Il Litorale • 9/2019
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Martedì 26 e mercoledì 27 Mar-
zo, presso il Palazzo Doria Pam-
philj di Valmontone, si è svolto il
secondo incontro di formazione
per il Servizio Civile 2019-2020,
al quale hanno partecipato gli
Operatori Volontari, Nadia Filo e
Andrea Tocci, che dal 20 febbraio
sono stati assegnati alla Pro Loco
“Città di Anzio” e l’Operatore
Locale di Progetto, Federica Ni-
colò.
L’iter formativo, iniziato venerdì
15 Marzo u.s., sarà costituito da
otto giornate di formazione, fina-
lizzate all’acquisizione delle co-
noscenze necessarie per svolgere
l’attività di Volontariato presso le
sedi Pro Loco e per la realizza-
zione di progetti, finanziati dalla
Presidenza del Consiglio dei Mi-
nistri, mirati alla tutela e alla va-
lorizzazione del patrimonio cultu-
rale della regione Lazio. Nello
specifico, i progetti da realizzare
nel corso di questo anno saranno:
“I Beni culturali materiali nell’i-
dentità del Lazio” e “Storie e tra-
dizioni nelle terre dei Romani”;
entrambi mettono in primo piano
il ruolo fondamentale che le tra-
dizioni e i racconti tramandati
oralmente per generazioni e lega-
ti a un luogo simbolo della città
giocano nella costruzione dell’i-
dentità collettiva. L’incontro ha
visto la partecipazione di circa
100 Volontari provenienti dalle
Pro Loco attive sul territorio la-
ziale e si è aperto con il saluto di
benvenuto di Ernesto Fanfoni,
Responsabile Regionale del Ser-
vizio Civile e Presidente della
Pro Loco di Valmontone; a segui-
re, la lezione tenuta da Pierangelo
Verdicaro sulle competenze infor-
matiche.
Dopo aver fornito nozioni base
relative al funzionamento dei siti
internet e dei più importanti mo-
tori di ricerca, è stato affrontato il
tema della privacy sul web e, nel-
lo specifico, la nuova normativa
europea entrata in vigore nel
2018, che ha modificato notevol-
mente il trattamento dei dati per-
sonali degli utenti. Nel pomerig-
gio Claudio Nardocci, Presidente
Regionale dell’Unpli Lazio
(Unione Nazionale Pro Loco d’I-
talia), dopo aver elencato le tappe
più importanti che hanno portato
alla nascita del Turismo culturale,
avviato nel XVII secolo con il
Grand Tour che portava i giovani
dell’aristocrazia europea a com-
piere un lungo viaggio nell’Euro-
pa continentale allo scopo di per-
fezionare il loro sapere, affronta
il tema della promozione del ter-
ritorio, concentrandosi sul con-
cetto di storytelling (raccontare
storie).
Si tratta di una tecnica basata sul
racconto di storie allo scopo di
suscitare emozioni nell’ascoltato-
re, adottata in larga misura negli
ultimi anni da aziende e associa-
zioni come strategia di marke-
ting. Per tali ragioni, lo storytel-
ling si presenta come uno stru-
mento efficace per la promozione
di piccole realtà territoriali, come
quelle di cui si compone la nostra
Regione, nelle quali l’aspetto
emozionale legato ai racconti e
alle tradizioni assume un’impor-
tanza notevole. Il secondo giorno
di formazione si è aperto con la
lezione della Dott.ssa Michela
Osmelli sulla tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavo-
ro. Nello specifico, sono state
analizzate le nuove normative vi-
genti messe in relazione alle pra-
tiche quotidiane che i Volontari
svolgono all’interno delle rispet-
tive Pro Loco.
Successivamente, si è passati alle
tecniche di primo soccorso, con
la dimostrazione pratica di quelle
azioni che permettono di prestare
un primo aiuto in situazioni di
emergenza a persone vittime di
traumi fisici o malori improvvisi.
Nel pomeriggio si è svolta la le-
zione di Adriana Cardete, che ha
affrontato il tema dei beni cultu-
rali a partire dalla loro definizio-
ne come testimonianze storiche
di valori di civiltà e dall’analisi
della normativa legislativa in vi-
gore in Italia. È stata operata poi
una prima distinzione tra beni
culturali materiali e immateriali,
includendo nel primo gruppo
quadri, statue o reperti archeolo-
gici e nel secondo espressioni
culturali come feste religiose o
rappresentazioni popolari e fol-
kloristiche. Un’attenzione parti-
colare è stata dedicata ai cosid-
detti beni paesaggistici, ovvero
quegli angoli del territorio italia-
no che hanno particolare valore
storico ed estetico e, pertanto, so-
no da sottoporre a tutela.
Il corso di formazione si è con-
cluso con l’intervento di Lorenzo
Fanfoni, responsabile della Se-
greteria regionale del Servizio
Civile, che si è soffermato sulle
novità più importanti apportate
dal nuovo prontuario, approvato
alla fine di febbraio dalla Presi-
denza del Consiglio dei Ministri,
che disciplina i rapporti tra Enti e
Operatori Volontari nell’ambito
del nuovo Servizio Civile Uni-
versale.
Il giorno 4 marzo, presso l’Istitu-
to Svedese di Studi Classici in
Roma, si è tenuto un convegno
per la presentazione ufficiale in
Italia del progetto a livello Euro-
peo “Transumhance Trails and
Rural Roads. A European Net-
work of Traditional Itineraries” il
cui obiettivo è quello di promuo-
vere, presso il Consiglio d’Euro-
pa, la candidatura di una rete eu-
ropea di itinerari della transuman-
za e strade rurali, quale parte inte-
grante di un progetto internazio-
nale sulla transumanza e la pasto-
rizia. Il Convegno, tenutosi sotto
il Patronato della Regione Lazio,
rivolto ad Amministrazioni locali,
organizzazioni culturali e scienti-
fiche, associazioni di promozione
turistica ed Istituzioni Pubbliche,
aveva come tema comune l’eredi-
tà culturale e del patrimonio di
itinerari legati alla pratica della
transumanza, al fine di consolida-
re l’identità comune e fornire una
leva per la promozione e la valo-
rizzazione del territorio. Al con-
vegno, sono stati espressamente
invitati anche il Comune di Jenne
e la Pro Loco “Città di Anzio”
quali capofila del progetto “Via
della Transumanza Anzio-Jenne”
che, nonostante sia in una fase di
avanzata progettazione, è ancora
fermo in attesa della firma del
Protocollo d’Intesa fra i 14 Co-
muni coinvolti nel progetto. La
transumanza è una pratica che da
millenni viene utilizzata nell’alle-
vamento del bestiame per il repe-
rimento, in tutte le stagioni del-
l’anno, delle migliori condizioni
climatiche che, favorendo una
crescita di pascoli sani, rigogliosi
e particolarmente nutrienti, gio-
vano ad una alimentazione del
bestiame particolarmente ricca.
Tale pratica è diffusa in tutta Eu-
ropa e unisce popolazioni del
Continente spesso assai lontane
sia da un punto di vista geografi-
co che da quello degli usi e costu-
La Pro Loco “Città di Anzio”
è orgogliosa di annunciare
che il noto poeta e socio di
questa Pro Loco Luigi Salu-
stri, è giunto terzo alla 1ª edi-
zione del Concorso Lettera-
rio Internazionale “La giran-
dola delle parole” promosso
dalla Pro Loco di Limbiate
Brianza. La sua ennesima
premiazione, avvenuta que-
sta volta sabato 6 Aprile a
Villa Mella per la sua poesia
“Er sale de la tera” è avvenu-
ta da parte del Presidente
Onorario della Pro Loco di
Limbiate Brianza e Presiden-
te della giuria, l’attore , regi-
sta e poeta Alessandro Qua-
simodo, figlio del celebre
Salvatore Quasimodo. La
Poesia di Salustri, si è impo-
sta tra più di settecento poe-
sie e scritti provenienti dal-
l’Italia e da paesi esteri come
Spagna, America, Brasile ed
Australia.
Er sale de la tera
Er Padreterno, appena fatto er monno,
ner giorno stesso che s’è riposato,
s’interogò: “Ma ‘ndo me so sbajato,
se vedo che va tutto a lo sprofonno?
Lucifero che fa: s’è ribbellato,
Eva ha svejato Adamo e, doppo er sonno,
lei j’ha dato la mela…è un finimonno,
Caino ha preso Abele e l’ha ammazzato!”
Incominciò a smiccià ch’era successo:
“Me pare tutto a posto, si, me pare!”
Volle capì che s’era compromesso:
Scoprì, nell’assaggià quell’onne chiare,
che er sale de la tera, appresso, appresso,
era finito tutto quanto a mare.
Pag. 24 Il Litorale ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019
Spazio Autogestito. Presidente: Augusto Mammola - Coordinatore del progetto: Tito Peccia
Via Mimma Pollastrini, 5 - Tel./Fax 06.98.31.586 - e-mail: info@prolococittadianzio.it
Speciale Pro Loco Città di Anzio
Gli itinerari della transumanza Orgoglio anziate
Formazione Volontari in Servizio Civile
Il Presidente della Pro Loco di Limbiate Brianza Federica Mo-
retti con Luigi Salustri
mi: dall’estremo nord di Svezia e
Norvegia all’Africa settentrionale,
dalla Spagna ai Balcani dove, tut-
te queste Nazioni hanno avuto
hanno, forme di transumanza o
pascolo vagante. In Italia la trans-
umanza ha rappresentato per se-
coli un motore dell’economia di
molte aree geografiche, dove il
pagamento di gabelle e tasse di
transito, l’affitto dei pascoli e l’in-
sediamento dei transumanti hanno
spesso rappresentato fonti di so-
stentamento ed arricchimento di
proprietari terrieri e dei piccoli
stati sovrani in cui il Paese era
suddiviso nei secoli passati. Ri-
cerche universitarie hanno evi-
denziato l’influenza su aspetti ter-
ritoriali e culturali della relazione
fra pascolo estensivo, pastorizia
transumante e paesaggio e parten-
do da questa constatazione, nel
2016, è nato un gruppo di lavoro
composto da esperti internazionali
in discipline diverse che si è posto
l’obiettivo di promuovere, presso
il Consiglio d’Europa, la candida-
tura di una rete europea di itinera-
ri della transumanza. Il risultato
delle migrazioni di uomini e be-
stiame è stato una rete di sentieri
codificati, molti dei quali utilizza-
ti ancora oggigiorno per collegare
territori fra loro distanti. Essi han-
no creato un paesaggio culturale
di pascoli e praterie ed uno men-
tale di miti ed ideologie profonda-
mente ancorati nella nostra me-
moria ed espressi nell’arte, lette-
ratura e musica nel corso dei mil-
lenni, un vero patrimonio cultura-
le comune Europeo che oggi ri-
schia di essere vanificato. Scopo
che tale candidatura si prefigge è
quello di arrivare al recupero di
sentieri storici per la loro impor-
tanza per la protezione del pae-
saggio e la valorizzazione di studi
sul patrimonio culturale. Il pro-
getto si propone, inoltre, di appro-
fondire il ruolo della transumanza
in aree dove, resistendo al rischio
di completa sparizione, è ancora
presente con sue attività residuali
con particolare riguardo alla co-
esione sociale, l’identità locale e
il turismo culturale nelle aree li-
mitrofe ai sentieri. Il nucleo fon-
dante di questo gruppo di lavoro
internazionale è costituito da Ita-
lia, Spagna e Svezia, nazioni nelle
quali sono stati individuate tre
aree esemplificative di differenti
sistemi transumanti: l’isola di Te-
nerife con i tracciati di montica-
zione dal Teide alla costa per la
Spagna, la regione lappone con
gli itinerari di transumanza sami
tra Svezia e Norvegia e le vie del-
la Dogana nella Tuscia meridio-
nale per l’Italia. In queste aree la
pastorizia è in regressione oppure
è già stata abbandonata, con inne-
gabili ripercussioni negative sulla
conservazione del paesaggio e
della tradizione culturale ed etno-
grafica dei luoghi. Il gruppo di la-
voro ritiene che una differente of-
ferta turistica e una valorizzazio-
ne delle produzioni locali e della
filiera tradizionale possano forni-
re leve efficaci per la promozione
di questi territori. Nel corso del
Convegno, il Sindaco di Jenne
Pacchiarotti ed il rappresentante
della Pro Loco “Città di Anzio” e
del Comune Salomoni, hanno bre-
vemente illustrato il progetto “Via
della Transumanza Anzio-Jenne”
suscitando vivo interesse nei
componenti del Gruppo di Lavoro
Europeo che hanno espresso il
convincimento di poter proficua-
mente operare e collaborare per la
piena riuscita del progetto che co-
involge i 14 Comuni del Lazio
Anzio, Nettuno, Latina, Aprilia,
Cisterna di Latina, Cori, Artena,
Colleferro, Paliano, Serrone, Pi-
glio, Arcinazzo Romano, Trevi
nel Lazio e Jenne. L’augurio ge-
nerale è stato quello di poter pre-
sto addivenire ad ulteriori passi in
avanti verso la realizzazione di
quanto proposto.
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