E’ nata l’associazione degli Ex Alunni della scuola di Anzio
Chris Cappell College
Siamo lieti di annunciare la nascita dell’Associazione “Ex Alunni del Chris Cappell College”. Un progetto ambizioso che, da un passato comune, punta dritto al futuro e si pone come obiettivo quello di interagire e collaborare con le comunità delle Città di Anzio e di Nettuno.
L’impegno degli ex studenti del Liceo anziate sarà finalizzato all’organizzazione di conferenze, incontri, attività di orientamento e tutoraggio scolastico in sinergia con la scuola ed altre associazioni e realtà locali con lo scopo di creare un vasto patrimonio di competenze e professionalità condivise.
L’iscrizione all’associazione è aperta a tutti gli ex alunni del Liceo “Chris Cappell College” di Anzio, tramite una richiesta inviata all’indirizzo e-mail exalunniccc@gmail.com ed il pagamento di una quota associativa annuale di 25 euro.
Qui di seguito il link per visionare il nostro statuto, l’ atto costitutivo e il modulo per l’iscrizione:
https://drive.google.com/drive/folders/1TZu-86XFfnDf5V3DoVM5TVYO2vs_8dzN?usp=sharing
Il Presidente
Jacopo Cherzad
Il Vicepresidente
Maria Letizia Perrini
Il Segretario
Gioele De Cupis
La scuola del “saper fare”
All’Istituto Comprensivo Nettuno IV, diretto dalla dottoressa Antonella Ciarbelli, da quest’anno, è in atto una piccola rivoluzione destinata ad entrare nella storia della città e, probabilmente, della scuola italiana. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado, accanto alle materie “tradizionali” e uguali per tutti, infatti, hanno scelto e stanno frequentando dei laboratori che spingono la didattica verso il “saper fare” e verso una conoscenza meno accademica e più orientata verso le competenze ad ampio raggio. Il tutto rispettando ovviamente l’iter burocratico e passando attraverso gli organi collegiali dell’istituto, in ossequio all’autonomia scolastica. Ecco che si vanno a creare quindi nuove materie: si va dalle arti plastiche ed artigianali nonché pittoriche dell’indirizzo artistico, ormai piuttosto noto per la realizzazione dei murales, alla possibilità di praticare due sport specifici (quest’anno pallavolo e badminton) per i ragazzi dell’indirizzo sportivo. Per quanto riguarda l’assai gettonato indirizzo tecnico-scientifico le materie “nuove” sono: laboratorio di scienze e, appunto, laboratorio di tecnologia e informatica, con le lezioni svolte in aule davvero all’avanguardia e dotate di tutte le attrezzature necessarie agli esperimenti e che vedono i ragazzi muoversi in ambienti smart sempre nel rispetto delle regole dettate dall’emergenza sanitaria.
Infine, i ragazzi dell’indirizzo musicale, che da ben 15 anni, studiano uno strumento musicale da scegliersi tra violino, chitarra, flauto traverso e pianoforte, completano il loro curriculum di studi con cinema e spettacolo e canto. Per cinema e spettacolo, sono previsti, tra le altre iniziative, incontri con gli autori e gli attori dedicati proprio alle classi che studiano cinema. Il primo, ad inaugurare l’avvio della materia cinema nella scuola, nelle prossime settimane, sarà nelle prossime settimane con Federico Cesari, tra i protagonisti della celebre serie Netflix Skam Italia e della recentissima Anni Da Cane che incontrerà i ragazzi alla scoperta di un pianeta così affascinante come quello del settore della produzione audiovisiva. Federico Cesari, attualmente, sta girando da protagonista la nuova serie di Francesco Bruni, tutto chiede salvezza.
Le piaghe di droga e alcool sono di antica data ma sempre attuali
Progetto scuole sicure
La situazione permane da molti anni: le piaghe di droga e alcool sono di antica data, tuttavia, da diverso tempo gli argomenti sembravano quasi essere passati in secondo piano, surclassati da altri più attuali come la dipendenza da gioco, tecnologia e web.
In realtà, droga e alcool non sono mai caduti in disuso, anzi!
A tal proposito, il Comune di Nettuno ha di recente partecipato al bando “Scuole Sicure”, indetto dal Ministero dell’Interno, ottenendo un finanziamento da impiegare nella sicurezza urbana. E, grazie al finanziamento, ha ideato un progetto che, se materializzato, renderà la sicurezza in città più visibile e tangibile, soprattutto intorno alle scuole.
Il progetto punta, in particolare, sulla prevenzione e sul contrasto allo spaccio, nonché consumo, di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti d’ istruzione; sarà steso durante l’anno scolastico 2021/2022, vedrà la Polizia muoversi insieme con il personale delle scuole di primo e secondo grado di Nettuno e si concretizzerà in due fasi: una tecnologica e una formativa. La prima prevede l’ installazione di videocamere di sorveglianza, posizionate presso tre edifici scolastici: I. T. Emanuela Loi, I. T. I. S. Trafelli e plesso di Via Carducci, collegate tramite software appositi alle banche dati delle Forze dell’ Ordine per consentire ad esse di individuare attività sospette nelle vicinanze degli stabili; la seconda sarà incentrata sulla vigilanza fisica, garantita da visite periodiche di agenti di Polizia locale nelle classi, i quali istruiranno e informeranno studenti e insegnanti sulla natura delle droghe e dell’alcool e sul pericolo che si corre facendone uso e abuso. Il progetto è stato illustrato con dovizia di dettagli nel corso di una conferenza stampa, voluta e organizzata dalla Polizia stessa e dai rappresentanti delle scuole, il 14 ottobre c. a. in una sala del Forte Sangallo, alla quale hanno partecipato attivamente il vice-Comandante della Polizia Locale Albino Rizzo, l’ Assessore alla sicurezza e viabilità Luca Zomparelli, la dirigente dell’ Area Vigilanza, il segretario generale Noemi Spagna Musso e il sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola.
Interessante è stato sperimentare l’ utilizzo di occhiali particolari, simili a quelli usati da sub e sciatori, dotati di lenti trattate in modo da simulare stati di alterazione visiva provocati da sostanze allucinogene e/o alcoolici.
Ma, si sa: i mezzi del progresso non bastano per debellare del tutto certi vizi. Occorre dare alle nuove generazioni motivi validi che le inducano a vivere al meglio i loro anni più belli.
A detto scopo, infatti, Maria Pia Baldi, garante dei minori, ha proposto di costituire una rete solidale fra i vari istituti, che permetta uno scambio costante di informazioni sui problemi socio-psicologici incontrati da ragazzi e famiglie, su eventuali movimenti illeciti intercettati in prossimità degli edifici scolastici e su iniziative di ogni scuola indirizzate verso la soluzione di situazioni difficili.
Così com’ è stato presentato, il progetto Scuole Sicure dà affidamento. Ci si augura che, messo in pratica, sortisca gli esiti desiderati.
Paola Leoncini
Tolto l’assegno ai disabili
E’ veramente un fatto grave che l’INPS tolga l’assegno mensile di assistenza alle persone disabili se queste ultime praticano qualche attività lavorativa che però fino ad oggi non doveva superare un importo mensile di 400 euro per non superare il tetto massimo di reddito annuale. L’Ente ha dato il termine ultimo del 14 ottobre per mettersi in regola. Ma con un assegno minimo di 287 euro mensili come si può campare? Le persone con disabilità che vogliono continuare a lavorare devono rinunciare a questa miseria per continuare a farlo. Il pensiero del Consigliere di opposizione di Nettuno Roberto Alicandri è netto ed inequivocabile: “Questa legge è una vera follia che rischia di emarginare ulteriormente le persone che hanno riconosciuta una disabilità che va dal 75% al 99%”. Come può una persona svantaggiata integrarsi socialmente se gli si impedisce anche un piccolo lavoretto che lo inserisce nel tessuto sociale ed economico? Si tratta di una legge ingiusta ed inaccettabile ed anche immorale. Ci deve essere la mobilitazione di tutti per venire incontro alle famiglie con persone handicappate che riescono a dedicarsi a qualche lavoro fuori dell’ambito familiare e che quindi non si sentono di peso ai propri cari. Soprattutto i Consiglieri, i vari amministratori che possono avere voce in capitolo, dovrebbero mobilitarsi, di destra, sinistra, centro, di qualsiasi partito per far tornare indietro il legislatore e rivedere questa ingiustizia dell’INPS.
Da tempo si scopre che il reddito di cittadinanza viene dato a persone che non ne hanno diritto, come residenti all’estero con un lavoro regolare, a malavitosi, persone che già hanno un lavoro redditizio in nero. Eppure si colpiscono proprio i disabili, quelli che dovrebbero essere i più aiutati nella nostra società indifferente e spendacciona.
Rita Cerasani