Il Comune di Aprilia ogni anno si trova in difficoltà nello stilare il bilancio di previsione con i due grossi buchi creati dall’Aser e dalla Rida Ambiente
La sofferenza delle casse comunali
“Con il Consiglio Comunale del 25 marzo è iniziato l’iter di approvazione del Bilancio di Previsione 2021con rilevanti novità sul fronte della fiscalità locale. Senza troppi giri di parole è evidente lo stato di sofferenza in cui si trovano le nostre casse comunali, maggiormente aggravato dal blocco dell’esecutività degli avvisi di accertamento delle imposte deciso del governo centrale a causa della pandemia”.
L’associazione Democratici per Aprilia interviene sullo stato economico dell’ente comunale di piazza Roma.
“Siamo convinti che, in questo particolare momento storico, la stragrande maggioranza dei Comuni italiani apporterà variazioni in aumento alle proprie tariffe, a causa degli effetti della pandemia sta causando nel nostro Paese e non solo. In questo contesto le opposizioni dei vari governi locali evidenzieranno la loro contrarietà a tale decisione, mentre chi è alla guida delle diverse amministrazioni cercherà di difenderne la necessità. Bene ha fatto, a parere nostro, il Consigliere Davide Zingaretti a ricordare tra gli elementi di criticità l’annosa vicenda dell’ASER, che ha provocato un ammanco alle nostre casse comunali di circa 45 milioni di euro (una vicenda che ha lasciato grossi condizionamenti sulla nostra economia), aggiungendo alle critiche una possibile soluzione. Oggi più che mai, in questa fase di estrema difficoltà, va sollecitato un tavolo con il Governo e l’Anci per trovare una soluzione ai mancati incassi subiti dai comuni coinvolti. Per questo crediamo che sia importante come già fatto in passato dalla Giunta D’Alessio che si attivi, sollecitamente, un coordinamento con i Comuni maggiormente esposti e si chieda un incontro con il Governo per affrontare definitivamente la questione. Condividiamo quest’invito, rivolgendolo non solo al Sindaco e all’intero Consiglio comunale ma anche agli esponenti politici regionali e nazionali. Riprendere con convinzione quella battaglia, portata avanti dall’amministrazione D’Alessio, è fondamentale per tutti noi. Oltre a quella vicenda, ad influire oggi negativamente sullo stato delle casse comunali, vi è la questione dei mancati ristori (caso RI.DA. ambiente) anche alla luce della recente sentenza della Cassazione che riconosce al benefit la natura di ristoro per i danni ambientali prodotti dall’impianto di trattamento al Comune dove ha la sede l’impianto stesso. Una definizione che speriamo sia di rapida e che non ci si veda costretti ad arrivare ad una sorta di intesa con la controparte per uneventuale stato di necessità economica. Agire, nel frattempo, su un Regolamento dell’Entrate Patrimoniali che definisca l’esatto perimetro di applicazione del benefit in ordine ai soggetti obbligati e alle modalità di accertamento e riscossione. Accanto a questi due aspetti ci preme, però, evidenziare una gestione economica dell’Ente che, col passare del tempo, si è sempre più allontanata da quella strada intrapresa nel 2009 e che aveva ricucito un rapporto fiduciario tra amministratori e cittadini. Certamente il continuo avvicendarsi di figure diverse alla dirigenza del Settore Finanze non ha contribuito a dargli una stabilità operativa ed a questo proposito sarebbe opportuno, approfittando del momento, che ci si doti di una classe dirigente di ruolo, dando solidità ai vari settori e permettendo una continuità funzionante. Così come non può essere sottaciuta la carenza di trasparenza su alcuni punti fondamentali. Sappiamo, da più voci (Sindaco, amministratori, consiglieri, stampa locale) che il nostro Ente si trova da tempo in una situazione finanziaria molto critica e che si opera in maniera costante in anticipazione di cassa, ma non è dato sapere a quanto questa ammonti; una domanda questa che rivolgiamo al Collegio dei Revisori insieme a quella di rendere pubblica la Relazione trimestrale di cassa, come stabilito dal D.lgsv. 267/2000. Sarebbe utile sapere, sempre dai Revisori, quali e chi sono gli agenti contabili del Comune, ovvero chi è autorizzato ad incassare soldi in nome dell’Ente locale. Ovvero, pianificare un controllo delle entrate. Conoscere, inoltre, se e quanti sono i debiti che il Comune ha verso terzi alla data odierna, dopo che con il D.L. 35 del 2013 la Cassa depositi e prestiti ha versato nelle casse del Comune circa 32 milioni di Euro, permettendogli di sanare quei crediti vantati dai fornitori e liquidando debiti pregressi fino a 13 anni prima (dati pubblicati dall’Ente nella pagina “Amministrazione trasparente”) e se, nel farlo, si sia adottata tutta la ”diligenza del buon padre di famiglia” effettuando le dovute verifiche. A nostro parere, un’attenzione particolare va posta sicuramente alla questione delle entrate e a quella dell’evasione ed elusione fiscale, un tema che passa attraverso il potenziamento dell’ufficio tributi e non solo d’organico ma anche mediante l’accesso a programmi che possano essere d’ausilio, come l’importante novità del SIT (sistema integrato del territorio) che consente ai comuni di localizzare, su base geografica, ciascun immobile censito in catasto, integrando tutte le informazioni e procedere a quella ridefinizione degli estimi catastali su cui si concentra la grande elusione dell’IMU”.
A.P.