Con l’Aeronautica Militare di Pratica di Mare per l’esposizione di materiale storico
Accordo per il Museo di Pomezia
Mercoledì 1 luglio, presso l’Aeroporto Militare di Pratica di Mare, è stato siglato il protocollo d’intesa tra il Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA) dell’Aeronautica Militare e il Comune di Pomezia, contenente iniziative culturali a favore del Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento situato nel Centro Storico della Città, in Piazza Indipendenza. La collaborazione, frutto di un intenso lavoro congiunto, nasce dall’esigenza prioritaria di regolare le attività di acquisizione, esposizione e conservazione nel Museo di materiale fotografico storico aeronautico che documenta la trasformazione territoriale della Città nelle sue diverse fasi evolutive e, allo stesso tempo, di promuovere iniziative condivise in ambito culturale, museale e storico. Tra le principali attività di collaborazione promosse dal protocollo:
- operare in sinergia nel settore della ricerca e del recupero di materiale e di documentazione storica per l’incremento della collezione museale;
- ideare e realizzare attività di carattere formativo e didattico divulgativo rivolte soprattutto alle scuole;
- organizzare e promuovere mostre, convegni, conferenze e seminari di studio;
- prestito reciproco di beni nell’ottica della conservazione, della conoscenza e della valorizzazione delle rispettive raccolte storiche;
- promozione e comunicazione congiunta delle iniziative organizzate insieme o di interesse comune.
“L’obiettivo del protocollo di intesa – spiega la vice Sindaco Simona Morcellini - è quello di produrre e diffondere sapere e conoscenza. Attraverso la consultazione dei rispettivi archivi, il Museo Città di Pomezia e il CIGA - Aeronautica Militare scriveranno congiuntamente nuove e inedite pagine di storia che diventeranno patrimonio del Museo e della Comunità tutta”.
“Voglio ringraziare il CIGA ed il Comandante dell’Aeroporto di Pratica di Mare per la grande collaborazione dimostrata – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – La presenza di una realtà di tale importanza è un valore aggiunto assoluto per il nostro territorio, soprattutto in questa fase di emergenza, dove Pratica di Mare è stato il punto di arrivo dei diversi aiuti internazionali”.
Comune di Pomezia
FdI chiede lo sgombero del campo rom di Castel Romano
Emergenza ambientale
Si è svolto presso la sala Tevere della Regione Lazio l’incontro tra i comitati dei cittadini di Roma e Pomezia per l’emergenza ambientale del campo di Castel Romano e una rappresentanza della Regione Lazio guidata dall’Assessore Alessio D’Amato, insieme ai vertici delle Asl Rm2 e 6, l’Arpa Lazio e l’avvocatura regionale.
I rappresentanti dei comitati, accompagnati da Roberta Angelilli, esecutivo nazionale Fratelli d’Italia, e il Consigliere comunale di FdI di Pomezia, Mario Pinna, hanno ribadito i contenuti della loro denuncia, presentata anche alla Asl competente con le immagini del recente servizio de Le Iene, dimostrando che dal 2017 a Castel Romano si consumano gravissimi reati ambientali, roghi tossici continui, sversamento di rifiuti speciali e pericolosi in una gigantesca discarica abusiva, nell’ambito di una riserva naturale. L’Assessore Alessio D’Amato ha confermato che le ispezioni della Asl e dell’Arpa hanno rilevato una situazione gravissima di emergenza ambientale e sanitaria, incompatibile con la permanenza nell’area del campo rom, dove vivono circa 550 persone, di queste la metà sono minori.
Pertanto l’Assessore ha illustrato i contenuti di una comunicazione trasmessa il 24 giugno al Sindaco Virginia Raggi nella quale si intima al Comune di Roma di procedere allo sgombero o di avviare la bonifica dell’area in questione entro sette giorni, cioè entro il primo luglio. Qualora il Comune non ottemperi a tale prescrizione, la Regione potrebbe avvalersi dei poteri di surroga ed agire direttamente, coordinando le procedure con la Prefettura di Roma.
In merito ai contenuti dell’incontro, Roberta Angelilli, Mario Pinna e Stefano Erbaggi, esecutivo romano FdI, firmatari dell’esposto alla Asl Rm2, hanno dichiarato: “Le risposte ricevute al tavolo regionale sono un primo passo in risposta al lavoro dei comitati per la difesa dell’ambiente e alla nostra azione di denuncia: abbiamo smosso le acque e reso possibile un intervento in una situazione emergenziale che si protrae da anni.
Ci auguriamo che il Sindaco agisca e non prosegua sulla strada dell’inerzia. Cautelativamente presenteremo comunque un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché vengano efficacemente accertate le responsabilità degli Amministratori pubblici che hanno reso possibile questo scempio”.
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Ufficio Stampa
Roberta Angelilli