Giuliano Peretti è il rappresentante di Pomezia
Coraggio Italia
Da pochi giorni è nato “Coraggio Italia” fondato dal governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Coraggio Italia” è un partito liberale e moderato del centrodestra, che sta registrando tanto entusiasmo e tanta attenzione su tutto il territorio nazionale e anche nel Lazio e a Pomezia, dove il suo rappresentante è Giuliano Peretti, coordinatore del centrodestra locale ed esponente di spicco della politica pometina.
“Sin dalla nascita di “Cambiamo con Toti” – ha dichiarato Giuliano Peretti -, al quale ho aderito convintamente, sono sempre stato dell’opinione che il nostro Paese e la stessa Pomezia avessero fortemente bisogno di un nuovo partito di moderati di centrodestra. Una realtà che mettesse al centro della sua azione i bisogni e le istanze delle famiglie e delle imprese. Principi e valori importanti che rivedo a pieno oggi in “Coraggio Italia”. Un partito, appena nato ma che già ha un forte consenso popolare, oltre ad una ottima strutturazione territoriale fatta di Consiglieri Regionali, sindaci, molteplici esponenti istituzionali e dirigenti di partito che permetteranno sin da subito a “Coraggio Italia” non solo di radicarsi velocemente, ma anche di cominciare immediatamente a lavorare per conseguenti risultati elettorali. Insomma, le premesse sono ottime e, con l’occasione, invito con ancora maggior entusiasmo e disponibilità politici locali e importanti figure della vita civile ad avvicinarsi al nostro coordinamento cittadino, al fine di portare le proprie idee e valori del fare. Inoltre con orgoglio voglio ricordare che qui a Pomezia aderire a “Coraggio Italia” vuol dire lavorare sin da subito operando al fianco dei nostri alleati del Centrodestra Unito”.
Giuliano Peretti, dunque, ribadisce l’importanza di far parte della squadra di “Coraggio Italia” e infine aggiunge: “Mi preme ringraziare a nome di tutto il coordinamento pometino di Coraggio Italia, il nostro leader Giovanni Toti e il nostro consigliere regionale, l’onorevole Adriano Palozzi per l’ottimo lavoro che stanno portando avanti sui territori: un cammino, fatto di dialogo e professionalità, che - sono certo - rappresenta solamente l’inizio di una fantastica avventura politica, che ci darà grandi soddisfazioni in termini di radicamento e partecipazione, anche in previsione delle prossime sfide elettorali”.
Il consigliere regionale del Lazio e uno dei fondatori del comitato promotore di “Coraggio Italia”, Adriano Palozzi: ha dichiarato: “Sono molto contento dell’impatto che il progetto “Coraggio Italia” sta avendo sui territori e all’interno delle istituzioni, dove ad esempio abbiamo costituito il gruppo parlamentare di Coraggio Italia alla Camera dei Deputati. Siamo uno spazio moderato, liberale, riformatore ed europeista, valori che la maggioranza degli italiani sente suoi e in cui vuole assolutamente riconoscersi. E non è un caso che, da quando abbiamo presentato la nuova iniziativa, sono decine e decine, tra privati cittadini, persone impegnate nella vita pubblica, amministratori locali, che privatamente o pubblicamente hanno salutato con attenzione e partecipazione questa ventata di aria nuova nella politica italiana. Andiamo avanti senza paura e senza incertezze. Il Paese ha bisogno di ripartire con più libertà, più efficienza, più merito, più competitività, più equità, più solidarietà”.
A.S.
Secondo Fulvio David si deve partire dalla cultura per costruire il futuro
Impalcatura per i ragazzi
Fulvio David, già dirigente locale del movimento politico “Cambiamo con Toti”, che in questi giorni è confluito nel nuovo soggetto politico “Coraggio Italia”, è delegato nel Centro Destra Unito di Pomezia, alla cultura, arte e professioni. David svolge l’attività di libero professionista nel settore farmaceutico e da anni risiede a Pomezia. E’ anche consigliere comunale di Vallepietra, piccolissimo borgo nella provincia di Roma e suo paese natale.
- Come mai ha deciso di impegnarsi in politica e a sostegno del governatore Giovanni Toti?
“Io sono stato sempre un moderato di centro. Credo nell’ equilibrio delle cose e credo che i cambiamenti, quando necessari, vanno fatti, cambiamento vuol dire coraggio e umiltà”.
- Lei attualmente è anche consigliere comunale di Vallepietra, eletto in una lista civica. Come giudica gli attuali consiglieri di maggioranza di Pomezia? Quelli di opposizione?
“Non le nascondo di aver votato M5S entrambe le ultime due tornate elettorali di Pomezia. La prima con Fucci Sindaco ho notato il cambiamento rispetto ad un passato burrascoso ma poi soltanto un lento e inesorabile declino. Vede, amministrare una città è come il buon padre di famiglia. Bisogna risolvere i problemi quotidiani, far quadrare i conti, programmare il futuro dei nostri figli e nello stesso tempo non dimenticare i propri genitori solo perché ormai anziani. I Grillini hanno saputo cavalcare la questione morale di un Paese sofferente ma nella realtà dei fatti si sono dimostrati inadeguati e privi di concretezza. In quanto ai consiglieri di opposizione di centro destra sono persone concrete che vanno dritti al punto. Conoscono bene la macchina amministrativa e hanno quella esperienza e maturità necessaria per dirigere una comunità”.
- Perché ha accettato la delega alla Cultura nel Centro Destra Unito di Pomezia?
“Ho voluto io questa delega. Ho un figlio di 12 anni, l’inizio della adolescenza che durerà fino ai 18/22 anni, periodo importante, formativo per il loro percorso. Vygotsky (psicologo primi ‘900) con la sua teoria socio-culturale, sosteneva come la cultura abbia un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo. Bruner (psicologo, 1976) con il termine “scaffolding” (impalcatura) sosteneva che la figura del genitore, educatore, insegnante fosse l’impalcatura per i bambini che si smonta man mano che il bambino apprende ciò che gli viene insegnato e trasmesso”.
- Condivide le scelte di questa amministrazione nel settore della cultura?
“Ecco appunto! Pomezia che “impalcatura” sta costruendo per i suoi ragazzi? Pitturando la biblioteca e creando un teatro riqualificando il famoso Ecomostro? oppure creando una ciclabile semplicemente restringendo una strada veicolare ponendo dei piccoli cordoli creando disagio e pericolo per il traffico veicolare che per la ciclabile? Gli amici Grillini vantano idee e innovazioni ma solo a parole, come dicevo mancano di concretezza. Transizione Ecologica, Digitale, Culturale la concretizzano in questo modo? Creare il teatro riqualificando un ecomostro fatto di cemento e ferro? è un vecchio modo di pensare che porta a fare cose vecchie”.
- In un programma del Centro Destra di Pomezia quali dovrebbero essere le scelte prioritarie nel settore della cultura?
“Si ricorda quando Selva dei Pini era un eccellente polo studentesco? Ricorderà anche che si era provato a creare un polo universitario. Non ebbe seguito ma è passato tanto tempo e nel frattempo tante cose sono cambiate. La stessa transizione digitale sta cambiando l’approccio universitario. Stiamo abbattendo ormai il digital device. Tutte le scuole hanno internet. La struttura centrale di Selva dei Pini è perfetta per una Università, oggi invece utilizzata per alcuni degli uffici pubblici tra l’altro scomodi da raggiungere per chi non ha la macchina. Accanto al corpo centrale c’è una struttura chiusa abbandonata perché non creare li un teatro? Facilmente raggiungibile e con parcheggi. Selva dei Pini è un polmone verde, si presta anche per attività sportive all’aperto dunque perché non creare dei percorsi sportivi ad hoc utilizzando materiali ecosostenibili come per esempio il manto di camminamento ecosostenibile dove ora c’è asfalto crepato e pieno di buche. Vede le ho citato dei lavori fattibili, utili, e che sono punti cardini del “Ricoveryplan” e del “NextGenerationEU” potremmo vantare una eccellenza all’avanguardia. Così potremmo essere pionieri di una transizione ecologica, digitale, culturale come l’Europa e le nuove generazioni ci chiedono”.
- Riguardo le arti e le professioni cosa ci può dire?
“Come le dicevo la famosa impalcatura socio-culturale per i nostri ragazzi sarebbe anche trasmettere a loro le professioni e le arti che hanno fatto del “Made in Italy” una eccellenza del nostro artigianato nel mondo. Chi ha talento o vuole cimentarsi con mestieri manuali e creativi deve avere una possibilità. Dobbiamo saper ascoltare anche quei giovani che non hanno voce perché timidi o perché non sanno a chi rivolgersi. Selva dei Pini deve diventare un fiore all’ occhiello e non un luogo abbandonato com’è ad oggi”.
A.S.