Il Pontino Nuovo • 16/2022
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FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
IL FLUIRE
DELLA VITA
SETE DI PROGRESSO
Ecco una bella poesia della tribù indiana americana
dei Chippewa: “Il cerchio della Vita della Creazio-
ne è senza fine,/Vediamo le stagioni andare e veni-
re./E la Vita fluire sempre nella Vita./Il bambino di-
venta genitore./Il genitore diventa il nostro rispettato
avo./La vita è sacra./È bello farne parte”. Gli india-
ni, pur semplici e molto meno “progrediti” dei bian-
chi che li avrebbero poi sterminati nel nome del pro-
gresso e della civilizzazione, avevano compreso la
fondamentale verità: la vita fluisce nella vita; la vi-
ta è sacra; è bello appartenere alla vita. Le stagioni
vanno e vengono, il bambino diventa genitore e avo,
e questo è continuità di vita. Non sarà proprio que-
sta la Rivelazione originaria donata all’essere
umano e al creato prima che l’uomo stesso decides-
se di allontanarsene per inseguire il sogno del pro-
gresso? Non è forse evidente che la sete di progres-
so tecnologico si rivela or-
mai come un danno per
l’uomo stesso?
Contro il negativismo e il
pessimismo del pensiero
filosofico moderno, quella
poesia indiana è un inno fi-
ducioso alla vita. E in que-
sto essa si avvicina molto a
parole evangeliche dimen-
ticate da una società irreti-
ta dal cieco e accecante dio
progresso. La stessa reli-
gione cristiana, in tutte le
sue manifestazioni o chie-
se, compie sforzi indicibili
per attirare e tenere le
masse di fedeli ormai alla deriva morale spirituale.
Dimenticando l’originaria Rivelazione di Cristo, le
chiese chiedono e ottengono i laici fondi statali con
cui finanziano ogni tipo d’iniziativa, senza dire però
che la gran parte di quei fondi serve a sostenere l’or-
ganizzazione che dovrebbe attuare aiuti umanitari.
Ci sono chiese che pur di fare numero non esitano
a organizzare conviviali apericena: nessun significa-
to ha per loro il digiuno cristiano o il sobrio pasto.
La chiesa ufficiale abbraccia oggi la pop-teologia
nell’intento di meglio parlare ai giovani. Che cosa
non si fa pur di riagguantare le generazioni che
sfuggono ormai ai richiami di una religione svuotata
di senso ma forte della sua piramidale struttura? Si
fa tutto, tranne ciò che davvero potrebbe parlare al
cuore della persona umana: ritornare alla Rivela-
zione originaria di Cristo Gesù, alla sua Tradizio-
ne espressa negli scritti del Nuovo Testamento.
“Quel che era dal principio, quel che abbiamo
ascoltato, quel che abbiamo visto coi nostri occhi,
quel che contemplammo, quel che le nostre mani
palparono della Parola della vita – e la vita fu ma-
nifestata… e vi annunciamo la vita eterna che era di
fronte al Padre e fu manifestata a noi… E noi vi
scriviamo queste cose perché la nostra gioia sia pie-
na…” (1 Giovanni, 1).
“Scrivo a voi, figlioli: i peccati vi sono stati rimessi
per il suo nome. Scrivo a voi, padri: avete cono-
sciuto colui che è dal principio. Scrivo a voi giova-
ni: avete vinto il maligno. Ho scritto a voi, ragazzi:
avete conosciuto il Padre. Ho scritto a voi padri:
avete conosciuto colui che è dal principio. Ho
scritto a voi, giovani: siete forti, e la Parola di Dio
rimane in voi, e avete vinto il maligno. Non amate
il mondo, né quel che è nel mondo. Se qualcuno
ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui, perché
tutto quel che è nel mondo, le passioni della carne,
le passioni degli occhi,
l’ostentazione dei beni,
non è dal Padre, ma è dal
mondo. E il mondo passa,
e anche le sue passioni; in-
vece chi fa la volontà di
Dio rimane in eterno” (1
Giovanni, 2).
Non c’è forse in queste
ispirate parole l’eco di
quella lode alla vita di cui
parla la poesia indiana?
Non è forse evidente come
la stessa Parola di Vita è
così forte da parlare e farsi
intendere da padri, da gio-
vani, da ragazzi? Questa
Parola di Vita attrae per propria forza spirituale-mo-
rale, proprio come luna attrae per propria forza natu-
rale, senza esche, senza trucchi. Perché non dire la
verità a padri, a giovani e ragazzi, e cioè che non bi-
sogna amare le realtà finte del mondo? Il cellulare di
ultima generazione dopo sei mesi non è già vec-
chio? E non è forse vero che ogni giorno la “passio-
ne” per la velocità esige il sacrificio di “centauri” di
ogni età, ormai privi di scopo nella vita?! Come è
stato possibile che in questo mondo così progredi-
to si sia determinato un grado di distrazione tale che
è ormai difficile fermarsi a contemplare la meravi-
glia del “cerchio della Vita della Creazione senza fi-
ne”? Che egli sia padre, giovane o ragazzo, grande è
lo sforzo che l’individuo deve fare per tornare a
contemplare la bellezza della Parola della Vita. Ma è
uno sforzo che merita. È una questione di vita o di
morte.
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domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
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IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
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interamente curata ed
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che si incontra in
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ha il solo fine di
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ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristopomezia.it Il prossimo numero uscirà il 17.10.2022 Tel. 320 222 9106
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fl
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i
La fede
come
esercizio
della
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