Forza Italia Giovani
Venerdì 23 aprile il Coordinatore Regionale del Lazio Simone Leoni e il Commissario Provinciale di Latina Davide Capuzzoni hanno effettuato le seguenti nomine; l’Assessore di Ponza Michele Nocerino nuovo Responsabile Provinciale degli Enti Locali. Luca Palmegiani nuovo Coordinatore per il Comune di Latina e Lorenzo Geraneo nuovo Dirigente Provinciale.
“Questo è solo il primo passo di un lungo percorso di rigenerazione attiva che investirà nei prossimi mesi il movimento giovanile pontino allo scopo di rilanciare un progetto attrattivo, vincente e inclusivo in grado di aggregare il maggior numero possibile di giovani attorno a Forza Italia e al nostro leader Silvio Berlusconi. Ai nuovi dirigenti va quindi il nostro più caloroso in bocca al lupo, certi che, come sempre, si distingueranno per l’ottimo lavoro”- lo dichiarano in una nota congiunta Simone Leoni e Davide Capuzzoni, rispettivamente Coordinatore Regionale del Lazio e Commissario Provinciale di Latina di Forza Italia Giovani.
Secondo uno studio di Libera 5 beni su 10 restano senza destinazione e tornano nelle mani dello Stato
Assegnazione beni confiscati
Sottrarre beni alla criminalità organizzata e restituirli alla collettività, è un lavoro che in Italia procede a rilento. Stando ai dati riportati all’interno del dossier pubblicato dall’associazione Libera contro le mafie il 5 marzo scorso, 5 beni su 10 restano senza destinazione, per un totale di 36 mila 600 beni tornati nelle mani dello Stato ma mai assegnati ad enti o amministrazioni che potrebbero donare loro nuova vita. Nel suo piccolo, la città di Aprilia non fa eccezione, a giudicare dai dati aggiornati all’aprile 2021 e riportati sul sito dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Gli immobili in gestione, tra appartamenti, ville, terreni e box auto fabbricati e negozi nelle mani dell’Agenzia e non ancora affidati sono almeno 31, solo quattro quelli tornati invece nelle mani dell’amministrazione comunale, che ha in mento quattro progetti ambiziosi finalizzati a restituirli alla collettività. E se il ritardo è spesso attribuito al Comune, almeno in questo caso la lentezza amministrativa e procedurale, alla base delle mancate assegnazioni, è da ricercarsi altrove. Ogni qual volta lo Stato ha bussato alle porte dell’ente di piazza Roma, l’amministrazione non ci ha pensato troppo su, prima di presentare la propria manifestazione di interesse. Il risultato è che a breve almeno quattro spazi sottratti alla criminalità organizzata verranno restituiti ad altrettante associazioni e comitati, o gestite direttamente dall’ente per erogare servizi che ancora mancano al territorio. E’ il caso del progetto che prevede la creazione nella villetta confiscata a La Gogna di un centro per l’infanzia e per l’adolescenza, progetto che dalla Regione ha già ottenuto 70 mila euro per la ristrutturazione; quello che prevede di realizzare nei due capannoni confiscati al tesoriere della banda della Magliana e ubicati presso la zona industriale, un laboratorio ad uso degli artigiani delle botteghe del Carnevale e un dormitorio per i senza tetto. Nuova vita verrà garantita al magazzino di Fossignano, che dai Piattella, titolari della cosiddetta cava dei veleni, passerà nelle mani del Comitato di quartiere ancora privo della sua sede. Infine i radioamatori, una volta terminato il periodo di restrizioni legate al Covid 19, potranno coltivare la propria passione presso l’appartamento di via Belgio, in attesa di atti di confisca definitivi ma che per la modifica della normativa è già tornato nelle mani del Comune.
“In particolare sui primi due piani abbiamo progetti ambiziosi – sottolinea l’assessore al patrimonio e ai lavori pubblici Luana Caporaso – e proprio per questo motivo li abbiamo inseriti all’interno del Pinqua, confidando nel finanziamento da parte dello Stato. Per quanto ci riguarda, siamo sempre a disposizione quando si tratta di ricevere spazi a cui restituire una nuova vita a beneficio della comunità, purtroppo per quanto riguarda gli altri 31 immobili nessuno ci ha scritto, forse perché ci sono ancora delle procedure in atto”.
Unica “colpa” dell’amministrazione, quella di non aver ancora messo in piedi la commissione per la destinazione dei beni confiscati, strumento di cui si parla dal 2015 ma mai partito, oggetto a gennaio di quest’anno anche di una interrogazione da parte di Aprilia in Azione.
“Ammetto che siamo in ritardo e spesso siamo sollecitati a riprendere l’iter dal presidente dell’osservatorio per la legalità Fabrizio Marras. L’impegno che mi assumo – assicura l’assessore Caporaso – è di riprendere al più presto i lavori per l’istituzione di questo importante organo di indirizzo”.
Francesca Cavallin