Fa discutere il cambio di strategia del sindaco Terra
Accordo con ex Flavia
Nonostante le perplessità espresse dall’opposizione e in particolare da Piazza Civica sull’ipotesi transattiva per definire il contenzioso milionario con la Flavia ‘82, l’amministrazione Terra sembra ormai decisa a non tornare sui propri passi in merito alla trattativa intavolata con il privato e che permetterebbe all’ente di piazza Roma di risparmiare circa la metà della cifra stabilita dalla sentenza che condannava il Comune a risarcire ai costruttori della 167 ben 3 milioni 500 mila euro.
L’adesione all’accordo in via bonaria, ipotesi transattiva passata al vaglio del consiglio comunale per la ratifica definitiva, prevede infatti che l’ente versi alla ex Flavia 82 “solo” 1 milione 750 mila euro, somma che verrà corrisposta in cinque rate annuali alleggerendo l’impatto della transazione sui bilanci annuali dell’ente. Il vantaggio più importante e che ha avuto un peso specifico nel convincere il comune a scendere a patti, riguarda lo sblocco dei conti correnti, visto che l’ennesimo atto di precetto presentato dalla società, andato a buon fine, aveva prodotto il pignoramento sui conti correnti del Comune di Aprilia di una cifra pari a 2 milioni 300 euro, ora bloccata e quindi non utilizzabile dall’ente, che dovrebbe aspettare oltre un anno – giugno 2023 la data dell’udienza di merito – per dirimere la questione per vie legali.
Un percorso chiaro, secondo l’amministrazione Terra, che ha esposto le proprie ragioni anche in commissione finanze, ma in quella sede a remare contro la soluzione proposta è stato il capogruppo di Piazza Civica Giuseppe Petito, che ha chiesto delucidazioni sia sul pignoramento avvenuto sia sul repentino cambio di passo rispetto ad un anno fa, quando i legali dell’ente sconsigliarono l’accordo. Del resto, la lista oggi all’opposizione, oltre un anno fa quando faceva ancora saldamente parte della maggioranza, si oppose anche all’ipotesi transattiva a favore della ex Salini andando a creare una prima crepa nel rapporto con una parte delle liste che compongono la maggioranza civica, ma trovandosi d’accordo con la lista Aprilia Domani. Una lista che, anche riguardo la transazione della ex Flavia ‘82 si è mostrata dubbiosa, ritenendo che l’ente abbia ancora carte da giocare in tribunale per evitare la liquidazione delle somme. Il sindaco Terra che anche in questo caso ha voluto forzare i tempi, certo anche del voto favorevole di una parte dell’opposizione, rischia di creare malumori all’interno della sua stessa coalizione.
Francesca Cavallin
La Regione ha tagliato per oltre 700mila euro i rimborsi per la clinica Città di Aprilia
Meno soldi per Aprilia
La Regione Lazio ridefinisce il livello massimale dei finanziamento spettanti per il 2020 alle strutture sanitarie del territorio e a consuntivo delle attività taglia 744 mila 031 euro destinati alla casa di cura Città di Aprilia.
Anziché 4 milioni 372 mila 744 euro preventivate a favore del presidio di via delle Palme quale quota di finanziamento o dei maggiori costi per le attività con rilevanti costi di attesa relativi alle reti di emergenza ed urgenza, verranno corrisposti 3 milioni 628 mila 712 euro a copertura dei costi sostenuti dalla struttura in ragione degli accessi al Pronto Soccorso, per l’anno di riferimento pari a 29 mila 46.
E’ quanto si legge all’interno dell’atto da poco pubblicato sul sito della Regione Lazio, che nella redazione del consuntivo di spesa ha rideterminato le quote da garantire alle singole strutture accreditate sulla base dei “maggior costi per le attività con rilevanti costi di attesa connesse alla Terapia Intensiva, Terapia Intensiva Neonatale e delle Unità Coronariche”.
E proprio nella rideterminazione delle risorse, il Comune di Aprilia perde poco più di 700 mila euro.
“In virtù delle note del 24 novembre 2021, del 25 novembre 2021 e del 22 dicembre 2021, con le quali l’Area Sistemi Informativi/ICT, Logistica Sanitaria e Coordinamento Acquisti ha trasmesso i dati di attività 2020 riferiti, tra l’altro, agli accessi al P.S. e alle giornate di degenza in terapia intensiva, in terapia intensiva neonatale e unità coronariche, sulla base dei quali si è proceduto alla definizione a consuntivo per singola struttura privata accreditata della quota finalizzata al finanziamento dei maggiori costi per le attività con rilevanti costi di attesa relativi alle Reti di Emergenza e Urgenza e delle quote finalizzate al finanziamento dei maggiori costi per le attività con rilevanti costi d’attesa connesse alla terapia intensiva, alla terapia intensiva neonatale e delle unità coronariche (…), in applicazione dell’ art. 15, comma 13, lettera g), del D.Lgs. 6 luglio 2012, n. 95 e s.m.i. , il “Finanziamento dei maggiori costi per le attività con rilevanti costi di attesa relativi alle reti di emergenza ed urgenza” determinato a consuntivo a favore della Casa di cura Città di Aprilia per un importo pari ad euro 4.372.744,55, viene rideterminato per un importo pari ad euro 3.628.712,51”.
Un atto dovuto quello della Regione Lazio, ma certamente una brutta notizia per la Casa di Cura di Aprilia, dopo il sospiro di sollievo della città all’annuncio che il presidio non avrebbe chiuso i battenti, avendo avuto ragione davanti al Tar di un credito di 891 mila 955 euro vantato sin dal 2012.
Francesca Cavallin