Richiesta per il Ministero dell’Interno per la somma di 75 mila euro
Fondi per la videosorveglianza
Il Comune di Aprilia prova a intercettare fondi del Ministero per completare il sistema di videosorveglianza elaborato di concerto con il dirigente della Polizia Locale di Aprilia Massimo Giannantonio. Il piano e la proposta avanzata al Ministero dell’interno, sono riportate all’interno della delibera di giunta commissariale numero 3 del 17 Giugno scorso. Il progetto, per un costo previsto di 75 mila euro, di cui 5 mila a carico del proponente e la restante parte dell’ente finanziatore, prevede l’installazione di nuove telecamere per il controllo delle targhe e del contesto in via degli Aranci, via degli Oleandri, piazza Roma, via delle Margherite, via Carroceto, via Bardi e via Cattaneo.
“L’amministrazione comunale – si legge nella relazione – da sempre sensibile alle problematiche di natura sociale e in modo particolare alla percezione della sicurezza da parte dei cittadini, intende implementare l’attuale sistema di videosorveglianza cittadina. In quest’ottica, già da diverso tempo l’ente ha messo in essere una serie di interventi atti ad accrescere il senso di sicurezza dei cittadini, anche attraverso la realizzazione di impianti sia in alcune aree verdi della città ritenute più esposte al degrado, sia in alcuni incroci stradali ritenuti rilevanti per il monitoraggio e il controllo del transito di veicoli circolanti sul territorio comunale. La finalità del progetto è quella di monitorare tre dei principali snodi con alta frequenza di transito di veicoli e aggregazione di persone”.
Il sistema da realizzare sarà costituito dagli apparati periferici, da strumentazione hardware periferica e software per garantire prestazioni funzionali. Al buon esito del finanziamento, verranno installate due telecamere per la lettura della targa, 4 telecamere di contesto e quattro schede micro SD per lo storage dei dati in backup. Una buona notizia per la città, che solo alcuni mesi fa era stata costretta a rinunciare a 32 mila euro erogati dalla Regione Lazio e che servivano a installare dispositivi per il controllo di via Guardapasso, viale Europa e via Cagliari. In quel caso, si trattava di un finanziamento che l’ente di piazza Roma aveva ottenuto nel 2020, quando aveva risposto al bando indetto dalla Regione Lazio, utile a installare i dispositivi di controllo tra la Pontina e via Guardapasso, all’incrocio tra la Pontina e viale Europa e tra la complanare della Pontina e via Cagliari, con un sistema avanzato di lettura delle targhe che avrebbe consentito di controllare tutte le auto in entrata e in uscita dalla città.
Con l’ok formale al progetto, il Comune di Aprilia aveva riscontrato da subito difficoltà a ottenere il denaro perchè non era in regola con il Durc, problema che aveva comportato ritardi nell’erogazione dei soldi, liquidati solo alla fine dello scorso anno.
A quel punto erano rimasti pochi mesi per acquistare le telecamere e installarle, secondo i tempi dettati dalla Regione.
Problemi «sia di carattere burocratico, sia legate alla carenza sul mercato di materiale elettronico (microchip), hanno reso di fatto impossibile realizzare il progetto nei termini previsti dal bando e, pertanto, determinato la rinuncia al contributo».
Nel frattempo era sfumata anche una nuova opportunità e l’ente aveva rinunciato a partecipare al nuovo bando regionale, che prevedeva l’erogazione di 2 milioni di euro a favore dei comuni per prevenire e combattere il degrado attraverso la videosorveglianza. Ora però il Comune non si è fatto trovare impreparato e ha chiesto al Ministero di finanziare il nuovo progetto.
Francesca Cavallin
L’Udc di Aprilia ricorda la tragica uccisione del brigadiere
Cordoglio per Legrottaglie
“L’UDC di Aprilia esprime profondo cordoglio per la tragica uccisione del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato, uomo delle istituzioni, che ogni giorno indossava la divisa con dedizione e coraggio per proteggere i cittadini. La sua morte ci sconvolge e ci interroga. La verità è che stiamo lentamente abituandoci a tutto: alla violenza, all’illegalità, all’indifferenza. Viviamo immersi in un degrado morale e sociale che sembra non scuoterci più. Ogni giorno assistiamo a ingiustizie, corruzione, sopraffazioni, e troppo spesso restiamo fermi, in silenzio, come spettatori passivi di una realtà che invece ci riguarda profondamente. Il rispetto per le istituzioni, per il lavoro onesto, per chi si impegna a tenere in piedi questo Paese sembra affievolirsi. Si distruggono l’ambiente, i valori, la coesione sociale. E noi? Spesso distratti. Spesso inermi. Il sacrificio di Carlo Legrottaglie, scrive Pietro Fazio Coordinatore UDC Aprilia, non può e non deve passare inosservato. È un monito, un richiamo potente alla responsabilità collettiva. Davvero vogliamo vivere in un Paese in cui chi difende la legalità rischia la vita nell’indifferenza generale? Non possiamo più lasciare tutto sulle spalle di pochi. Difendere il bene comune è un dovere che ci chiama tutti. Serve maggiore coscienza civica, più partecipazione, più umanità. Carlo Legrottaglie non è solo un nome da ricordare. È una voce che ci chiede di svegliarci. Ora. Prima che sia troppo tardi“.
P.N.