Il Corriere
EDITORIALE
Finalmente a scuola! Le scuole hanno riaperto e si sono riempite di bambini e bambine ma le voci squillanti sono divenute ovattate dalle mascherine. La felicità è evidente in tutti, anche se la normalità è ancora lontana e si soffre per la presenza distante dei compagni e delle compagne. Nella scuola sono scomparsi tanti arredi e materiali sostituiti da nuovi prodotti … amuchina, mascherine, percorsi predefiniti e distanze da rispettare sono le regine incontrastate di questo nuovo periodo a cui però allievi e allieve si adattano facilmente. Anzi molti esprimono la preoccupazione per il rischio di tornare ai periodi più bui, rammentando l’urgenza di rispettare i protocolli di sicurezza, come azione e responsabilità comune di prevenzione per mantenere le scuole aperte ed evitare nuove drammatiche chiusure. I nuovi locali per le classi III A e III C sono la ex mensa e la ex palestra la cui ampiezza permette di svolgere attività molto gradite a tutti. In questo numero abbiamo raccolto le impressioni dei/lle nostri/e giornalisti/e e pubblichiamo i loro espressivi disegni. Buona lettura!
FINALMENTE A SCUOLA!!!!
LE NUOVE REGOLE RACCONTATE DA BAMBINE E BAMBINI
Marzia – per chiedere una cosa alla maestra dobbiamo sempre metterci la mascherina.
Alice - Non dobbiamo prestare niente a nessuno.
Sharon – ci dobbiamo igienizzare le mani.
Giulia - Per andare in bagno ci dobbiamo mettere la mascherina.
Ginevra N – dobbiamo stare a un metro di distanza.
maestra – cos’è un metro?
Greta – un centimetro.
Gioele – un passo di distanza.
Ginevra N. - serve per prendere le misure.
Andrea – adesso a scuola sono contento perché mi mancava la scuola, a casa era tutto più difficile, perché dalle videochiamate era più difficile, ci dovevamo dire delle cose e raccontare sempre tante cose. Poi è passato un po’ tutto, siamo usciti in estate e siamo rientrati a scuola, a scuola adesso mi sento bene, perché a casa con il computer era più difficile. La difficoltà era che mandavate i compiti e non riuscivamo a farli. Se me lo dici qui è più facile perché abbiamo la lavagna.
Emanuele – io sto disegnando la scuola. C’era il coronavirus e siamo dovuti stare a casa. Io mi sono sentito molto annoiato perché eravamo tutti i giorni a casa. A volte trovavo qualcosa da fare, ma a volte no. Adesso sto bene, perché non mi annoio e imparo tante cose. Il primo giorno sono stato bene e anche quest’altro giorno.
Alessandra – io quando ero a casa volevo vedere i miei amici, mi mancavano tutti i compagni. Io vengo a scuola perché mi piace la scuola perché si impara più cose. Dalla scuola vorrei i miei amici che gioco con loro a ricreazione.
Milena – non mi è piaciuto per niente stare a casa. Hanno chiuso le scuole, dovevamo stare a distanza di sicurezza, i guanti, la mascherina … non ne posso più! Adesso sono più contenta perché la scuola è aperta e vorrei fare cose difficili. Io sono felice di rivedere i miei amici. A casa avevo avuto paura quando ho sentito che hanno scoperto il coronavirus, che è nel mondo. Il coronavirus spero che non ci attacca.
Mattia N – io disegno una mascherina. Mi mancava la scuola, mi mancava stare con le maestre e con i miei amici, i lavori, la matematica, perché è da tanto che non andavo a scuola. Mi piace fare i disegni le operazioni.
Martina – quando mia mamma mi aveva detto che tornavamo a scuola io ero felice, ma dopo un po’ è uscito che ri-iniziavamo la scuola il 24 allora ero un pochino triste. Adesso sono felice! Sono felice perché rivedo i miei amichetti, le mie maestre e poi posso ricominciare a fare i compiti, perché la mia materia preferita è matematica, perché, non so, sono una spada! Sono bravissima a matematica. Mi piace molto la scuola, però a volte ho così tanto sonno che quando sono in macchina mi addormento, mi alzo alle 7!!!
Laura - a casa stavo male perché non vedevo i miei amici e poi avevo la connessione che non mi prendeva e non li potevo nemmanco sentire, quindi a me piace più stare a scuola che a casa. Adesso a scuola mi sono resa felice, ho rivisto tutti i miei compagni: sto disegnando tutti quanti i miei compagni, le maestre a la scuola. Dalla scuola mi aspetto che sia bella, che dura tanto.
Camilla – io ho fatto il disegno di me, Regina e Viola che giocavamo insieme. Sono contenta di essere tornata a scuola, a casa non ero contenta, ero annoiata, perché non giocavo con nessuno. A scuola gioco con qualcuno. Quando ero a casa era un po’ noioso giocare da sola. Ero contenta quando facevamo le videoconferenze.
Viola – io e Camilla stavamo sempre in video chiamata perché mi chiamava ogni tre secondi! Mi diceva ‘Ciao Viola affacciati alla finestra vediamo se ci vediamo che abitiamo vicine!’ perché la casa io ce l’ho a destra e lei ce l’ha a sinistra, però sta davanti a me. Io a casa sono stata male, perché non potevo più vedere più gli amici, i compagni, non potevo venire a scuola e quando facevamo i compiti a casa era brutto un po’. Adesso è bello, perché rivedo tutti i miei compagni e siamo qua a scuola. Io vorrei giocare!
Regina – io sono felice di tornare a scuola perché a casa mia stavo con mio fratello che a volte mi dava fastidio, pure. Perché è più grande di me, mi prendeva in giro e poi litigavano sempre lui e mamma. Io non gli davo fastidio. Io a scuola sto con altre persone, con i miei amici e non sto più solo con mio fratello. Io dalla scuola mi aspetto che il COVID passerà presto, se continuiamo a rispettare le regole.
Valerio – durante questa quarantena io mi sono annoiato tanto, perché quando studiavo mia mamma sì, stava lì con me, però solo se avevo bisogno di aiuto glielo chiedevo, invece con i miei compagni stava con tutti insieme, e invece durante la quarantena stavo solo con mia mamma a fianco perché mio padre andava a lavorare. Adesso che sono tornato sono più felice perché ho rivisto i miei amici, va beh, Ivan lo vedevo tipo una