Manifestazione a Santa Palomba il 14 maggio, mentre il Consiglio comunale di Pomezia ha votato un ordine del giorno contro l’impianto dei rifiuti
Pomezia dice NO al termovalorizzatore
L’evento locale più importante di questo periodo è stata la decisione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore in zona Santa Palomba in un terreno ricadente nel suo Comune a confine con Pomezia, Ardea ed Albano. Una scelta che ha suscitato opposizioni e polemiche non solo a livello locale. Infatti non appena si è appresa la scelta del sindaco Gualtieri di costruire un termovalorizzatore da 600mila tonnellate all’anno a Santa Palomba la decisione è diventata di rilievo nazionale perché l’autorità di costruire il termovalorizzatore verrà data a Gualtieri attraverso il “Decreto aiuti” del Governo. La gestione dei rifiuti, infatti, normalmente è competenza delle regioni, ma il Governo ha conferito a Gualtieri poteri speciali in quanto commissario del prossimo Giubileo. Gualtieri, quindi, potrà autorizzare la costruzione di un nuovo impianto. Il Movimento 5 Stelle si è opposto a questa parte del decreto, al punto che in Consiglio dei ministri non lo ha votato insieme agli altri partiti della maggioranza e ad accentuare questa posizione di dissenso sono intervenuti anche il leader del Movimento Giuseppe Conte e lo stesso Beppe Grillo. Il 14 maggio vi è stato un presidio a Santa Palomba per una raccolta firme contro il termovalorizzatore presente l’exsindaco di Roma Virginia Raggi , il deputato di collegio del M5S on Marco Bella e il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà che è stato da subito un tenace oppositore al termovalorizzatore. Posizione condivisa da tutti i partiti presenti in Consiglio comunale anche se su posizioni diverse. Infatti nel Consiglio comunale del 16 maggio i consiglieri del Movimento Cinque Stelle unitamente al consigliere del Pd ed ai consiglieri comunali del centro destra hanno votato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del M5S Massimiliano Villani contro l’insediamento da parte dell’amministrazione capitolina di un termovalorizzatore nella zona di Santa Palomba.
L’aspetto più evidente di questa vicenda è che a Pomezia nel frattempo si è consumata una profonda spaccatura tra il M5S e il Pd rendendo al momento impensabile una futura alleanza come già avvenuto alle prossime elezioni di Ardea ed è tutt’ora presente in Regione. Ma ecco il comunicato del sindaco Adriano Zuccalà che ha espresso la sua posizione e quella dei Cinque Stelle di Pomezia.
“No del Consiglio Comunale di Pomezia all’inceneritore a Santa Palomba. Su proposta del Movimento 5 Stelle di Pomezia oggi abbiamo approvato in Consiglio l’Ordine del Giorno a firma di Massimiliano Villani Consigliere Capogruppo M5s Pomezia che esprime la contrarietà all’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore in località Santa Palomba. La scelta dell’inceneritore, tecnologia ormai vecchia e anacronistica, va in contrasto con:
• i principi della transizione ecologica, per la quale in Italia, nell’ultima legislatura, è stato creato un Ministero che ne prende il nome;
• i principi dell’economia circolare che prevedono condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, in modo da tendere a ridurre i rifiuti al minimo;
• i dettami dell’Unione Europea, secondo la quale gli impianti di trattamento con recupero energetico sono al penultimo posto della gerarchia e della tassonomia sui rifiuti che prevede, in ordine, prevenzione, riuso, riciclo, recupero energetico appunto, e in ultima ipotesi, smaltimento in discarica;
• le linee guida stabilite dal piano regionale per la gestione dei rifiuti, secondo il quale gli obiettivi da raggiungere sono la riduzione della produzione dei rifiuti, il sostegno alla raccolta differenziata e lo sviluppo dell’economia circolare;
• e ancora… va in contrasto con il Piano Rifiuti della Regione Lazio che non prevede l’installazione di nuovi inceneritori in alcun territorio del Lazio e che afferma il principio di prossimità.
Se l’ipotesi Santa Palomba verrà confermata, Gualtieri non solo dovrà prendersi la responsabilità nei confronti dei cittadini di Pomezia, Albano e Ardea, ma anche dei cittadini romani, perché non facciamo finta di dimenticare che il Sindaco di Roma in campagna elettorale ha negato fermamente la necessità di realizzare un termovalorizzatore e ora, a distanza di pochi mesi, ha già cambiato idea. Sempre dalla parte del rispetto dell’ambiente, sempre dalla parte dei cittadini”.
In merito ecco anche l’intervento di Fabio Fucci capogruppo della Lega che unitamente agli altri consiglieri del centro destra ha votato l’ordine del giorno dei Cinque Stelle: “Oggi in Consiglio comunale si discuteva un ordine del giorno che affermava la contrarietà del consiglio comunale alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma a S. Palomba. La posizione che come Lega abbiamo tenuto in consiglio ci vede concordi nell’affermare la contrarietà alla realizzazione di quell’impianto proprio in una zona in cui sorge una grande discarica, quella di Roncigliano, che già tanti problemi sta causando alle nostre comunità. Assurdo che si pensi di accanirsi ancora nei confronti di un territorio che ha già pagato un grande disagio ambientale. Tuttavia abbiamo anche affermato il principio che, dal momento che la differenziata di Roma è ferma a meno del 40% a causa delle fallimentari politiche di PD prima e 5 Stelle poi, per la gestione dei rifiuti della Capitale è assolutamente necessario dotarsi di impianti che consentano quantomeno di recuperare energia. Impianti che non dovranno sostituirsi alla necessità di incrementare la raccolta differenziata ma la integrino fino al raggiungimento (almeno) del livello del 65% imposto dalle direttive comunitarie. La posizione della Lega, come al solito, è la conclusione ragionata e logica di chi affronta con serietà ed oggettività la delicata situazione della gestione dei rifiuti nell’area romana.
Dall’altra parte, i 5 Stelle continuano a pensare che i rifiuti possano sparire con un colpo di bacchetta magica evaporando al tocco della brezza marina. Quando chiedi loro di indicarti le alternative alla realizzazione degli impianti, girano gli occhi all’insù come Verdone in “Un sacco bello” e tacciono, incapaci anche di offrire un contributo basato su dati e ragionamento.
Dall’altra parte il PD è totalmente disorientato. Incapace di mantenere persino l’impegno preso in campagna elettorale, con il sindaco di Roma Gualtieri ora chiede “pieni poteri” di commissario per venire a scaricare la propria inadeguatezza in un territorio, il nostro, già vessato dalla prepotenza dei sindaci romani di sinistra, da Veltroni a Rutelli, da Raggi a Gualtieri”.
Anche il capogruppo del Pd Stefano Mengozzi ha votato contro il termovalorizzatore prendendo di fatto le distanze dalle decisioni del suo collega di partito il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ma nel contempo attaccando la Raggi e Zuccalà. “Santa Palomba, ecco perche’ “No” al Termovalorizzatore. Un dibattito impazzito, in cui ognuno cerca visibilità sulla pelle dei cittadini. Sta avvenendo sull’ipotesi di realizzazione del termovalorizzatore di Roma nel quartiere di Santa Palomba. Un Sindaco di Roma (Gualtieri) che per provare a riparare ai disastri di Virginia Raggi indica una soluzione ma vuole realizzare l’impianto negli ultimi metri del territorio comunale di Roma, al centro tra Albano Pomezia ed Ardea. Una ex sindaca (Raggi) che dopo i disastri sulla gestione dei rifiuti mostra il coraggio (o la faccia tosta) di avviare una raccolta firme strumentalizzando la vicenda e senza per questo aiutare le comunità che vivono nell’area di Santa Palomba. Un sindaco (quello di Pomezia) che sembra aver capito che con la storia del termovalorizzatore potrà costruire la sua campagna elettorale. In mezzo a tutto questo ieri in consiglio comunale abbiamo preso una posizione contro l’ipotesi di un termovalorizzatore a Santa Palomba. Con un ordine del giorno strumentale che ho cercato di migliorare ribadendo – ad esempio – la necessità di chiudere quella discarica di Roncigliano riaperta dall’ex sindaca Raggi.
Una richiesta – è bene sottolinearlo – Bocciata dal M5s di Pomezia. No a Santa Palomba, perché non ci sono strade adeguate e c’è un contesto ambientale già condizionato dall’urbanistica della Raggi, dalla discarica di amianto e dalle industrie a rischio di incidente rilevante. Sapevo bene cosa avrebbe comportato quel voto, come sapevo che sarebbe stato più conveniente non essere presente in Aula. Perché in questo modo avrei evitato una lettura distorta data da alcuni giornali e dalle forze politiche”.
A.S.