Il resoconto della visita a Bassano Romano
Da Pro Loco a Pro Loco
Continua il racconto delle visite effettuate nel 2020 nei comuni della nostra regione, il 12 luglio ci siamo recati a Bassano Romano in provincia di Viterbo.
Non voglio mentirvi, anche questo comune era a me sconosciuto, il bello di questa esperienza sta nel dar luce a tutti questi piccoli comuni dimenticati dalla massa, ma posso affermare che sono tutti coinvolti da un percorso storico culturale ed architettonico non indifferente, anche la natura regna sovrana, soprattutto qui a Bassano Romano per la tenuta della Faggeta e non solo. Bassano Romano è un comune della provincia di Viterbo, ci sono circa 4,700 abitanti, i comuni limitrofi sono “Bracciano (RM), Capranica, Oriolo Romano, Sutri, Vejano.
L’originalità di questa Pro Loco, sta nel fatto che è composta da sole presenze femminili, ad attenderci erano presenti la maggior parte del direttivo, è subito emersa la loro emozione nel presentarsi alle telecamere, ma poi la disinvoltura ha preso il sopravvento.
Possiamo solo che testimoniare la loro gentile ospitalità, è stata una giornata ricca di appuntamenti ed interviste, ben tutto organizzato e programmato.
Elencare tutto ciò che c’è da vedere è al quanto lungo, per questo invito tutti voi a cercare il video prodotto sul canale youTube inserendo la parola da Pro Loco a Pro Loco a Bassano Romano (VT).
Nel video abbiamo dato spazio a tutte le eccellenze del territorio, molte testimonianze sono effettuate dai soggetti coinvolti, la Pro loco di Bassano Romano si è fatta promotrice di tutti loro ,dandogli spazio e risalto.
Importante recarsi in questi luoghi per una gita fuori porta, ma il valore aggiunto sta nel contattare la Pro Loco del luogo, solo loro possono farvi vivere quelle piccole emozioni che hanno vissuto in quei luoghi, essere accompagnati da queste persone è di fatto un gran piacere.
Altri aspetti che emergono in queste trasferte sono le relazioni umane che sono rimaste con tutti loro, anzi… si sono e si stanno amplificando sempre di più, ringrazio tutti voi che avete pazientato i miei tempi tecnici, per avermi dedicato una intera giornata sottraendola alla vostra famiglia.
Da Pro Loco a Pro Loco è un format molto attivo ed innovativo, il quale tende ad amplificare le voci di comuni dimenticati dalla massa.
Per contattare la Pro Loco di Bassano Romano tel 3391709393
Il prossimo mese parleremo di un altro piccolo grande territorio.
Claudio Mazza
Cinque anni fa nel terremoto di Amatrice ben 12 nostri concittadini rimasero sotto le macerie
Per non dimenticare
Cinque anni fa, mercoledì 24 agosto 2016 alle ore 3.36 il terremoto distrusse: Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto e provocato forti danni in tanti altri paesi del Lazio, Marche ed Umbria con ben 292 morti accertati, seminò terrore e morte non solo tra gli abitanti residenti in quelle zone ma in tanti altri che per affetti familiari e per villeggiatura si sono trovati quella terribile notte a dormire in quelle zone.
Tra questi ultimi, molti erano della nostra città e ben dodici di nostri concittadini rimasero sotto le macerie, altri furono feriti. Un bilancio terribile ma ecco l’elenco di quelli deceduti che abitavano a Pomezia: Elisa Cafini di 14 anni, il cugino Gabriele Pratesi di 9 anni, le loro nonne Irma Rendina di 80 anni e Rita Colaceci di 69 anni; Arianna Masciarelli di 15 anni, Andrea Cossu di 47 anni, Wilma Piciacchia di 49 anni, Paolo Dell’Otto 50 anni che abitavano a Pomezia.
Di Torvaianica sono invece i coniugi: Egidio Valentini 86 anni e Pasqua Gianni 83; Federico Ascani di anni 60 e Giuliana Cellini di anni 64 .
Venerdì 26 agosto 2016 di pomeriggio, in concomitanza con i funerali di sei delle vittime di Pomezia, il sindaco Fabio Fucci dichiarò il lutto cittadino.
A distanza di cinque anni è doveroso ricordare quei nostri concittadini che vi persero la vita.
A.S.
Libro Regina Blues
Venerdì 24 settembre, alle ore 17.30, presso l’Area Giardino interna del Centro Commerciale “Sedici Pini”, avrà luogo la presentazione del libro “Regina Blues” di Antonello Loreto.
Partendo dalla città immaginaria di Regina, lo scrittore, originario de L’Aquila, rende omaggio al suo luogo di nascita e ai suoi abitanti, le cui vite, soprattutto quelle dei più giovani, sono state totalmente stravolte dal sisma che ha colpito dodici anni fa il capoluogo abruzzese.
Con questa sua terza opera, l’autore vuole inviare un messaggio di speranza ed ottimismo, nonostante i sensi di colpa dei sopravvissuti, la paura di un futuro diventato improvvisamente incerto e la malinconia per quanto si è perduto. Perché, malgrado tutto, la vita con il suo fluire può ancora proporre occasioni di crescita e di bellezza.
Associazione Tyrrhenum