Avviso pubblico per l’assegnazione di orti pubblici
Orto comunale
Il Comune di Aprilia rende noto che con Determinazione Dirigenziale numero 19 del 17 Marzo scorso è stato approvato un Avviso Pubblico per l’assegnazione degli orti pubblici comunali siti in Via Toscanini per il quinquennio 2022-2027.
Entro il 30 aprile è possibile fare richiesta presso l’amministrazione comunale per l’assegnazione di un appezzamento di terreno da coltivare.
Le finalità del progetto sostenuto dall’assessorato all’ambiente sono prevalentemente sociali, ricreative didattiche e culturali, oltre a promuovere buone pratiche di cura del patrimonio ambientale e pubblico, mirano a favorire la socialità attraverso attività senza fini di lucro.
La concessione degli orti, che verranno assegnati mediante la formazione di una graduatoria, avrà validità 5 anni dalla sottoscrizione o comunque fino alla pubblicazione di un nuovo avviso pubblico per l’assegnazione delle aree. I
richiedenti dovranno presentare la domanda entro e non oltre il 30/04/2022 secondo le modalità previste dal bando (a mano, tramite raccomandata A/R o a mezzo PEC all’indirizzo ambienteedecologia@pec.comune.aprilia.lt.it).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Ambiente ed Ecologia ai seguenti recapiti:06 92018664 – 06 92018805
FINALITA’ DEL PROGETTO “ORTO URBANO”
L’ orto pubblico comunale è un appezzamento di terreno della dimensione di circa 40/60 mq, destinato alla produzione di ortaggi. L’idea di assegnazione di questi spazi nasce nel 2011 con l’intento di mettere a disposizione dei residenti aree da destinarsi alla coltivazione di prodotti orticoli. Ciò ha consentito di valorizzare gli spazi sottraendoli al degrado ed alla marginalità, per la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della qualità urbanistica dei luoghi e di sostenere la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione, l’impiego del tempo libero in attività che favoriscano la vita all’aria aperta favorendo la coesione ed il presidio sociale.E ancora valorizzare le potenzialità di iniziativa e di auto-organizzazione dei cittadini, nell’ottica di promuovere la responsabilità civica nel prendersi cura dei beni comuni, favorire lo scambio intergenerazionale e interculturale e favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica.
Modulistica: https://www.comune.aprilia.lt.it/amm-trasparente/avviso-pubblico-per-lassegnazione-degli-orti-pubblici-comunali-siti-in-via-toscanini-quinquennio-2022-2027/
Il Capo di Gabinetto
Eva Torselli
Comune di Aprilia
Rinvenuta durante i lavori di adeguamento di un cavalcavia ferroviario
Necropoli a Pomezia
Nei mesi di gennaio e febbraio scorsi durante i lavori di adeguamento di un cavalcavia ferroviario della linea Roma-Formia, presso la stazione di Pomezia sono state rinvenute una serie di evidenze archeologiche che appartengono a un contesto finora completamente ignoto, databile tra il I sec. a.C. e il V sec. d.C.
Le indagini condotte da archeologi e operai della società Eos Arc S.r.l., sotto la Direzione Scientifica della Soprintendenza, nella persona del funzionario archeologo Francesca Licordari, hanno permesso di indagare stratigraficamente una vasta porzione di questo contesto, che si estende ben oltre i limiti dell’area di scavo, in terreni di altre proprietà.Gli elementi più antichi sono un asse viario realizzato direttamente nel banco geologico e chiaramente riconoscibile grazie alla presenza di solchi carrai, e una serie di strutture murarie, di cui si conservano le fondazioni e pochi lacerti di quello che doveva essere l’elevato di incerta funzione, ma probabilmente parte di un complesso ben più grande, forse una villa rustica, che si estendeva nei terreni circostanti.
Le strutture sono riferibili a diverse fasi di vita di questi edifici e disegnano chiaramente almeno due ambienti, in un primo momento separati da una grande area aperta, successivamente chiusa da un’altra struttura muraria.Dopo l’abbandono delle strutture, e forse con l’edificio principale ancora parzialmente in uso, l’area è stata occupata da una necropoli solo parzialmente esplorata, che ha restituito un totale di 17 sepolture. Si tratta di tombe di diversa tipologia che coprono un periodo di circa due secoli, tra il III e il V sec d.C., con la presenza di almeno un inumato di fede cristiana, come testimoniato dal ritrovamento di un anello con cristogramma.
“Una scoperta eccezionale - spiega il sindaco di Pomezia Zuccalà - che abbiamo avuto modo di ammirare direttamente con i nostri occhi subito dopo il ritrovamento. Voglio ringraziare l’archeologa Francesca Licordari della Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti per le indagini e le ricerche portate avanti in questi mesi. Il nostro territorio non finisce mai di stupirci: Pomezia si arricchisce di un patrimonio archeologico importante, che ospiteremo presso il Museo Civico Archeologico Lavinium e che ci impegneremo a valorizzare e rendere fruibile per tutti”.
Alessandro Piazzolla