Domenica 21 settembre 2025 - ore 16.30
I COMPLESSI RAPPORTI
STORICI TRA L’ITALIA,
LA FRANCIA, L’INGHILTERRA
E LA GERMANIA
di Francesco Bonanni
L’Italia ha assunto la forma di Stato Unitario molti secoli dopo la Francia e l’Inghilterra e questo ritardo non solo ha condizionato il suo sviluppo economico ma anche e soprattutto la sua stessa dimensione politica e quindi i suoi rapporti con questi due Paesi, per vari secoli Potenze egemoni sullo scacchiere europeo.
Un altro elemento ha condizionato sia la sua nascita come Stato indipendente che i suoi complessi rapporti con gli altri potenti Paesi europei: la sua collocazione al centro del Mediterraneo.
Le relazioni con la Francia sono testimoniate dalla stessa nostra Bandiera Nazionale, inizialmente adottata dalla Repubblica Cispadana il 7 gennaio del 1797 ad imitazione di quella francese apportando una variante: il verde in luogo del blu.
I colori della Bandiera francese (adottata nella prima fase della Rivoluzione quando ancora si pensava alla possibilità di trasformare la Monarchia Assoluta in Monarchia Costituzionale) derivano dalla combinazione della Bandiera della città di Parigi (Rosso e Blu) con quella dei Borbone (bianca).
Il 28 giugno del 1797 con un Proclama del Generale Napoleone Bonaparte la Repubblica Cispadana insieme alla Repubblica Transpadana fu inglobata nella Repubblica Transalpina con Capitale Milano.
La Carta Costituzionale della Repubblica Cisalpina fu poi emanata l’8 luglio successivo in base a quella francese dell’anno III.
Come si può ben constatare la repubblica Cisalpina nacque sotto una certa tutela ma anche celata sudditanza francese.
Repubblica che nel 1805 fu trasformata in Regno d’Italia con a capo Napoleone ormai divenuto Imperatore dei Francesi.
Il Regno d’Italia sotto Napoleone era uno Stato Monarchico ereditario che comprendeva gran parte dell’Italia Settentrionale e Centrale e governata dal Viceré Eugenio di Beauharnais, figlio di Giuseppina la prima moglie dell’Imperatore.
La Francia ha sempre considerato il nostro Paese una possibile pedina nella sua Politica strategica internazionale. Lo stesso accordo di Plombieres concluso nel 1858 tra Napoleone III e Cavour prevedeva una penisola divisa in ben quattro Stati.
Difatti il vero scopo dell’Imperatore francese non era tanto quello di sostenere il processo di unificazione italiano ma quello di cacciare definitivamente dallo Stivale gli Austriaci per poi, con modalità diverse, sostituirsi a questi.
Anche l’Inghilterra aveva delle mire sul futuro assetto della Penisola e sempre per i soliti motivi strategici.
Il Mar Mediterraneo nel XIX secolo era diventato un’area di estremo interesse per gli Interessi coloniali britannici.
In previsione dell’apertura del Canale di Suez soprattutto la Sicilia era vista dal Governo di Sua Maestà Britannica come un importante avamposto anche per le sue future conquiste coloniali. Per questo, tramite Garibaldi, finanziò e promosse la Spedizione dei Mille.
L’avversione del Governo Inglese contro il Regno delle Due Sicilie maturò quando si rese conto che finché il nostro Meridione fosse rimasto in mano ai Borbone i loro progetti egemonici sul Mediterraneo sarebbero stati compromessi.
Diverso fu invece l’atteggiamento della Germania Guglielmina nei confronti del nostro Paese sia per quanto riguardava l’aspetto economico che il sostegno politico. Difatti non solo nei primi decenni dell’Ottocento contribuì con l’apporto di notevoli capitali al finanziamento dello sviluppo economico italiano ma dopo la grave crisi diplomatica con la Francia del 1881 (lo schiaffo di Tunisi) accolse l’Italia nella Triplice alleanza sottraendola in tal modo ad un pericoloso isolamento internazionale.
Incontro in via Venezia 19, Lido di Cincinnato - ANZIO
I RACCONTI DAL FARO
LA NUVOLA E
LA TAZZA DI TÈ
NUVOLE – Il monaco buddista vietnamita Thich Nhat Hanh (1926-2022) diceva che una nuvola non muore mai. Egli meditava di ciò bevendo una tazza di tè in pace e in serenità, vedendo in quel suo tè la nuvola che “ieri” era nel cielo. Noi, se ne osserviamo una nel cielo dissolversi lentamente, potremmo pensare: “Oh, la mia nuvola è perduta”. In realtà non è così. La possiamo trovare nel tè della nostra tazza. Quando beviamo il nostro tè, beviamo una nuvola in altra forma. Come pure, una nuvola è nel gelato che mangiamo. E, quando piangiamo? La nuvola è nelle nostre lacrime, divenute a loro volta pioggia.
Ora la mente di Thich Nhat Hanh vede la nuvola non morire quando si disperde, ma divenire pioggia, poi neve, poi ghiaccio; da pioggia mutare sulla montagna in ruscello che si volge al basso a formare un fiume e a raggiungere il mare, dove il calore del Sole la trasforma di nuovo in nuvola. In un ciclo perenne, chiuso, immutabile.
Ora Thich Nhat Hanh ha di fronte la sua tazza di tè: “Oh, mia cara nuvola, ti sto bevendo! Diventerai un tutt’uno con me!”. Perché, anche noi siamo fatti di nuvola e il nostro corpo ha in sé ciò che è sceso dalle nuvole in cielo.
Il monaco e la tazza di tè: un momento illuminante di meditazione, dal quale egli trae - per i discepoli - un sermone di saggezza e di consigli pratici, per un percorso di vita consapevole.
Il Guardiano del Faro
Domenica 28 settembre 2025 - ore 16.30
Uno dei più grandi tenori di tutti i tempi
Una mitica avventura raccontata dal
m° Carlo Liberatori
Beniamino Gigli
nasce il 20 marzo 1890 a Recanati. Figlio di un calzolaio e campanaro del duomo del paese. In quel duomo che a solo sette anni lo accoglierà nella Schola cantorum. Più tardi Beniamino farà parte anche della banda del paese come sassofonista. Ma la sua carriera di cantante dal “bel timbro tenorile” inizierà a18 anni a Roma frequentando l’Accademia di Santa Cecilia che gli permise di vincere un Concorso per giovani voci nel 1914.
«All’inizio della sua carriera, Gigli era noto per una voce lirica bella, morbida e simile al miele, con un’incredibile mezza-voce, che gli permetteva di cantare ruoli leggeri e lirici. Crescendo, la sua voce sviluppò alcune qualità drammatiche, che gli permisero di cantare ruoli più pesanti come Ràdames in Aida e Cavaradossi in Tosca.
Alcuni critici dicono che era troppo emotivo durante le sue esibizioni, spesso risolvendosi in singhiozzi e, in alcuni casi, in esagerazioni». (Wikipedia).
Incontro in via Venezia 19, Lido di Cincinnato - ANZIO
L’autunno è alle porte, ma la fioritura continua…
"Oleandro"
Non ho mai parlato di te
dolce, amaro, oleandro
né delle tue foglie lanceolate,
e neppure
delle tue corolle
candide, gialle, o rosate
dai petali posti
a splendida raggera.
adesso però,
fantastico fiore
di te finalmente:
parlo.
Pino Pieri
Settembre 2025