Modifica delle norme tecniche per strutture di vendita ed artigianato
Recupero nuclei spontanei
Il Comune di Aprilia cerca di calamitare investitori in periferia, attraverso la modifica delle norme tecniche di attuazione della variante di recupero dei nuclei spontanei, che darà la possibilità ai proprietari dei lotti di realizzare piccole e medie strutture di vendita o per lo svolgimento di attività di artigianato. Un incentivo in più allo sviluppo del commercio di vicinato anche all’interno delle borgate incluse nella variante di recupero, ma anche una misura che rende maggiormente appetibili le cubature dei quartieri periferici, tendendo a trasformarli in centri semi autonomi. Un argomento portato all’attenzione della commissione urbanistica il 14 aprile scorso , una seduta dedicata all’analisi delle osservazioni presentate verso i piani particolareggiati dei sistemi Campoleone e Campo di Carne, che è stata anche l’occasione per approvare le nuove norme tecniche di attuazione relative alle due zone ma che verranno approvate anche per gli altri sistemi. E tra le modifiche più importanti introdotte dal dirigente all’urbanistica Paolo Ferraro e dal geologo Paolo Di Cesare, figura la possibilità offerta ai proprietari, rispettando l’indice di cubatura predeterminato, di realizzare un 20% di cubatura commerciale oltre alla parte residenziale, facoltà potrà essere concessa o ai proprietari dei singoli lotti o a coloro che, nel rispetto dell’indice di cubatura, procederanno con la realizzazione delle cubature stesse.
“Questa seduta è stata convocata per valutare la possibilità di modificare le norme tecniche di attuazione – spiega il dirigente Paolo Ferraro – in funzione delle attività complementari che possiamo realizzare oltre al residenziale. Il piano prevedeva un 20% di cubature a destinazione diversa dal residenziale. Avevamo due possibilità di utilizzarlo: o in maniera singola, dando modo ai singoli proprietari dei lotti di realizzare il loro 20%, ma con il limite che probabilmente la gran parte dei proprietari non sarebbero stati interessati a usufruire di questa facoltà. In alternativa si poteva ragionare sull’accorpamento di questi volumi in aree che sono prospicienti alla viabilità principale, concentrando servizi sulla viabilità principale. Abbiamo deciso di non optare per ‘atto d’obbligo, che complica la vita ai cittadini e limita l’esplicarsi di questa facoltà, fondamentale in quartieri che ad oggi sono aree dormitorio, preferendo sulla base della cubatura data per ciascun comparto e diversa dal residenziale, di procedere ad inventario fino all’esaurimento delle volumetrie. Abbiamo scelto questa strada perché riteniamo sia impossibile si vada a saturazione”.
“Per non delegare queste zone esclusivamente a quartiere dormitorio – ha aggiunto Paolo Di Cesare – bisogna creare le condizioni affinché si possano insediare delle attività che rappresentano anche un servizio per la comunità”.
Un’ipotesi su cui la politica è chiamata a ragionare, prima di approvare la misura in consiglio.
Francesca Cavallin
I lavori strutturali sono al termine e presto tornerà in funzione
Teatro ex Claudia
Non solo uno spazio dedicato alla cultura che torna in funzione, in una città che spesso e volentieri lamenta l’assenza di spazi pubblici destinati a questa finalità, ma anche un polo funzionale alla fruizione ottimale e alla rivitalizzazione del complesso del Culturaprilia. Finanziato con i fondi erogati dalla Regione Lazio, il teatro ubicato all’interno della ex Claudia sta per tornare in funzione. Giusto il tempo di ultimare gli ultimi lavori e porre in essere le ultime rifiniture, poi lo spazio culturale storicamente legato al nome della compagnia del Teatro Finestra – che a breve tornerà ad operare al suo interno - potrà riprendere vita attraverso le iniziative culturali predisposte dalle associazioni locali.
I lavori sono in corso dal 2018, quando dopo aver ottenuto il finanziamento da parte della Regione, utile a completare anche la parte della ex Claudia rimasta fuori dai finanziamenti del Plus Aprilia Innova, l’amministrazione ha affidato l’incarico di progettazione e in seguito la predisposizione dei lavori necessari a completare il rifacimento della porzione interna dell’edificio da adibire a teatro. Lo spazio è quasi pronto al taglio del nastro e anche per questo l’amministrazione, con la delibera di giunta 58 pubblicata nei giorni scorsi, ha dato il via libera all’acquisto di nuovi arredi, che serviranno per rendere lo spazio più funzionale e non solo per la destinazione principale, che resta legata allo svolgimento delle attività teatrali e rappresentazioni dal vivo. 149 mila euro verranno utilizzati per rivedere e rimettere a nuovo l’allestimento interno del teatro, fondi derivanti in parte dal bilancio comunale e in parte relativi ai residui di un vecchio mutuo, in particolare relativo ai risparmi in fase di realizzazione del marciapiede e della pubblica illuminazione di via dei Rutuli. Insomma per una volta, andando in controtendenza rispetto al passato, l’esecutivo pensa di destinare alla cultura risorse che in origine erano destinate ad altro.
“Dopo aver conferito con l’associazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso – siamo giunti alla conclusione che fosse opportuno provvedere anche agli arredi nuovi, questo per rendere la struttura più fruibile e riconvertibile a varie attività. I lavori strutturali sono quasi giunti al termine e tra non molto il teatro potrà tornare in funzione”.
Francesca Cavallin