Delibera n 323/2001 della Giunta Comunale di Anzio;
- Delibera n 16/2007 del Consiglio Comunale di Anzio.
Per tutto quanto sopra indicato il sottoscritto………………………., nato a ……., Cod. Fisc……………………… residente in ……………… in qualità di cittadino proprietario di immobile sito in……………………………………richiede a Codesto Spettabile Comune quanto segue:
- il rispetto e la piena attuazione delle disposizioni di legge attualmente vigenti ed in particolare di quelle citate nella presente;
- l’interruzione immediata dell’erogazione di somme di denaro pubblico all’associazione denominata talvolta “Consorzio di Lavinio S.Olivo S.Anastasio” , talaltra “ Consorzio di Lavinio e Sant’Olivo”;
- lo scioglimento “coatto/d’ufficio” della succitata associazione per palese contrasto con le normative vigenti, per irregolarità amministrative e per arbitraria gestione di denaro pubblico, in quanto non rispondenti alle norme del Decreto Lgtn n 1446/1918 ed alle norme statutarie.
La presente ai sensi e per gli effetti della Legge n 241/90 e s.m.i..
Data ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
firma
Allegati: copia del documento personale di riconoscimento