Appena costituita conta circa 50 soci con presidente Lorenza Gazzi
Associazione Ristoratori Aprilia
E’ormai ufficiale, nasce la prima “Associazione Ristoratori Aprilia” unica in tutto il territorio che conta circa 50 soci tra i titolari di bar, ristoranti, pizzerie, pub, locali serali, gelaterie e pasticcerie. Presidente dell’associazione, votata all’unanimità, Lorenza Gazzi, Vice presidente Marco Telesca e tesoriere Valerio Favero.
Con lo scopo di valorizzare e dare maggiore visibilità ad uno dei settori divenuti ormai determinanti per il volano economico della città, l’associazione si pone l’obiettivo di aumentare la vivibilità cittadina grazie ad un offerta sempre più qualificata ed affinata, fatta di professionalità e competenze, un associazione che possa essere presente e dire la sua, anche in ogni situazione eventistica di Aprilia.
“Siamo nati sul principio dell’inclusività - ci spiega la presidente Lorenza - rappresentiamo un comparto molto ampio includendo tutte le categorie del settore. L’intento – spiega sempre la Presidente – è di resistere in questo momento così drammatico, ma anche di coesistere in un prossimo futuro.
Innanzitutto, tutelando le attività ristorative del nostro territorio, dar voce alle esigenze ormai comuni a tutti, ma lavorando anche sul lungo termine con l’obiettivo di creare una voce unica. La gran parte dei nostri progetti sono proprio a sostegno di tutto il settore con una molteplicità di progetti”.
Ridare la giusta importanza ad un popolo di imprenditori, di Eccellenze, che vanta di avere la nostra città, è l’esigenza primaria che l’associazione si propone, con la consapevolezza, ovviamente che mai quanto in questo periodo, l’unica salvezza dei singoli operatori, si può trovare proprio nell’aggregazione, in una realtà che ormai si è attestata ad essere un vero e proprio punto di riferimento del territorio.
Ristorante “Da Elena”; MarienPlatz; Weisse Pub; Comodo; Trentasei; Bar Trattoria Carano Garibaldi; Enosteria; Tonka – Divino; Sheeba; Cafè Vintage; Il Gallo d’Oro; Manà; I Giardini del David; La Rosa dei Venti; Pinseria “Da Fratè”; Il Focarile; Al solito Posto; Rossini Caffè; Il Pacchero Solitario; Barnaba; Alex Bar; Jarm’s; Casa Fusco; Bar Davi; La Sartoria; Al Vecchio Gattone; Casale del Vento; Oro Bistrò; Toast Amore; Pizzeria Isole; Civico 39; La Piana dell’Erika; Il Pidocchietto; Pasticceria Bon Bon; Fabiani Caffè; Pinder’s House; Caos Caffeè; Rosso Antico.
Per info: araprilia2021@gmail.com.
Associazione Ristoratori Aprilia
La proposta di Roberto Cecere della Cisl di Latina
Anticorpi monoclonali
Sono passate ormai diverse settimane da quando la Cisl di Latina si batteva per l’approvazione degli anticorpi monoclonali per curare le persone affette da Covid-19. La notizia della loro applicazione per la cura in Italia è stata accolta con gioia dal Sindacato e da tutti i cittadini, ma la battaglia per sconfiggere la pandemia è ancora lunga. Dopo l’inizio della somministrazione degli anticorpi che si producono a Latina ai pazienti del nostro territorio, appare quanto mai vitale avviare anche il confezionamento del vaccino nella pianura pontina. Nel mese di marzo è stato infatti dato il via alla vaccinazione della popolazione più anziana della Provincia, la quale ha ricevuto una delle dosi che vengono fornite a singhiozzo a causa della dipendenza dall’estero. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, facendo il punto sui numeri della campagna vaccinale, ha dichiarato: «Procediamo verso la soglia di 1 milione di dosi somministrate nel Lazio».
Tuttavia, «per tutto il mese di aprile, a causa delle dosi ridotte di Astrazeneca, i medici di medicina generale lavoreranno in prevalenza con Pfizer» ha chiosato D’Amato.
“Appare quindi chiaro – spiega il segretario provinciale della Cisl Roberto Cecere - come sia necessario dare inizio alla produzione del vaccino e implementare l’utilizzo dei monoclonali sul nostro territorio, come paventato dalla Cisl provinciale già in tempi non sospetti”.
In questi giorni il premier Mario Draghi ha assicurato che durante il mese di luglio si raggiungerà l’immunità in tutta Europa: «Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani» ha asserito durante la riunione con le Regioni. Tuttavia senza il coinvolgimento delle aziende italiane questo obiettivo appare irraggiungibile. La città di Latina rappresenta il primo polo farmaceutico in Europa per esportazione e la presenza di diverse multinazionali del farmaco ha reso l’intera Provincia il fiore all’occhiello di un Paese che vanta il primo posto in questo settore. Da tempo la Cisl di Latina si sta battendo su questo tema, domandandosi perché il farmaco Pfizer venga prodotto in Belgio nonostante siano presenti tre stabilimenti del colosso americano sul territorio italiano. Domande che ancora non hanno ricevuto una risposta, nonostante l’Italia necessita più che mai di dosi per raggiungere l’immunità di gregge paventata da Mario Draghi.
“È grave che gli impianti farmaceutici di eccellenza non vengano utilizzati per la produzione dei vaccini - ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl di Latina Roberto Cecere - Ci sono troppi morti, un numero modesto di vaccinati ma soprattutto bisogna estendere il più possibile la cura con gli anticorpi monoclonali a tutti i reparti Covid che abbiamo sul nostro territorio. Questo è l’appello che ci sentiamo di fare all’assessore alla Sanità della regione Lazio e al nuovo direttore generale della Asl di Latina Silvia Cavalli, affinché nei nosocomi della nostra Provincia venga applicato dove possibile il protocollo che prevede la cura con i monoclonali a tutti i pazienti Covid”.
A.P.