Il Litorale • 9/2019
Pagina 35 di 60
ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019 Il Litorale Pag. 35
cevano cicicicici.
Cristiano – la guardiaparco ci ha
fatto vedere la tartaruga e le ha
fatto pure la pipì e la cacca in ma-
no. Aveva il guscio verde e sotto
marrone. Stava là perché ci stan-
no tutti gli animali … io ho visto
la tartaruga, gli insetti, le formi-
che e le coccinelle. Io non avevo
mai visto una tartaruga e mi sono
emozionato quando l’ho vista,
l’emozione perché è bella, mi
piace e prima non lo sapevo che
mi piacevano. Silvia ci ha fatto
toccare e odorare le piante, ce le
ha fatte annusare. Ci ha portato il
mirto. Nell’orto abbiamo piantato
delle piante, i ceci, la rucola.
Gioele – io l’ho vista grande, tut-
te le piantine!
Milena – mi è piaciuto andare a
Tor Caldara! Mi ha fatto ridere
quando la tartaruga ha fatto la pi-
pì! La tartaruga stava là perché
curavano gli animali. La tartaruga
aveva il guscio strano, perché
quando ho visto il film del Giar-
dino dei numeri, dopo quando ho
visto il guscio della tartaruga mi
ha fatto pensare, pensavo a cos’e-
ra il disegno sopra il guscio, ci ho
pensato, ma non è venuto fuori
niente … aveva il guscio con i
quadretti dentro e nel guscio c’era
qualcosa così, aveva tipo una
scheggia dentro. La tartaruga si
muoveva le braccia e le mani. Poi
un bambino della prima A l’ha
messa in un posto dove c’era tan-
ta erba alta.
Lorenzo – io me lo ricordo che
l’ha messa Manuel.
Milena – sì l’ha messa nell’erba
perché doveva mangiare.
Lorenzo – doveva un po’ anche
stare libera.
Milena – prima era libera, prima
che la prendesse Silvia.
Massimo – doveva camminare,
perché prima stava in braccio alla
guardiaparco, perché aveva il gu-
scio un po’ strano. Era un po’ ne-
ro, un po’ giallo e un po’ verde.
Milena – dopo Silvia ha trovato
un nido, stava su un albero e Sil-
via l’ha preso per farcelo vedere.
Massimo – però non so come ha
fatto a prenderlo, forse si è arram-
picata. Era degli uccellini. Ce lo
aveva in mano e ce lo ha fatto ve-
la scuola.
Lorenzo – mi è piaciuto molto
prendere il pulmino per andare a
Tor Caldara. C’erano tante piante.
Julian – simo andati a Tor Calda-
ra a vedere gli animali, c’era solo
la tartaruga ma io melo aspettavo
pieno di animali! La tartaruga ha
fatto la pipì, stava là forse perché
qualche signora se l’è trovata
dentro casa, anche mia nonna se
l’è trovata dentro casa! La tarta-
ruga era piccola. Aveva un guscio
grande così.
Massimo – la tartaruga aveva
quel guscio strano perché era di
quattro colori.
Martina – la guardiaparco aveva
detto che sopra le tartarughe era-
no molto strane che tipo sopra al
guscio c’erano dei numeri. Forse
aveva mangiato qualcosa che non
doveva mangiare
Lorenzo – perché aveva il guscio
grosso e gonfio.
Julian – alla fine l’abbiamo libe-
rata nell’erba del prato vicino alla
Torre, Manuel l‘ha posata giù, poi
qualcuno l’ha accarezzata e qual-
cuno no e poi ce ne siamo andati
via. Abbiamo visto anche un si-
gnore che piantava il mirto, un
ponte sul lago, c’era l’acqua tutta
sporca e grigia, c’era dove le rane
si posavano.
Lorenzo – c’era tutta l’acquetta
nera, marrone scura.
Julian – era così perché era spor-
ca.
Lorenzo - perché le rane sono
sporche.
Julian – o perché i pesci ci fanno
i bisogni e la sporcano. Oppure
perché non la pulivano mai.
Lorenzo – c’era anche un odore
strano.
Massimo - Io ho la spugnetta del-
lo zolfo, è rettangolare, è tipo una
spugnetta per lavarsi le mani. Ha
un odore un pochetto cattivo.
Lorenzo – io ho una casa uguale
a questa del giornale, di legno.
Massimo – forse quella è casa
sua!
Julian - Forse lui vive dentro al
giornale!
Avevamo fatto la merenda e nella
scala c’erano i bruchi.
Milena – c’erano anche i mille-
piedi.
Julian – io non li ho visti, però
dere.
Laura – l’aveva portato con noi e
dopo l’aveva messo a posto per-
ché non ce la faceva più a tenere
la tartaruga con una mano e il ni-
do con l’altra.
Milena – Se Silvia lo teneva, do-
po gli uccellini si arrabbiavano!
Massimo – abbiamo visto le
piantine, ma ancora dovevano na-
scere, qualcuno le aveva semina-
te. A me è piaciuto che siamo an-
dati a raccogliere le foglie e poi
siamo andati là al castello.
Lorenzo – sembrava più alta del
castello, il castello era più picco-
lo.
Massimo – era pure un po’ rotto.
Lorenzo – dei bambini stavano
spaccando la torre, la spingevano,
stavano in piede e con il piede
spingevano. Stavano da questa
parte
Mattia G – è stato bello andare a
Tor Caldara, perché c’era la torre,
gli alberi, che c’era la quercia
morbida … il sughero, perché con
il sughero si fanno i tappi del vi-
no. Il sughero era tutto e storto e
ruvido. C’era il laghetto rotondo
che c’era scoppiata una bomba, si
era fatto un enorme cratere e si
era riempito di acqua: ce l’aveva-
no messa i guardiaparco per farci
andare le rane, oppure si era riem-
pito con la pioggia. Mi è piaciuto
che dall’altra parte della torre po-
tevi guardare i tuoi amici dall’al-
tra parte: sono andato a vederli
con Massimo. Io e Massimo sia-
mo i migliori amici, pure con Va-
lerio e pure con Viola, abbiamo
fatto una squadra, è una squadra
chiusa ma viene anche Alessio …
però siamo tutti una squadra, tutta
Leggi di più
Leggi di meno