Il Litorale • 9/2019
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Pag. 12 Il Litorale ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019
E’ prevista per il giorno 8 maggio
la prima riunione del Tavolo di la-
voro che il Sindaco di Anzio ha
convocato per dare una risposta
alle rinnovate istanze del Gruppo
Operativo Salviamo La Pineta. Il
tavolo da cui dovrà scaturire un
protocollo fitosanitario per ferma-
re la morte dei pini.
La pineta della Gallinara sta mo-
rendo lentamente da quasi un de-
cennio e si calcola siano circa 500
i pini adulti che sono stati via via
tagliati e smaltiti con le precau-
zioni con cui si eliminano le cose
infette. Ma che cosa accade ai pi-
ni mediterranei che vedono lenta-
mente la loro chioma ingiallire fi-
no al completa estinzione.
Nell’ignoranza di chi aveva com-
battuta e persa la battaglia contro
il Punteruolo Rosso, l’ipotesi pre-
sa in esame era quella che ad
“asfissiare” i pino fosse quella
specie di “punteruolo nero” che è
il Tomicus Destruens. Infatti ne
avevo personalmente raccolti vari
esemplari quando si tagliarono gli
ultimi pini; ne sgorgavano molti
dal taglio e sembravano molto si-
mili al punteruolo solo che erano
neri. Ma la scienza non vive delle
banalità di un osservatore impre-
parato come chi scrive. Da un’os-
servazione appena meno banale,
però, sarebbe stato però facile
evidenziare una circostanza im-
portante: il diverso modo di pro-
pagarsi dell’ “epidemia”. Il Punte-
ruolo Rosso ha un raggio di azio-
ne di centinaia di metri per cui
può propagarsi a distanze notevo-
li e quindi circoscriverne l’azione
è quasi impossibile.
La propagazione del “male” della
pineta invece avviene per conti-
guità; sembra quasi che la malat-
tia si propaghi per contatto e que-
sto dovrebbe rendere l’intervento
di contrasto relativamente più
agevole. Ma la scienza si fa con
gli scienziati e la Regione Lazio
aveva, tre anni fa, indicato al Co-
mune di Anzio un team di accade-
mici che avrebbero potuto inter-
venire per tentare di risolvere il
problema. Furono anche “alloca-
ti” dei fondi per finanziare il pro-
getto ma, nello stile in voga, nem-
meno un Euro fu reso disponibile,
le ricerche non vennero effettuate
e altri alberi sono morti. Dove il
pubblico fallisce il privato sembra
avere successo.
Un team di eccellenza in campo
fitosanitario, quello dell’Universi-
tà di Torino, è stato coinvolto per
l’interessamento ed il finanzia-
mento del Signor Eddy Demene-
go, proprietario del Camping Par-
La Città di Anzio celebra la Festa
della Liberazione. Il Sindaco De
Angelis: “Il 25 aprile appartiene
a tutti noi; non è un derby divisi-
vo, ma la Festa di un Popolo che
deve guardare avanti”
“Il 25 aprile che io sogno per i
nostri giovani è un 25 aprile di
Popolo, è un 25 aprile di unione,
non è un 25 aprile divisivo dove,
ancora oggi, a distanza di 74 an-
ni, assistiamo ad un derby su
questa giornata. Appartiene a
me, ai nostri figli, a tutti
noi...Non c’è più spazio per le di-
visioni e non è possibile, dopo 74
anni, assistere a cortei politici sul
25 aprile. Siamo un Popolo che
non riesce a guardare avanti”.
Lo ha detto il Sindaco di Anzio,
Candido De Angelis, nel suo arti-
colato intervento, al Monumento
ai Caduti, in Piazza Garibaldi, in
occasione delle celebrazioni isti-
tuzionali per il 74° anniversario
della Liberazione dell’Italia dal
nazifascismo. “La Resistenza fu
fatta anche da preti, monarchici,
cattolici, liberali, carabinieri, co-
munisti, socialisti... c’erano gli
Italiani che, con il loro sacrificio,
hanno dato un contegno ad una
Nazione che si stava perdendo.
Dopo l’8 settembre non dobbia-
mo mai dimenticare altri momen-
ti di dolore, come quelli dei circa
novemila italiani, della divisione
Acqui, trucidati dai tedeschi a
Cefalonia”.
“La storia ha emesso il suo ver-
detto e il suo giudizio - ha conti-
nuato il Sindaco De Angelis - sul
nazifascismo, sulle leggi razziali
e sugli orrori della seconda guer-
ra mondiale; non c’è più spazio
per il revisionismo storico. Non
potrò mai dimenticare le recenti
parole del Sindaco di Bad
Pyrmont, pronunciate in riferi-
mento ai giorni delle celebrazioni
dello Sbarco: - quando ad Anzio
ho visto sventolare la bandiera
tedesca ho capito che avevate
Parte l’intervento per salvare la pineta della Gallinara di Lido dei PiniCelebrato il 74° anniversario della liberazione d’Italia
Il male della pinetaFesta della Liberazione
Consegna defibrillatore
perdonato -. Ecco perché anche il
perdono è importante e proprio
per questo, alle nostre scuole, in-
vieremo lo scritto di Primo Levi,
citato prima dall’Anpi, per una
riflessione sulla guerra, sul per-
dono, sul nemico... Vedo la mia
amica Antonella Serpa con la
bandiera rossa, ma non per que-
sto le voglio meno bene; anche
con le nostre diversità, quello di
oggi rappresenta un momento
fondante e di unione del nostro
Popolo. Viva l’Italia”.
All’inizio del suo intervento il
Sindaco De Angelis ha ringrazia-
to le Forze Armate, le Associazio-
ni, la Cittadinanza, il Consigliere
Regionale Aurigemma, la Banda,
la Corale ed il Commissario di
Nettuno, Bruno Strati, per la posi-
tiva collaborazione istituzionale
di questi mesi, che a breve termi-
nerà il suo mandato.
Comune di Anzio
co delle Gallinara, che da molti
anni sta occupandosi di trovare
una soluzione per salvare la pine-
ta della Gallinara.
Il meglio della ricerca al servizio
della Pineta del Lido dei Pini e
non per l’intervento del Comune
di Anzio ma per quello di un pri-
vato. Il buon senso e la lungimi-
ranza del Sindaco De Angelis sta
cercando ora di porre rimedio ad
un decennio di menefreghismo.
Sembra che la malattia sia stata
individuata ed ora bisogna trova-
re la cura. Ma di che male soffre
la pineta? Si tratta dell’azione di
un fungo, importato dalle truppe
alleate che hanno a lungo stazio-
nato sul litorale laziale, il quale si
è gradualmente propagato ed
adattato anche nella pineta della
Gallinara.
E’ il fungo Heterobasidion irregu-
lare che si trasmette per via radi-
cale da pino a pino e poi esercita
la propria azione debilitante limi-
tatamente ad una altezza sul tron-
co di circa 150 cm. L’azione del
fungo indebolisce notevolmente
le capacità difensive della pianta
e facilita l’attacco del Tomicus
Destruens che completa l’azione
distruttrice.
A questo risultato è giunto il team
dell’Università di Torino dopo un
intervento durato un paio d’anni e
con un assiduo lavoro di ricerca.
Al tavolo di lavoro sono stati in-
vitati coloro che hanno studiato il
problema e cioè il Prof Paolo
Gonthier, titolare della cattedra di
Patologia Vegetale Dipartimento
di Scienze Agrarie, Forestali e
Alimentari (DISAFA) dell’Uni-
versità degli Studi di Torino e la
sua Assistente Dr. Luana Giorda-
no. I due scienziati dovranno in-
dicare le modalità di un interven-
to curativo che potrebbe prevede-
re il taglio preventivo di alberi,
per impedire il contagio e la crea-
zione di barriere con l’impiego di
sostanze chimiche per impedire la
trasmissione.
Molte sono le aspettative degli
abitanti e tanto è l’impegno posto
in atto dal Gruppo Operativo Sal-
viamo la Pineta per salvare la pi-
neta e per trasformare, la sua par-
te pubblica, in un bellissimo par-
co attrezzato al servizio della co-
munità.
Sergio Franchi
Si svolgerà sabato 4 Maggio, a
partire dalle 11.00, una piccola
cerimonia di consegna e istalla-
zione di un defibrillatore, donato
dal negozio di articoli da regalo
TENTAZIONI, che ha scelto di
festeggiare con questo gesto il
suo 8° anno di attività all’interno
del Centro Commerciale Anteo.
I frequentatori potranno sentirsi
più al sicuro, addirittura in antici-
po rispetto al decreto Balduzzi
che suggerisce l’istallazione di si-
stemi DAE in luoghi pubblici al-
tamente frequentati.
Dalle ore 11.30 nella piazzetta del
Centro Commerciale, sarà inoltre
possibile assistere ad una dimo-
strazione di tecniche salvavita te-
nuta dalla Croce Rossa Italiana
sezione Anzio-Nettuno.
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