Il 2 maggio i residenti de La Gogna sono scesi in piazza per ribadire la loro contrarietà alla realizzazione della discarica nel quartiere
Manifestazione contro la discarica
I residenti di La Gogna contrari alla realizzazione di una discarica nel quartiere.
Un no forte e chiaro al progetto della Paguro, quello scandito dagli organizzatori del sit in che si è svolto il 2 maggio scorso presso piazza Benedetto Lanza, a poca distanza dall’area individuata dal progetto e promossa dal consorzio La Gogna e dal comitato da borgata a quartiere.
Tanti i cittadini e le associazioni che non hanno voluto mancare all’evento, presenziato anche da un nutrito gruppo di amministratori di maggioranza e opposizione: tra i presenti i consiglieri di maggioranza Pino Petito e Fiorella Diamanti (Piazza Civica), i consiglieri d’opposizione Matteo Grammatico (Fratelli d’Italia), Giorgio Giusfredi e Davide Zingaretti di Azione e gli assessori Omar Ruberti e Monica Laurenzi.
A prendere parola è stata proprio la delegata all’ambiente, che ha motivato le ragioni del no al progetto della Paguro, che oltre alla bonifica del sito inquinato da ignoti e da trent’anni in attesa di bonifica, contempla la possibilità di realizzare un deposito di rifiuti da 660 mila mc.
“Abbiamo subito notato l’insidia di questo progetto – ha spiegato Monica Laurenzi - che aveva visto il no della Regione ma che ora cerca di rientrare dalla ‘finestra’. E per questo nelle controdeduzioni che abbiamo preparato noi non diciamo no alla bonifica, anzi diciamo all’imprenditore: se vuole fare un regalo alla città bonifichi quel terreno ma per poi realizzarci un parco.
E intanto ricominci a versare il benefit ambientale previsto per i conferimenti dei rifiuti alla Rida Ambiente, che da quattro anni non viene più versato all’ente.
Per quanto riguarda la lotta contro la discarica chiameremo a raccolta tutti, perché questo non è un problema che riguarda la periferia, riguarda tutta la città».
«Si sta ripetendo l’esperienza che i cittadini di La Gogna hanno già vissuto tra il 2016 e il 2017 – ha sottolineato il presidente del Consorzio La Gogna Silvano De Paolis - una situazione più complicata rispetto al passato, in primis per difficoltà di carattere politico, rappresentate dalla mancanza di una soluzione tra i Comuni della provincia per individuare un’area per una discarica a gestione pubblica.
Crediamo perciò che sia necessaria una più forte iniziativa della giunta Terra verso la Regione e nuove manifestazioni, per cercare di influire sul dibattito che si terrà nella conferenza di servizio del 14 maggio”.
Tra i rappresentanti delle tante associazioni che anche in conferenza dei servizi hanno presentato osservazioni al piano, anche Francesco Lo Cicero, titolare dell’azienda Ape D’Oro.
“Ci sono diversi motivi per i quali non si può accettare la discarica e uno riguarda i dati della vecchia indagini epidemiologica condotta dall’Asl di Latina, che dimostra che sul territorio di Aprilia il trend di morti per tumori è più alto rispetto a quello regionale. Un altro aspetto poi riguarda la mia attività, io sono un apicoltore professionista titolare di azienda con certificazione biologica, una certificazione incompatibile con la presenza di una discarica nel raggio di 3 chilometri”.
Francesca Cavallin