Uomo di sinistra impegnato in tante battaglie per i cittadini
Addio Valentino
La mattina del 9 agosto mi hanno chiamato per avvertirmi che Valentino Valentini era deceduto.
Mi hanno riferito che è morto da solo nella sua casa di Pomezia e questo mi rende ancora più triste.
Ho conosciuto Valentino circa 30 anni fa quando venne ad abitare a Pomezia ed ancora lavorava a Roma nel settore del turismo.
Uomo di sinistra impegnato in battaglie a tutela dei cittadini era una persona scomoda a molti.
Ricordo quando mise un cartello contro i costosi ed inutili bagni pubblici in piazza e per questo si beccò una denuncia che fu naturalmente archiviata.
Poi le sue proteste perché voleva che l’acqua diventasse pubblica e poi tutti i suoi puntuali interventi a tutela dell’ambiente.
Era una persona colta, preparata, sicuramente faziosa, ma ha cercato senza fini personali di rendere questo mondo migliore, per questo lo rispettavo e mi dispiace molto della sua scomparsa
Fai buon viaggio Valentino!
Antonio Sessa
Nei giorni scorsi improvvisamente è venuto a mancare Valentino Valentini ed il giorno 12 agosto in Piazza Indipendenza a Pomezia i compagni di partito, gli amici e i cittadini lo hanno voluto ricordare alla presenza dei familiari, del sindaco Zuccalà e del consigliere Mengozzi.
In questa stessa piazza pochi giorni fa eravamo impegnati insieme a Valentino nella raccolta delle firme per la proposta di legge sulla tassazione dei grandi patrimoni e per il referendum sull’eutanasia. Non avremmo mai immaginato che sarebbe stata la sua ultima partecipazione alle nostre attività politiche.
Oggi conosciamo la tua famiglia, tua figlia Francesca alla quale porgiamo le nostre condoglianze.
Ci parlavi spesso con soddisfazione di aver raggiunto la gioia più grande per essere diventato nonno.
Purtroppo le limitazioni imposte dalla pandemia ed i rischi connessi hanno limitato anche di godere di tale gioia.
Valentino l’ho conosciuto circa 15 anni fa, insieme ai compagni che oggi sono venuti a rendergli omaggio. Mi colpì subito il suo insaziabile bisogno di leggere, di conoscere, di informarsi non soltanto sulla politica ma su ogni genere di tematica.
Conosceva il mondo, la cultura dei luoghi grazie al lavoro che aveva svolto nell’ambito turistico. Aveva un gran bisogno di approfondire argomenti che andavano da quelli specificamente tecnici a quelli più propriamente legislativi ed amministrativi.
Pur non essendo nato e vissuto a Pomezia, come tanti di noi, Valentino è stato sempre impegnato per migliorare la città in cui viveva.
Era instancabile nel mettere sempre al centro della sua azione politica i principi enunciati dalla Costituzione, dei diritti civili, le questioni legate ai temi ambientali, dei beni comuni come l’acqua pubblica. Ti abbiamo voluto ricordare sui social proprio con quella foto davanti la sede Istituzionale di Pomezia e quel cartello “Acqua ti voglio bene Comune”. La questione del lavoro ed il diritto alla salute, l’una non poteva negare l’altra.
Utilizzava qualsiasi piattaforma digitale, le testate locali per denunciare situazioni di degrado al fine di sensibilizzare tutti ad un maggiore senso civico.
Prima di intervenire su qualsiasi discussione si documentava, studiava e le sue critiche non erano mai superficiali bensì puntuali, sia nei confronti degli avversari politici sia nei confronti dei suo stessi compagni di partito, anche nel nostro stesso gruppo.
Un compagno esigente ed intransigente.
Si è già detto di lui che pur essendo schierato dal punto di vista politico è sempre stato uno spirito libero, non ha mai lesinato puntualizzazioni e critiche su passaggi cruciali della politica nazionale e di quella locale. Abbiamo avuto spesso anche dei contrasti ma sapevamo che erano passeggeri, legati al momento e che ci sentivamo di appartenere alla stessa famiglia politica, alla stessa comunità.
Il suo grande rammarico era sempre lo stesso: quello di vedere pochi giovani nelle iniziative politiche. Quando ne aveva l’opportunità si cimentava volentieri ad interloquire con loro. Li incontrava nel suo quartiere con l’auspicio di gettare un seme, di aprire una breccia.
Ora che hai raggiunto anche i nostri compagni Corrado, Carla e Rosa noi continueremo a portare avanti le battaglie in cui credevi insieme a loro.
Un pensiero alto alto fin lassù.
Antonio Di Lisa
Coordinatore di
Sinistra Italiana di Pomezia
Utilizzo non appropriato ed abbandonati sui marciapiedi
Monopattini pericolosi
Continue lamentele sui siti internet di tanti cittadini per il cattivo utilizzo nel nostro Comune dei monopattini. Le lamentele riguardano soprattutto ragazzini che vi girano sopra senza casco, per divertimento, spesso in due, salendo sui marciapiedi. Inoltre la gente è irritata perché i monopattini vengono abbandonati ovunque intralciando il cammino dei pedoni. Per capire come funziona il servizio dei monopattini siamo andati sul sito del Comune: “Il servizio prevede la disponibilità dei monopattini LINK - con un’autonomia di circa 90 km - in modalità “free floating”, ovvero che potranno essere prelevati e rilasciati dagli utenti all’interno dell’area operativa segnalata sull’app prima dell’avvio di ogni corsa. Per iniziare la corsa è necessario scaricare e iscriversi all’app e scannerizzare il QR code presente sul manubrio di ogni monopattino attraverso il proprio smartphone. Gli utenti potranno utilizzare i monopattini LINK sul territorio del Comune di Pomezia segnalato nella “mappa virtuale” - all’interno delle tre macro-aree di Santa Palomba, Pomezia Centro e Torvaianica con l’eccezione di alcune zone interdette alla circolazione (quale, a titolo di esempio, il parco di Piazza Italia), oltre alle aree vietate da normativa nazionale - ad un costo che prevede 0.50 € per lo sblocco del mezzo e una tariffa del servizio basata sui minuti reali di utilizzo del servizio di 0,19 € al minuto.
Regole base da seguire:
CHI PUÒ GUIDARLO: Per condurre un monopattino è necessario avere almeno 14 anni. Non è richiesta alcuna patente, ma i minorenni devono indossare un idoneo casco protettivo.
DOVE SI PUÒ CIRCOLARE: Si può circolare solo su strade urbane con limite di velocità di 50 km/h ove è consentita la circolazione delle biciclette, su strade extraurbane, ma solo all’interno di una pista ciclabile.
LIMITI DI VELOCITÀ: Devono essere sempre rispettati i limiti di velocità di 25 km/h (massimale previsto dai monopattini sharing) quando si circola sulla carreggiata delle strade e di 6 km/h quando si circola nelle zone pedonali.
USO DEL CELLULARE: Le telefonate solo con auricolare. Si deve avere libero l’uso di braccia e mani e il manubrio deve essere sempre tenuto almeno con una mano.
CIRCOLARE AFFIANCATI: Si deve circolare in fila unica se le condizioni lo richiedono e mai affiancati in numero superiore a 2.
MARCIAPIEDI STRADE AFFOLLATE E PEDONI: È vietato circolare sui marciapiedi. Nelle aree pedonali urbane e sulle piste ciclabili è obbligatorio condurre a mano il veicolo quando si può essere di intralcio o. pericolo per i pedoni.
VISIBILITÀ AL BUIO: È obbligatorio indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti nelle ore di buio o in presenza di condizioni atmosferiche che richiedano illuminazione artificiale.
BUSTE DELLA SPESA E ANIMALI: È vietato trasportare persone, animali o cose, non si possono trainare veicoli od oggetti e non è possibile essere trainati. È, invece, possibile portare uno zaino sulle spalle.
Il regolamento parla chiaro, peccato che vi sono delle criticità .
La possibilità che i monopattini possono essere guidati da adolescenti a partire da 14 anni suscita preoccupazioni tant’è che anche a livello nazionale già si parla di una legge che porterebbe a 18 anni l’età di chi può usarli e con l’obbligo del casco.
La costituzione di tre aree: Pomezia centro, Torvaianica centro e Santa Palomba restringe di molto l’utilizzo del monopattino per chi si dovrebbe spostare per lavoro o per espletare delle commissioni. Anche perché il costo è sostenuto. Praticamente una ora di utilizzo costa intorno ai 12 euro. Alla fine conviene spostarsi a piedi o in auto, anche perché sul monopattino bisogna andare da soli e senza eventuali buste della spesa o altro se non uno zaino sulle spalle. In questa situazione, nel nostro Comune i monopattini fino ad ora sono stati utilizzati prevalentemente da minori, ragazzine o ragazzini spesso in due sopra, come mezzo di svago, un passatempo tra l’altro costoso. Il problema è che poi se capita un incidente e non si sono rispettate le regole di utilizzo l’assicurazione non credo paghi, quindi toccherà farlo ai genitori del minore che ha affittato il mezzo. Quindi tante complicazioni per le famiglie non ultima quella più grave che i figli si possano far male o farlo ad altri. L’arrivo dei monopattini ha creato anche una ulteriore incombenza per i vigili urbani costretti a controllare l’operato di minorenni che li usano non rispettando alcuna regola. Non resta che augurarci che il legislatore a breve imponga delle regole che rendano meno pericoloso l’utilizzo di questo mezzo.
T.S.