Il Litorale • 9/2019
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ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019 Il Litorale Pag. 15
Grande partecipazione il 25 apri-
lea Lavinio stazione presso la se-
de di ApA per l’iniziativa “la Re-
sistenza in Periferia” con la parte-
cipazione dell’associazione cul-
turale “Baraonda”.
In un momento storico in cui i
Ministri della Repubblica diserta-
no con noncuranza le celebrazioni
ufficiali del 25 Aprile ritenendole
superate e mortificandone il senso
storico, noi abbiamo scelto di por-
tare testimonianze storiche della
resistenza in luoghi, le periferie,
ignorati oltre che da interventi di
riqualificazione urbana, da ogni
attenzione. L’interesse mostrato e
la presenza di tantissime persone
dai volti nuovi è la conferma che
si deve investire sui territori solle-
citandone la partecipazione.
Quello di ieri è stato un 25 Aprile
anomalo, il primo sotto un gover-
no di destra la cui origine cultura-
le non solo calca la mano sulle
paure della gente, ma tenta un
disonesto revisionismo storico.
Prendiamo atto che il Sindaco di
Anzio con il suo discorso ufficiale
in occasione della celebrazione
del 25 Aprile, sostiene che la sto-
ria è stata scritta e non si cambia.
Ci rammarica altresì registrare
una profonda incoerenza tra le pa-
role ed i fatti.
La storia dice che nel nostro pae-
se il primo responsabile per i
morti ammazzati ai quali tutti noi
dobbiamo la libertà fu Benito
Mussolini.
Leggiamo che sempre più comuni
hanno revocato la cittadinanza
onoraria al Duce, ad Anzio nel di-
cembre ultimo scorso fu respinta,
da parte del Sindaco in primis, la
richiesta delll’ANPI che chiede-
va la revoca della cittadinanza al
Duce.
Ci è sembrato doveroso ricordar-
lo.
Alternativa per Anzio
Alternativa per Anzio il 25 aprile ha organizzato l’iniziativa a Lavinio stazione I chiarimenti chiesti da ApA sul porto di Anzio
La Resistenza va in periferia Tre domande al Sindaco
Dopo che il Tribunale di Roma ha
disposto la riacquisizione da parte
del Comune delle quote della Ca-
po d’Anzio spa in possesso del
socio privato e dopo la pubblica-
zione del bando di gara per la rea-
lizzazione dei lavori nell’attuale
bacino, è calata nuovamente la
nebbia sul Porto di Anzio. Non-
ostante siano molte le questioni
aperte, il silenzio da parte del-
l’amministrazione comunale è as-
sordante. Tutto ciò che la cittadi-
nanza è riuscita a sapere è che il
socio privato (Marinedi srl, cioè
l’ing. Renato Marconi) ha fatto
ricorso alla sentenza sulle quote e
che, sempre nel silenzio quasi to-
tale, la scadenza del bando, origi-
nariamente fissata al 1° aprile, è
stata prorogata al 13 maggio.
Nell’avviso di proroga firmato
dall’amministratore delegato Bu-
falari si legge che il rinvio è do-
vuto alla “complessità della gara
e per favorire la più ampia parte-
cipazione alla procedura”. Ma in
una recente intervista il Sindaco
ha dichiarato che il rinvio ha a
che fare invece proprio con il ri-
corso di Marconi, al quale il Tri-
bunale dovrebbe rispondere pro-
prio intorno alla metà di maggio.
Nella stessa intervista, il Sindaco
ha poi dichiarato che i patti para-
sociali sono stati stralciati alla fi-
ne dello scorso anno. Forse sba-
gliamo, ma l’impressione è quella
che il Comune stia navigando a
vista nella gestione di quello che
è il bene più prezioso e strategico
della Città. Bene che nel frattem-
po è sempre afflitto dai suoi stori-
ci problemi, ricordiamo infatti
che la Regione ha disposto qual-
che mese fa lavori contro l’insab-
biamento in danno alla Capo
d’Anzio, responsabile secondo la
concessione dell’escavo del cana-
le.
Vista la complessità della situa-
zione, crediamo fortemente che
l’Amministrazione abbia il dove-
re di informare il più possibile la
città sul destino del suo Porto. Ri-
volgiamo pertanto al Sindaco le
seguenti domande, cui speriamo
vengano date risposte chiare, dato
il loro interesse pubblico:
1- Perché non è stato ancora no-
minato il Presidente della Capo
d’Anzio spa, carica vacante da
mesi e che secondo i vecchi patti
parasociali è nominato dal socio
pubblico?
2- Nel caso in cui il ricorso di
Marconi venisse rigettato e fosse
confermato il riacquisto, come si
provvederà alla copertura della
quota del finanziamento dei lavo-
ri spettante da bando di gara alla
Capo d’Anzio spa, pari ad 1/3 del
totale (circa € 7mln)?
3- Perché è stata prorogata la sca-
denza del bando? Per garantire la
più ampia partecipazione, come
scritto nell’atto di proroga da Bu-
falari, o perché si sta aspettando
la risposta del giudice sul ricorso,
come dichiarato da De Angelis?
Alternativa per Anzio
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