Viaggio attraverso
la creatività
L’Associazione Arte Mediterranea di Aprilia, guidata dal noto artista e presidente maestro Antonio De Waure, presenta la mostra “Sussurri di luce”, un viaggio attraverso la creatività e l’immaginazione di 9 artisti locali. La mostra racconta, tramite le opere degli espositori, come la creatività possa essere un percorso di scoperta e di espressione della bellezza che ci circonda. I lavori che verranno esposti sono il risultato di un processo di creazione che esplora i confini dell’immaginazione, offrendo una visione unica e personale della realtà. Ma “Sussurri di luce” è anche un’occasione per riflettere sul ruolo dell’arte nella nostra città. Attraverso le opere esposte, gli artisti vogliono dimostrare che l’arte può essere un linguaggio universale, capace di unire e di ispirare le persone, al di là delle differenze e delle barriere, credendo che la creatività sia un diritto di tutti, e che l’arte possa essere un potente strumento per costruire ponti tra le persone e creare una società più armoniosa e più bella. “”Sussurri di luce”, spiegano i protagonisti, è un’opportunità per scoprire la passione degli artisti dell’Associazione Arte Mediterranea di Aprilia, e per riflettere sul ruolo dell’arte nella nostra vita quotidiana. Auspichiamo che la mostra possa ispirare e coinvolgere il pubblico della nostra città e non solo! Vi aspettiamo sabato 21 giugno 2025 alle ore 18 per l’inaugurazione che si terrà presso la Sala Manzù della Biblioteca Comunale di Aprilia. Le opere resteranno esposte dal 21 al 26 giugno” P.N.
Presentato il nuovo libro del professore e scrittore Enzo Pennetta nella sala Manzù
Agenda 2030 una rivoluzione colorata
Lo scorso 10 maggio 2025 il professore e scrittore Enzo Pennetta ha tenuto una conferenza, presso la sala Manzù della Biblioteca Comunale di Aprilia, per presentare il suo nuovo libro “Agenda 2030 una rivoluzione colorata. 17 passi verso la catastrofe”, con il vivace aiuto dell’organizzazione della sezione di Aprilia del partito politico Democrazia Sovrana Popolare. Il professore (che insegna scienze naturali in un liceo di Roma) è figura di spicco del giovane partito Democrazia Sovrana Popolare e, proprio per questo motivo, ha introdotto il suo evento andando a ripercorrere la genesi dell’avventura politica del partito in questione, soprattutto alle persone presenti che non ne erano a conoscenza; Pennetta ha ricordato tutte le difficoltà di un partito giovane come il suo, in special modo se rapportato ai partiti più longevi e votati, che spesso ostacolano l’emergere di nuove idee politiche. Dopo questa introduzione, il professore è passato alla spiegazione di cos’è l’agenda 2030, ovvero il programma degli Obiettivi di sviluppo sostenibile redatto dall’Organizzazione delle Nazioni Uniti (ONU) nell’ormai lontano 2015; questo programma ha alla base 17 punti cardinali, degli obiettivi da raggiungere (ovviamente entro il 2030) e alcuni di essi sono: povertà e fame zero, dunque eliminare la fame e la povertà ovunque nel mondo; acqua pulita; lavoro dignitoso; parità di genere; pace, giustizia e istituzioni solide e via discorrendo … L’Agenda 2030 è altresì nota poiché facente parte dei programmi scolastici di alcuni paesi del mondo, tra i quali l’Italia. Enzo Pennetta all’interno del suo libro parte da questi 17 punti, analizzandoli in modo esaustivo, per poi andare a criticarli e <<smontarli>> uno ad uno in maniera chirurgica e ironica al medesimo tempo. Per esempio il professore – esperto di scienze e governance - ha spiegato alla platea presente durante la conferenza che eliminare la fame nel mondo (tra l’altro un punto sempre dibattuto dalla seconda metà del Novecento nelle istituzioni più importanti del mondo) da paesi come l’Africa o l’Asia è impossibile fintantoché le potenze europee e mondiali tenderanno a sfruttare e colonizzare quei paesi! Eppure, fa notare il professore, di tutto questo l’Agenda non fa parola. Risalta in modo limpido, dunque, l’ipocrisia delle potenze mondiali che, attraverso la globalizzazione e la Quarta rivoluzione industriale, rischiano di confondere e soggiogare le menti dei popoli, soprattutto le menti più giovani, quelle più plasmabili. La conferenza del professore, per questioni di tempo, non ha potuto esplorare ogni punto, ma è stata comunque un pretesto importante per analizzare gli aspetti più importanti del nostro tempo, della nostra società, delle nostre istituzioni, per far sì che nel nostro futuro sia la ragione, il metodo scientifico e la dignità a prevalere.
Riccardo Galasso