Decisione della Commissione commissariale per l’impianto di via della Meccanica. La società sportiva non ha versato le somme previste nel contratto
Rescissione del contratto del campo di rugby
Dopo il Quinto Ricci e l’impianto di via Pergolesi, ora tocca al campo di via della Meccanica. Nelle scorse ore l’amministrazione comunale di Aprilia, rappresentata dalla squadra commissariale, ha dato via libera alla rescissione unilaterale del contratto di concessione dell’impianto di via della Meccanica dove, fino all’altro giorno, si allenava e giocava l’Aprilia Rugby. Il motivo? Secondo l’ente comunale di piazza Roma la società non avrebbe rispettato il contratto di concessione, non versando, negli anni, oltre 7mila e 600 euro. Un durissimo colpo per la società rugbystica apriliana che, negli anni, era riuscita a diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti della tradizionale palla ovale. Ma come si è arrivati a questo punto di non ritorno? Dopo che il comune di Aprilia aveva terminato tutti gli interventi di ristrutturazione sull’impianto di via della Meccanica, il 4 dicembre del 2023 l’ente aveva sottoscritto il contratto di concessione del campo “Rodari” con l’Asd Aprilia Rugby, quest’ultima ben felice di poter contare su un impianto sportivo su cui crescere. Ovviamente, l’utilizzo del terreno di via della Meccanica prevedeva, come succede sempre in questi casi, un pagamento di un canone concessorio, un “affitto”, da versare all’ente comunale di piazza Roma. Ma di questi pagamenti non vi sarebbe alcuna traccia. L’ufficio patrimonio del comune, infatti, già nell’agosto 2024, tramite una comunicazione inviata all’Aprilia Rugby, ha chiesto un formale riscontro in merito ai versamenti del canone, visto che, da un controllo contabile effettuato, non risultava alcun pagamento dal momento della sottoscrizione del contratto. Pochi giorni dopo la società sportiva di via della Meccanica rispose di non dover corrispondere alcun importo “in considerazione – si legge della determina a firma del dirigente del settore lavori pubblici - di interventi effettuati alla clubhouse per i quali avevano chiesto l’autorizzazione nel gennaio precedente”.
Una risposta, con tanto di fatture allegate, che però non ha convinto l’ente di piazza Roma tanto che l’ufficio patrimonio rispose, alcuni giorni più tardi, di “non aver mai autorizzato gli interventi richiesti (dalla società) poiché la richiesta era carente del computo delle spese”.
Quindi il comune di Aprilia richiese nuovamente la copia dei pagamenti effettuati dalla società rugbystica senza ottenere però risposta. A quel punto l’ente di piazza Roma comunicò l’immediato avvio del procedimento di recesso dalla concessione e la richiesta di restituzione delle chiavi, ricordando anche la posizione debitoria dell’Asd Rugby Aprilia che, a gennaio 2025, era pari a 6400 euro. Importo che è aumentato, considerando i canoni maturati da febbraio a maggio, arrivando ad un totale di 7mila e 610 euro. Con la rescissione del contratto di concessione la società sportiva avrà pochi giorni di tempo per lasciare libero il campo di via della Meccanica. L’ennesimo impianto sportivo apriliano che rischia di finire nel dimenticatoio.
Alessandro Piazzolla
Cacciati dal campo di via della Meccanica, l’Aprilia Rugby non ci sta e attacca il comune. Montano le polemiche dopo che l’ente di piazza Roma ha rescisso unilateralmente il contratto di concessione del terreno da gioco su cui si allenava e disputava le partite di campionato l’Aprilia Rugby. All’origine dello scontro, secondo la ricostruzione fatta dagli uffici comunali, il mancato pagamento dell’affitto mensile da parte della società apriliana. Poco più di 7600 euro di somme mai versate dall’associazione sportiva. Questo nonostante i ripetuti richiami fatti dal comune di Aprilia che nel dicembre del 2023, al termine di alcuni lavori di miglioramento della struttura, concesse il campo “Rodari” alla società rugbystica. Ricostruzione però che viene nettamente contestata dall’Aprilia Rugby.
“Viene giustificato il recesso della concessione del campo – spiega la società sportiva - con il mancato pagamento del canone. Nella realtà, la società Aprilia Rugby si trova ad essere creditrice dell’amministrazione per tutte le attività di manutenzione straordinaria che, ai sensi del contratto di concessione sono state eseguite in supplenza. Tutte attività che hanno, indubitabilmente, aumentato il valore del bene comunale. Uno per tutti: l’inerbimento del campo e la dotazione di un impianto di irrigazione per un valore di circa 30.000 euro. E qualcuno dell’ente ci rimproverò anche perché voleva il campo in terra così da evitare l’irrigazione. Una pretesa che avrebbe creato un danno ambientale e per la salute di chi si sarebbe trovato a giocare nella polvere. Quindi la società, anziché inadempiente, vanta un credito”.
Insomma, un muro contro muro durissimo, con l’Aprilia Rugby che non intende mollare di un centimetro. Anche perché, per la società di via della Meccanica, fare sport non è business in sé ma significa formare, educare e preparare i ragazzi.
“Siamo una società dilettantistica – continuano i rappresentanti dell’Aprilia Rugby - che vive sulla consapevolezza di offrire una pratica sportiva che è anche formazione, educazione e preparazione dei futuri cittadini partecipi e solidali. Non lo scopriamo noi il valore formativo del rugby, nessuno di noi percepisce reddito ed anzi spesso mettiamo qualcosa noi di tasca nostra. Ora, in maniera arbitraria, si chiude il campo. Viene spontaneo chiedersi: ma costoro sanno cos’è lo sport? Cosa offrono in cambio ai bambini e ai ragazzi di Aprilia? Che attività sociale, di incontro, di socializzazione, confronto e crescita? Nessuno, tra l’altro, ha mai inteso il campo Rodari come proprietà privata prova ne è che, constatata la disastrosa condizione dello stadio Ricci abbiamo offerto il campo agli allenamenti delle squadre di atletica consapevoli che la condivisione non poteva che costituire arricchimento reciproco, sportivo ed umano. Nel campo di via della Meccanica si aggregano famiglie che trascorrono momenti di spensieratezza contando sul grande lavoro svolto settimanalmente da puri volontari che offrono il proprio tempo alla comunità. Confidiamo in una rielaborazione del quadro completo che tenga in considerazione ogni elemento e non solo una parte”.
Alessandro Piazzolla