Insieme alla CRI donati 360 pasti caldi tra gennaio e marzo ai senzatetto
McDonald’s per i più fragili
I ristoranti McDonald’s di Pomezia insieme alla Croce Rossa di Pomezia hanno voluto farsi vicini alla propria comunità stringendo un accordo a sostegno delle persone più fragili della città. Con la volontà di dare conforto durante il periodo natalizio, ancor più difficile quest’anno. L’iniziativa ha previsto la donazione di 360 pasti caldi che distribuiti tra gennaio e marzo ai senzatetto di Pomezia e dintorni.
Un gesto di aiuto semplice e diretto che vede protagonisti i ristoranti McDonald’s di via Naro e via del Mare, coinvolti in prima linea nella preparazione e consegna dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari del Comitato CRI di Pomezia.
Grazie alla collaborazione dei Volontari del Comitato CRI di Pomezia, i pasti sono stati infatti consegnati alle persone senza fissa dimora che vivono nel Comune di Pomezia, in particolare nei territori di Torvaianica, Campo Ascolano e Santa Palomba. Persone fragili e spesso sole, costrette oggi ad affrontare, oltre alle consuete difficoltà, anche questo momento di emergenza legato alla diffusione del Covid-19.
Questa iniziativa conferma e consolida ancora una volta l’impegno che lega McDonald’s e i suoi licenziatari al Paese e alle comunità locali in cui opera con l’obiettivo di contribuire ad alimentare il circolo virtuoso generato dalle associazioni benefiche con cui collabora.
L’iniziativa di Pomezia si va così ad aggiungere al più ampio progetto di solidarietà Sempre aperti a donare messo in campo da McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, in collaborazione con Banco Alimentare, che consiste nella donazione di 100.000 pasti caldi distribuiti entro la fine di marzo alle strutture di accoglienza che ospitano famiglie e persone fragili in tutta Italia.
Ufficio Stampa
McDonald’s
Ferrera: i datori di lavoro vogliono manodopera a basso costo
Stage mascherati
Dichiarazione del Responsabile Politiche Giovanili, Sport, Europa del Partito Democratico di Aprilia Matteo Ferrera: “Si chiamano stage, pronunciato alla francese, e vengono sempre utilizzati contro i giovani che si affacciano da poco sul mondo del lavoro. Durano pochi mesi, circa sei, e dovrebbe servire a formare il ragazzo, ad imparargli un lavoro. Ma nella stragrande maggioranza dei casi non è così. Dopo pochi mesi, una volta finito il tirocinio, i giovani vengono mandati a casa da capitalisti senza scrupoli e tirchi per non essere messi in regola e per non fargli un contratto di lavoro degno di questo nome. In quasi tutti i casi, durante lo stage, i giovani percepiscono una miseria oppure non vengono nemmeno pagati con la scusa della gavetta e del sacrificio. La benzina per venire a lavorare come ce la paghiamo, caro signor capitalista, con la gavetta? Lo stage, tirocinio, chiamatelo come vi pare, è utilizzato dai datori di lavoro solamente per avere manodopera e schiavi a basso costo”.
“Lo stage, non si sa per quale motivo, non è considerato lavoro dai cervelloni degli imprenditori e dagli istituti di previdenza sociale, nonostante i giovani sfruttati lavorino anche più di 8 ore e che gli vengano assegnate mansioni che non farebbero nemmeno i veterani vicini alla pensione. Il tutto per i soliti quattro spicci - continua amareggiato il dirigente PD Matteo Ferrera - un precariato senza fine e un futuro che non esiste. Ad oggi, sono quasi 400mila i tirocini in atto nel mondo del lavoro. Alla fine dello stage meno di 1 stagista su 10 è assunto da quell’azienda. Gli altri vengono mandati a casa, sostituiti da altri giovani pagati una miserie, per poi subire dopo sei mesi lo stesso trattamento”.
“Lo stage grava anche – continua il Responsabile Politiche Giovanili, Sport e Europa del PD Aprilia Matteo Ferrera – sulle famiglie, che sono costrette a mantenere i giovani, non potendo vivere autonomamente passando da un tirocinio all’altro senza certezze. Imprenditori senza scrupoli, capitalisti approfittatori, a questo vostro gioco al massacro vogliamo dire basta, vogliamo che il tirocinio sia considerato un lavoro a tutti gli effetti (con riconoscimento di contributo e NASPI al termine di esso), venga pagato il giusto e che i tirocinanti vengano assunti dopo lo stage”.
PD Aprilia Giovan
Incrocio pericoloso
Ennesimo incidente accaduto mercoledì 1 aprile alle 18,00 circa, all’incrocio tra via Nerone e via Caligola ad Aprilia.
Auto proveniente dalla Pontina speronata da un altra che proveniva da via Caligola e che non ha rispettato lo stop. L’incrocio è stato più volte teatro di spettacolari incidenti e nonostante ciò, l’amministrazione non provvede a metterlo in sicurezza.
L.S.i