Pomezia Aiuta ha lanciato una raccolta fondi
Aiutiamo Gabriel
Ciao a tutti,
Mi chiamo Silvia e sono la mamma di questo bellissimo bambino di 10 anni.
A 10 giorni di vita in incubatrice ha avuto un arresto respiratorio, purtroppo non è stato rianimato in tempo e ad oggi ha una tetraparesi distonico ipertonica, non parla e non cammina e lo alimento con la nutrizione enterale ovvero un sondino che va direttamente allo stomaco.
È un bambino che cognitivamente sta bene per fortuna e mi dà tante soddisfazioni, gli piace andare in moto con la moto therapy e dispensa sorrisi per tutti, è anche il bambino che ha potuto comunicare con Papa Francesco tramite le immagini che usa per esprimersi invitandolo al centro di riabilitazione dove è seguito ovvero il S. Lucia e il Papa ha accettato il suo invito.
Per chi volesse approfondire link qui sotto!
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2017/09/22/il-papa-visita-gabriel-gli-aveva-scritto-con-i-disegni_771818b9-86cc-43fb-81dc-51e3d44542ba.html
Andando avanti con gli anni sta diventando tutto difficile e sempre di più, dall’aspetto economico, al sociale, ai veri e propri spostamenti anche solo per poter fare una visita in ospedale, poiché il bambino comincia a pesare e in più nel seggiolino della mia auto non ci entra più!.
Io sono sola, faccio sia da mamma che da papà e ho anche un’altra bimba nonché gemella di Gabriel che per fortuna sta bene.
Spesso dobbiamo rinunciare ad uscire in macchina per la sua scomodità nella gestione di Gabriel e anche per lei diventa una rinuncia. Purtroppo le auto omologate costano parecchio e con tutte le spese non possiamo permettercela, ci aiutereste tantissimo con le vostre donazioni.
Potremmo avere un auto con la pedana per poter entrare e uscire senza doverlo spostare dalla carrozzina al seggiolone, senza fargli prendere acqua nelle giornate uggiose ad esempio e salvaguardare anche la mia schiena in modo da prendermi cura sempre più di lui anche negli anni a venire.
Ultimamente soffre anche il mal d’auto poiché l’abitacolo della nostra attuale macchina è piccolo e spesso ci dobbiamo fermare anche per viaggi di meno di un’ora ovunque ci troviamo anche sulla corsia di emergenza (se c’è)!.
Associazione Pomezia Aiuta chiede un contributo a tutti per raggiungere la meta di € 42.000,00 per acquisto auto omologata.
Ad oggi siamo arrivati alla somma di € 5.995,00. Ce la possiamo fare!
Link: un’auto per il piccolo Gabriel https://www.gofundme.com/f/un-auto-omologata-per-il-piccolo-gabriel.
Inviare Contributo:
Silvia Sechi Iban: IT83A3608105138260918060922
N. Verde 800592484
Ringraziamo anticipatamente di cuore:
Silvia Sechi
Paolo Dimasi
Anche il passaggio pedonale di via Poma è stato rimosso con la promessa di metterne uno nuovo
Aspettando il nuovo cavalcavia
Tra il 4 e il 5 agosto, in orario notturno l’Anas ha rimosso il cavalcavia pedonale prospicente via Poma e situato al Km.27,948 della Pontina. Vi è poi la rassicurazione dell’Anas che ha competenza sulla Pontina, che il cavalcavia verrà ricostruito dopo l’estate. Quindi tutto bene! Speriamo di si! Perché tutti conosciamo le precedenti promesse, tutte fino ad ora disattese.
Negli anni ’70 con il raddoppio della Pontina si creò il problema di come passare da un lato all’altra della strada per potere prendere i mezzi pubblici che venivano o andavano a Roma che appositamente uscivano dalla stessa e transitavano sulle due complanari nei rispettivi sensi di marcia. Tali mezzi erano utilizzati dai lavoratori delle aziende che si erano insediate su entrambi i lati di quel tratto della Pontina e nelle strade limitrofe.
Diventava un problema vitale per queste aziende l’attraversamento dei propri lavoratori per prendere poi i mezzi del servizio pubblico. Il dottor Antonio Olivieri, direttore della Litton mi raccontò che si fece promotore unitamente ad altre aziende, presso l’Anas così da ottenere due cavalcavia pedonali: il primo venendo da Roma all’altezza di via Vaccareccia, il secondo poco distante, all’altezza di via Poma.
Negli anni i due cavalcavia pedonali diventano frequentatissimi anche dai residenti, soprattutto dagli abitanti del nuovo popoloso quartiere che si era formato a via Poma.
I due cavalcavia in ferro avevano bisogno di una corretta manutenzione, questo probabilmente non è stato fatto cosi che quello di via Vaccareccia fu prima chiuso e poi tolto nel 2016 perché ammalorato, quello di via Poma fu chiuso per motivi di sicurezza nel 2018. Soprattutto la chiusura nel 2018 del cavalcavia pedonale di via Poma ha creato gravi disagi ai residenti e più di qualcuno pur di evitare di fare un lungo giro percorrendo pericolosamente a piedi lungo il ciglio della strada la complanare, un sottopasso e poi l’altra complanare, violava l’ordinanza di chiusura, attraversando comunque il cavalcavia. Qualche incosciente ha anche pensato bene di attraversare la Pontina e nel tempo ci sono stati anche dei feriti.
Ora l’Anas ha detto che finita l’estate rimetterà il cavalcavia pedonale. Speriamo bene anche perché è dal 2016 che vi è il problema dei cavalcavia con le rassicurazioni del gestore che si sarebbe risolto il problema, attualmente il problema è stato risolto togliendo entrambi i cavalcavia privando cosi i residenti di un servizio utile.
Chi si è gia interessato di questo problema è stato l’Associazione La Lente ed in merito il presidente Roberto Mambelli ci ha riferito:
“La nostra associazione, quando il cavalcavia di via Poma fu interdetto, sollecitò gli enti preposti per avere notizie certe sul suo abbattimento e sulla ricostruzione immediata e contestuale. Perché eravamo preoccupati che finisse come il precedente cavalcavia situato in prossimità di via Vaccareccia, tolto e mai più ricostruito.
Ora che il cavalcavia di via Poma è stato abbattuto solleciteremo gli enti competenti a ripristinare in tempi brevi un nuovo cavalcavia. Se saranno sordi verificheremo se ci sono le condizioni per una azione legale giacché la mancanza del cavalcavia crea di certo un disservizio ad un intero quartiere e rende pericolosa quella zona a rischio attraversamento a piedi della Pontina, per evitare di fare il giro, come spesso già accade tutt’ora”.
A.S.