Il Comune ha predisposto atti per 6 milioni di euro
Lotta all’evasione
Nel 2020 il Comune di Aprilia, sulla scia della modifica della normativa nazionale, ha inasprito la lotta all’evasione fiscale. Con l’introduzione degli accertamenti esecutivi infatti, l’ente ha emesso atti nei confronti di migliaia di cittadini che evadono o eludono le tasse, un’azione che avrebbe consentito il recupero di almeno 6 milioni di euro. Gli effetti del lavoro svolto dall’Ufficio Tributi però saranno visibili solo nel prossimo futuro. Per il momento infatti l’emergenza Covid 19 e le conseguenze del lockdown hanno convinto il Governo a sospendere provvisoriamente gli effetti della legge che consentiva agli Enti locali, decorsi i 60 giorni dalla notifica degli atti, di procedere con pignoramenti di conti correnti e beni. Un dato illustrato durante il consiglio comunale dal dirigente alle finanze Emiliano Di Filippo.
“Da luglio a settembre 2020, poi ancora dal mese di dicembre a febbraio 2021 – ha spiegato il dirigente – gli uffici hanno predisposto accertamenti esecutivi per 6 milioni di euro nei confronti di altrettanti cittadini che non hanno pagato le imposte comunali. Decorsi i termini, sulla base della nuova normativa, si poteva procedere direttamente con le azioni di recupero. Una attività che ad oggi è stata sospesa per effetto dell’emergenza Covid 19. Quando le normative statali ce lo consentiranno, ciò comporterà un notevole incremento del gettito e decremento del fondo crediti di dubbia esigibilità e il Comune potrebbe anche pensare di calmierare le aliquote”.
“Trovo assurdo – ha aggiunto il sindaco Antonio Terra – che il legislatore non dia gli strumenti per agire sul recupero dell’evaso ma continui a costringere i Comuni ad accantonare le somme di dubbia esigibilità, in un periodo storico particolarmente difficile per tutti”.
Francesca Cavallin
Il Comune chiede a RFI il raddoppio del sottopasso Corneli per collegarte Vallelata
Raddoppio linea ferroviaria
L’ok in conferenza dei servizi al progetto definitivo per il raddoppio della linea ferroviaria Roma Nettuno e in particolare del tratto che va da Aprilia a Campoleone, si trascina dietro un’altra conseguenza positiva per la viabilità del territorio, in particolare per la zona periferica di Vallelata. Si fa sempre più probabile l’idea di un investimento da parte di RFI per la riqualificazione e l’allargamento del sottopasso Corneli, che ad oggi si trova su un terreno privato ma che consentirebbe di collegare Vallelata a via Nettunense, avvicinando i residenti al centro città. Una richiesta da sempre avanzata dai residenti e oggetto di osservazioni presentate dal Comune di Aprilia al piano.
La conferenza dei servizi del 30 marzo scorso, per l’amministrazione Terra è stata l’occasione per rinnovare la richiesta di agire con l’adeguamento del sottopasso. Una richiesta, quella presentata dall’amministrazione “condizionata” all’ok del Comune di Aprilia al progetto definitivo dell’opera, per un investimento stimato di 79 milioni di euro.
“Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo urbanistico della nostra Città – sottolineano l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti e l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso – il potenziamento del sottopasso Corneli, unito ad interventi sulla viabilità dell’area, servirà a potenziare i collegamenti tra il quartiere di Vallelata con la via Nettunense. Potremo così ricongiungere un’area che già oggi rappresenta una prosecuzione naturale del centro urbano di Aprilia, ma che presenta numerose criticità di collegamento con la Città, come più volte evidenziato dal Comitato di Quartiere”.
Logicamente, ricadendo in un terreno privato, l’area oggetto dell’intervento che con ogni probabilità vedrà la luce, dovrà essere espropriata. RFI per ora, a quanto è dato sapere, pur non avendo dato l’ok definitivo, sembra aver mostrato grande disponibilità all’adeguamento del sottopassaggio.
Sul tavolo, l’amministrazione ha posto anche la questione dell’adeguamento degli altri quattro sottopassi che attraversano il quartiere Vallelata e Poggio Valli, alcuni tanto angusti da rendere difficile il passaggio dei mezzi. Su questo punto però, almeno pr il momento, non è stata data alcuna conferma: il dibattito, pur intavolato dall’amministrazione comunale, che si è fatta portavoce delle richieste dei cittadini, non si è conclusa con un accordo specifico, restando per il momento sul terreno delle ipotesi.
E’ chiaro che adeguare tutti e quattro i sottopassi rappresenterebbe un investimento importante per RFI, pur trattandosi di un’esigenza non più rimandabile per la sicurezza stessa di chi percorre quelle strade. Interventi sui quali i residenti continuano a contare
Francesca Cavallin