Un tavolo di confronto tra la Regione Lazio e il Ministero dei Beni Culturali per trovare una soluzione ai 706 ettari che ricadono nel Comune di Ardea
Per la definizione degli usi civici
Usi civici: un tavolo proposto dalla Regione Lazio con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo potrebbe avviare una soluzione definitiva alla problematica che ha anche il Comune di Ardea, come uno dei maggiori territori su cui gravano gli usi civici con i suoi 706 ettari di terreni classificati uso civico. A decidere questa iniziativa è stata la Giunta Regionale del Lazio con un proprio atto finalizzato proprio alla soluzione del problema. Da anni Ardea cerca di fare i conti e trovare una soluzione ad una problematica che riguarda una grossa fetta del territorio. Una situazione che con il passare del tempo ancora non ha trovato una sua giusta conclusione. Si sono susseguite svariate sentenze di tribunali ordinari e amministrativi, ma per ritrovare il capo della questione, è stata una legge emanata proprio dalla Regione Lazio, che in pratica ha fatto chiarezza e con la quale i vari enti preposti stanno cercano di chiudere questa centenaria vicenda che interessa le popolazioni del Lazio.
“Sono davvero felice che la Giunta regionale abbia dato mandato alla Direzione Agricoltura – ha detto il consigliere regionale Pd, Michela Califano, prima firmataria della legge sugli ‘usi civici e i domini collettivi’ - di istituire un tavolo tecnico di lavoro in materia di usi civici con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Era uno dei perni della legge sugli ‘usi civici e i domini collettivi’ che ho presentato circa un anno fa. Legge recepita in gran parte proprio dalla giunta regionale. Quello degli usi civici e dei domini collettivi è un argomento complesso ma di grande importanza poiché il Lazio, e soprattutto la parte di litorale che va da Civitavecchia a Nettuno, ha molti terreni su cui ricade questo tipo di problematica. Con questo iter la Regione Lazio sta cercando di dare una risposta concreta che riguarda proprio il possesso e la gestione dei domini collettivi e dei terreni gravati da usi civici. Come ha ricordato l’assessore Onorati, che ringrazio per l’attento lavoro che sta svolgendo, il primo passo, fondamentale, è approfondire gli elementi normativi per arrivare, insieme al Ministero competente, alla definitiva sistemazione dei domini collettivi e dell’adozione di un protocollo con il Mibact sugli usi civici”.
S.Me.