Dibattito di fuoco sul tema delle aliquote, detrazioni e riduzioni 2021 per l’IMU sui terreni edificabili e su alcuni terreni agricoli
Il Consiglio comunale ha approvato le nuove aliquote IMU
È stata votata nel pomeriggio di giovedì 25 marzo, in Consiglio Comunale, la delibera di approvazione di aliquote, riduzioni e detrazioni IMU per l’anno 2021, che negli ultimi giorni ha suscitato dibattito in Città, con diversi interventi sulla stampa.
“Come spesso accade – ha ribadito il Sindaco al termine della seduta – negli ultimi giorni sono tornate ad alzarsi le voci degli analisti seriali della nostra Città, che sulla base di letture alquanto originali saltuariamente intervengono ad indicarci la strada. Questa settimana, in molti sui giornali hanno gridato allo scandalo, paventando con toni iperallarmisti una sorta di stangata sulle tasse comunali. Chi osserva la politica cittadina, può ritrovare gli stessi commenti negli anni passati, accompagnati dalle osservazioni sulle tasse cittadine il cui livello – sempre stando a tali commenti – sarebbe ben oltre quello degli altri Comuni. Invito tutti a leggere i dati OpenPolis pubblicati ieri da un periodico, che meglio di me permettono di capire l’infondatezza di alcune tesi”.
I dati diffusi in queste settimane da OpenPolis, in merito ai bilanci 2019 dei diversi Comuni del nostro territorio, riportano infatti per Aprilia un incasso per abitante di € 401,64. Si tratta di una cifra nella media delle altre Città, ben al di sotto degli 834,54 euro di Roma, ma anche inferiore ai 468,12 euro di Latina.
“Le modifiche alle aliquote IMU apportate ieri intervengono esclusivamente su terreni edificabili, allineando le aliquote a tutte le altre unità immobiliari (seconde case, negozi, attività artigianali) – aggiunge il Primo Cittadino – e sui terreni agricoli non condotti da coltivatori diretti. Tali modifiche comporteranno un aumento del gettito di circa 300mila euro. È veramente difficile, per cifre come queste, parlare di “stangata”. Inoltre, tale aumento riguarderà tanto la periferia quanto i terreni presenti nel centro urbano. Faccio difficoltà a capire – perciò – come questa misura possa danneggiare le periferie, così come letto nei commenti allarmati questi giorni sui quotidiani. Nelle borgate, ricordo peraltro che, in attesa dei piani attuativi, i proprietari hanno avuto in questi anni ed hanno diritto tuttora al 60% di abbattimento dell’IMU”.
Il Sindaco Terra si è soffermato poi sulle critiche pervenute da parte di MovAp, FuturAprilia e Europa Verde, che citando il trasferimento di risorse pari a 17milioni di euro dallo Stato al Comune, hanno accusato l’Amministrazione comunale di lamentare ingiustificatamente poche risorse destinate alla Città da parte del Governo centrale.
“Non avendo argomenti, come sempre si cerca di creare finti problemi e finte polemiche – continua Terra – partiamo dal presupposto che si polemizza sul bilancio preventivo 2021 con i dati del 2020, un anno particolare, peraltro già concluso. I dati del 2020 riportati, poi, vanno letti nel dettaglio: dei 17milioni di fondi arrivati lo scorso anno, 5milioni sono “contributi agli investimenti”, cioè i bandi vinti dal Comune per opere pubbliche (in particolare i fondi ottenuti per mitigare il rischio idrogeologico). Non si tratta dunque di trasferimenti ordinari, anzi. Ulteriori 3,5mln sono fondi “una tantum” per il Covid19: sono soldi utilizzati per erogare buoni spesa, per sanificazioni o altre spese già sostenute per far fronte alla pandemia e per attutire i mancati incassi dello scorso anno, che solo per la TARI ammontano a 7mln e per l’IMU a 1mln. Quindi, in sintesi, dei 17mln di euro sbandierati nelle critiche, gli effettivi trasferimenti di natura ordinaria ammontano a circa 8milioni, che a mala pena compensano il Comune delle mancate entrate ordinarie dello scorso anno”. “Ecco, più che usare (erroneamente) i dati dello scorso anno per criticare – conclude il Sindaco – sarebbe opportuno magari puntare l’attenzione sul 2021: al momento attuale i trasferimenti previsti per l’anno in corso ammontano a 11,5milioni di euro circa. Una cifra esigua, che di certo non fa dormire sonni tranquilli ai Sindaci. Del resto, le parole del presidente ANCI Decaro, che nelle scorse settimane ha più volte sottolineato le criticità che rimangono sul tavolo delle amministrazioni locali, in attesa che l’ennesimo Governo intervenga in aiuto dei Comuni, sono abbastanza chiare e indicative. Basta leggerle, ovviamente”.
Comune di Aprilia
In gergo amministrativo le chiamano rimodulazioni tariffarie “per la salvaguardia degli equilibri di bilancio”: di fatto si tratta di aumenti su Imu e Irpef che andranno a colpire in particolar modo i possessori di aree edificabili e terreni agricoli nelle disponibilità di cittadini che non figurano come coltivatori diretti.
Una misura necessaria secondo l’amministrazione e votata da 15 consiglieri di maggioranza - assente al momento del voto l’esponente di Aprilia Domani Mauro Fioratti Spallacci - ma duramente contestata dall’opposizione, che considera la misura penalizzante soprattutto per le periferie ancora prive dei servizi essenziali e che ha scelto compatta di disapprovare il provvedimento – con la sola assenza al volto di Vincenzo Giovanni per Italia Viva.
Nell’illustrare la misura durante il consiglio comunale del 25 marzo scorso, il dirigente alle finanze Emiliano Di Filippo ha rimarcato l’esigenza di aumentare gli introiti per far quadrare un bilancio su cui gravano mancate entrate, esigenze di accantonamento e un disavanzo di amministrazione di 3 milioni di euro.
Tuttavia, neanche la promessa di poter utilizzare in futuro le maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale per rimodulare al ribasso le tariffe, ha convinto l’opposizione della legittimità del provvedimento.
Un provvedimento che, come sottolineato il dirigente non toccherà i coltivatori diretti esentati, ma solo i proprietari di “lotti incolti”.
“Più che di lotti incolti – ha voluto sottolineare il consigliere di opposizione Roberto Boi – si tratta dei terreni nelle disponibilità di coltivatori non professionali, la maggior parte dei cittadini residenti in periferia e che hanno un pezzo di terra dove coltivano il proprio orto”.
Come già annunciato in commissione, a dare battaglia sono stati soprattutto gli esponenti di Azione per Aprilia e Fratelli D’Italia. “Questo aumento dell’Imu – ha accusato il consigliere Davide Zingaretti – va a colpire in particolar modo le periferie, dove i servizi resteranno invariati e questo a causa del bilancio da risanare. Meglio sarebbe stato pensare ad un risparmio, tagliando gli sprechi sui costi ad esempio delle partecipate, Progetto Ambiente e Asam. Certo è che in un momento particolarmente difficile dal punto di vista economico per i cittadini, questa scelta politica è in contrasto con le linee guida dettate dagli enti sovra comunali”.
“Comprendo l’imbarazzo dell’amministrazione a dover parlare di questi aumenti – ha dichiarato il consigliere di Fratelli D’Italia Vincenzo La Pegna – ma chi amministra deve assumersi la responsabilità politica dei provvedimenti. Una decisione, quella di aumentare Imu e Irpef per alcune categorie, che il mio gruppo non approva, soprattutto perché si vanno ancora a toccare le tasche dei cittadini in una congiuntura economica drammatica. Riteniamo questo provvedimento inappropriato e incoerente, soprattutto per una amministrazione che ha avuto tanta fretta ad approvare la transazione della Salini, senza curarsi in quel caso degli equilibri del bilancio”.
A difendere la misura oltre al vice sindaco Lanfranco Principi, anche il primo cittadino Antonio Terra, che ha lanciato strali contro “gli analisti seriali” che nei giorni scorsi avevano criticato il provvedimento.
“Il nostro bilancio – ha rimarcato il sindaco – soffre anche a causa di mancati introiti di Aser e dei benefit di Rida, vicende che stiamo risolvendo nei tribunali, perché i nostri governanti non ci hanno mai agevolato in questo. Senza contare che pesa in questo difficile anno un mancato gettito per un milione di euro”.
Parole che non hanno convinto gli otto consiglieri di opposizione che hanno votato no.
Francesca Cavallin