Il Litorale • 9/2019
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Pag. 34 Il Litorale ANNO XIX - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2019
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“Il giornale scolastico è un
contributo alla crescita morale
e culturale della società”
(O.D.G.)
EDITORIALE
Spazio autogestito
dai provetti
giornalisti
delle classi
IA e IC Primaria
e sez. A Infanzia
Scuola Severiano
I.C. Anzio 4
Il Corriere
Direttore editoriale Nicoletta Gigli
di Viale Severiano - XV Edizione
Valerio - Tor Caldara mi è pia-
ciuto quando liberavamo la tarta-
ruga, perché le abbiamo dato il
nome e quindi ora si riconosce
che ha quel nome: Max. l’abbia-
mo liberata perché l’avevamo tro-
vata e sul guscio era tutta gonfia,
perché era andata da qualcun al-
tro, da un’altra tartaruga che gli
aveva dato il cibo per gatti e
quindi l’ha fatta stare male e le si
è gonfiato tutto il guscio, poi ha
fatto la pipì, l’ho visto perché Sil-
via ci stava spiegando delle cose
e all’improvviso ha fatto la pipì.
L’abbiamo liberata alla Torre. Poi
risiamo andati al pullmino e io e
Ivan abbiamo contato i passi: era-
no 499 passi. Silvia è venuta an-
che in classe e poi siamo andati in
classe e poi il giorno dopo ci ha
portato il mirto. Ha dato una fo-
glia ad ogni banco e ognuno su
un foglio scriveva il proprio no-
me e le sensazioni della foglia: io
ho scritto che era liscia.
Jolanda – a Tor Caldara abbiamo
fatto la merenda sul prato, quello
dove c’è la torre. Si stava bene
perché faceva un po’ caldo e un
po’ freddo. Abbiamo fatto una
passeggiata e Silvia ci spiegava
delle piante. Poi Silvia è venuta a
scuola e ci ha fatto riconoscere le
piante. Mi ha dato una foglia che
era liscia e aveva un cattivo odo-
re, per me non era un buon odore.
Giorgia – quando siamo entrati
abbiamo visto la faccia di un cin-
ghiale di mattoni. Intorno c’era
un po’ di muschio. Siamo andati
nel sentiero dove Silvia ci ha fat-
to vedere dove forse non poteva-
no entrare neanche i guardiapar-
co, proprio dove gli animali sta-
vano liberi. Siamo andati avanti e
siamo saliti sul ponte e quando
mettevo il piede qualche asse tra-
ballava e ho pensato che poi ca-
devo, se cadevo finivo nello sta-
gno … nel laghetto. Intanto io
non potevo affogare perché io so
nuotare e vado in piscina, caso-
mai mi aggrappo a qualcuno. Poi
abbiamo fatto merenda in un pra-
to e dove ci sedevamo noi. Io mi
mettevo vicino a Cristiano, Julian
e Tommaso e ogni volta che ci
mettevamo seduti ogni volta tro-
vavamo gli insetti rossi, e io mi
pizzicavo ogni volta, ho messo la
mano e ho sentito che mi ha piz-
In questo numero presentiamo una molteplicità di iniziative: per cominciare l’uscita a Tor Caldara con Silvia, la guardiaparco che ha avvicinato i bambini al-
la scoperta dei segreti della Macchia Mediterranea della cui presenza la nostra cittadina si può vantare, all’interno della Riserva Naturale. Silvia ci ha rag-
giunti in classe e ha fatto poi da guida in un bellissimo percorso alla scoperta della Riserva e dei suoi molteplici segreti. I bambini hanno anche conosciuto la
tartaruga, battezzata Max, liberata dopo un periodo di cure, a cui è stata sottoposta in Riserva, che l’hanno rimessa del tutto in forma. Silvia ci ha fatto cono-
scere alcune bellissime piante tipiche della Macchia Mediterranea di cui abbiamo preso alcune notizie in più su Wikipedia. Un altro evento molto atteso dai
bambini è stato la visione del film Dumbo: qualche bambina ha riferito brevi riflessioni sulle vicende dell’ elefantino deriso e poi sfruttato per le sue insolite
orecchie, motivo per cui è stato anche crudelmente separato dalla sua mamma… Riportiamo infine la notizia della Prima Giornata Mondiale delle Nazioni
Unite per il Multilateralismo e la Diplomazia per la Pace con un gemellaggio Italia-Germania, celebrata il 24 aprile scorso: anche i bambini e le bambine del
precedente ciclo scolastico avevano partecipato a varie manifestazioni per sostenere il Disegno Di Legge per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nelle
Scuole, su ideazione di Alexandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu alla quale vanno i nostri ringraziamenti e i nostri carissimi saluti. Buona lettura!
ALLA SCOPERTA DELLA
MACCHIA MEDITERRANEA
A TOR CALDARA
zicato, o una pianta che aveva le
spine, o un piccolo insetto che mi
pizzicava, poi quando stavo cor-
rendo credo che avevo preso un
ramo perché mi pizzicava tutto
qua.
Samuel – Ho visto la tartaruga,
era fatta a forma di tartaruga. Sta-
va là perché aveva il guscio un
po’ alzato, perché le tartarughe
sono fatte così
Tommaso - Era andato nella casa
di un altro e gli avevano dato del-
le cose da mangiare che non do-
veva mangiare
Greta – gli avevano dato da man-
giare i croccantini per i gatti che
non doveva mangiare
Alessia - Abbiamo visto la tarta-
ruga che ha fatto pure la pipì. Ab-
biamo visto la torre che era molto
grande, però quando era piena di
insetti: stavo facendo merenda
con Alice e Sharon e andavamo a
vedere solo gli insetti ma loro ci
cacciavano. Poi abbiamo visto
una tartarughina che faceva la pi-
pì … gli scappava! Abbiamo visto
un sacco di piante, ma non sono
riuscita a riconoscerne alcune,
neanche quelle che Silvia aveva
portato qua.
Gioele – io ho riconosciuto il mir-
to!
Alessia – Silvia è venuta in classe
e ci ha fatto vedere le piante, non
mi ricordo i nomi di quelle piante.
Ce le ha fatte toccare e odorare, io
ho sentito odori molto molto buo-
ni. A me è piaciuta di più la torre,
è fatta di forma a cerchio con so-
pra dei pezzi a zig e zag quadrati.
Intorno c’erano le scale per entra-
re e intorno c’era il prato e dietro
c’era il mare, non l’ho neanche
notato bene e non mi ricordo se
era calmo. Poi abbiamo sentito
pure i rumori degli uccellini, fa-
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