Gli abitanti del quartiere pometino riflettono sui continui incontri con l’Amministrazione comunale per avere una zona decorosa
Solo promesse di investimenti al Querceto
Continuiamo con una serie di riflessioni sul quartiere “Il Querceto” e sulle “promesse” di investimento che avrebbe fatto l’Amministrazione Comunale ai residenti negli scorsi mesi: di facciata o di sostanza?
Nel corso del 2021 sembrerebbe che il sindaco, insieme ai suoi collaboratori, siano venuti nel quartiere “Il Querceto” almeno 3 volte manifestando l’intenzione di voler fare importanti investimenti all’ interno del quartiere.
Premesso che non si vuole contrastare la volontà di investimento, ma ciò che si vuole evitare e che si spendano soldi pubblici solo per fini propagandistici di facciata e non di primaria utilità per i cittadini residenti.
La storia del quartiere la conosciamo molto bene ed anche questa amministrazione la conosce, di conseguenza sa esattamente quali siano le necessità primarie, ordinarie e straordinarie, di questa comunità. Per questo motivo si rimane perplessi, quando si vanno a leggere le promesse che questa amministrazione ha fatto nelle scorse settimane, che sembrano voler dare un grande impatto di visibilità senza andare a centrare le reali criticità e mancanze del quartiere. Ma procediamo con ordine:
COMPOSTIERA DI COMUNITA: oltre alla dubbia scelta del suo non strategico posizionamento (piazzale dei Murales), che non incentiverebbe il suo utilizzo, ci si chiede: ma come si fa a proporre una struttura di questo tipo quando negli ultimi anni non si è fatto alcun progresso nella raccolta differenziata . Questa struttura dovrebbe essere parte integrante di un processo di raccolta e di una differenziazione portata ai massimi livelli. A tal proposito si nota, invece, una mancanza di controlli ed un generale rilassamento, in merito sia alla qualità del materiale conferito sia come rispetto di giornate ed orari di conferimento. Non da ultimo, per ottenere la sostituzione e/o la riparazione di contenitori danneggiati: spesso servono decine di segnalazioni che solo raramente portano ad ottenere il servizio richiesto.
AREA GIOCHI/AREA CANI: da come si legge sembra che siano stati individuate come aree idonee, i giardini di via Telemaco e/o via Laerte, entrambi privi di illuminazione, ad oggi ancora di gestione/proprietà del privato costruttore. Vista la generale resistenza di questa amministrazione a voler fare investimenti su aree non formalmente comunali, la domanda nasce spontanea: “Vorrà acquisire questi giardini a patrimonio comunale”? Se fosse così, ben venga ed attendiamo con ansia un progetto generale di riqualificazione, auspicando che non venga trascurato il muro in tufo che delimita i sopracitati giardini in quanto, in parte risulta crollato ed in parte pericolante.
GESTIONE DEL VERDE: Il quartiere è posizionato, fortunatamente, in un contesto naturale e per questo, è opportuno trovare il giusto equilibrio all’interno della natura urbanizzata. Per questo motivo ad oggi non è più accettabile che la gestione del verde sia ridotta al semplice falcio dell’erba oltretutto scegliendo ed utilizzando una discutibile procedura chiamata mulching (lasciare l’erba sul posto) : bastano alcune ore di vento per ritrovarsi l’erba tagliata in giro per le strade. Altro argomento completamente trascurato riguarda una programmazione sulla gestione di: alberi che oscurano l’illuminazione pubblica, alberi che invadono i balconi privati, rovi che sovrastano gli edifici. Più volte sono state fatte segnalazioni, tramite i canali ufficiali, ma a nulla sono servite.
VIABILITA’: Argomento di interesse primario, da dove è nata una petizione dei residenti, protocollata il 03/08/2021, nella speranza di ottenere un serio riscontro. Da quando è nato, il quartiere non ha mai avuto una viabilità (assenza di segnaletica orizzontale e verticale) e la definizione degli stalli di parcheggio. Tale situazione ha creato notevoli disagi sia ai residenti, sia ai mezzi di soccorso che non hanno potuto, in più occasioni, raggiungere il luogo di intervento. Alcuni anni fa, almeno, c’era un monitoraggio sistematico della Polizia Locale che portava il suo contributo all’ordine generale, ma da qualche anno il servizio è stato soppresso ed il tutto viene lasciato al caso. Forse dipenderà dal ridimensionamento delle unità operative su strada della Polizia Locale? Tutto ciò è inaccettabile!
Si legge, da alcuni trafiletti, che i nostri amministratori, nelle settimane scorse, sono venuti nel quartiere per capire cosa fare per migliorare la situazione attuale. Ma cosa c’è da capire? I progetti relativi alla viabilità ed agli stalli di parcheggio, insieme a tutti i verbali di sopralluogo, esistono da diversi anni..... vanno solo ripresi e messi in opera come previsto dalla convenzione urbanistica P11: portare a termine la convenzione urbanistica con le relative opere non sono una concessione / favore, ma un diritto dei residenti. Altro argomento, assolutamente trascurato e mai menzionato, riguarda la manutenzione ordinaria/straordinaria di viale Odisseo e delle strade limitrofe. Il quartiere si avvicina ai 20 anni di età ed ormai, in più punti, le strade accusano cedimenti strutturali e non risultano più sufficienti le riparazioni con “toppe di asfalto”, in quanto lo strato sottostante risulta disgregato e le “riparazioni” durano solo alcune settimane, quando non piove. Le stesse alberature, in alcune zone, stanno sollevando l’asfalto creando punti di pericolo, soprattutto per i veicoli a due ruote. Anche in questo caso a nulla sono servite le diverse segnalazioni di pericolo tramite i canali ufficiali. Al quartiere non servono investimenti a prezzemolo e di facciata, probabilmente fondamentali per dare visibilità a questa amministrazione ed ai suoi sostenitori. Ciò che invece è necessario, sono quegli interventi, del valore di circa 40.000 euro, propedeutici per portare a conclusione la ormai nota convenzione urbanistica P11. Un investimento di “poco conto” ma fondamentale per avere diritto alle, non scontate, manutenzioni ordinarie / straordinarie ed avviare un successivo percorso di restyling del quartiere. Il quartiere non può essere una passarella di promesse senza sostanza dove si rischierebbe di spendere dipiù senza avere le garanzie sulle manutenzioni future, ma si dovrebbe prospettare un percorso di acquisizione di tutte quelle aree non ancora comunali.
Quanto detto fino ad ora, non vuole avere secondi fini, e soprattutto non vuole essere fonte di polemica o una critica sterile; ma uno spunto di riflessione per ricordare, agli addetti ai lavori, che non sempre le attività ad alto potere di visibilità sono quelle necessarie alla risoluzione delle problematiche e/o criticità del territorio.
Ugo Mancini
Un posto da sogno
Lungo la pista del parco della Crocetta vi è un tratto incantevole, sembra di stare all’interno della foresta del nord Europa.
Andrebbe però pulito il fosso adiacente che con l’acqua stagnante emana spesso non buoni odori. Come sempre la natura è una madre generosa peccato che poi quasi sempre chi amministra mette più impegno nel fare cose futili ma visibili che pulire i fossi.
T.R.