La Corte di Cassazione gli da ragione e fa chiarezza
Consorziato non paga
Con Ordinanza Sez 5 Nume. 15570 del 2025 (pubblicata in data 11/06/2025) la Corte di Cassazione si è espressa contro il Consorzio di Lavinio con riferimento alla modalità con cui questo ente ha richiesto il versamento della quota consortile.
I fatti in sintesi: La ditta “Immobiliare la Pineta” dopo aver ricevuto la cartella di pagamento, faceva opposizione presso la Commissione Tributaria Regionale contro il tale provvedimento emesso dal Consorzio di Lavinio inerente la quota consortile “per difetto di motivazione della cartella impugnata” e perché a cartella impugnata “fosse priva di ogni riferimento al piano di classifica e/o di ripartizione della spesa, oltre al bilancio annuale e relativo riparto” .
La Commissione Tributaria Regionale rigetta l’opposizione della ditta “Immobiliare la Pineta”, la quale ricorre in Cassazione per far valere il proprio diritto.
La Corte, visti gli atti, cassa la sentenza della Commissione Tributaria Regionale e ritiene che le ragioni su cui si basa il rifiuto a pagare da parte della ditta Immobiliare la Pineta siano fondate affermando “che il principio secondo cui quando la cartella esattoriale non segua uno specifico atto impositivo già notificato al contribuente, ma costituisca il primo ed unico atto con il quale l’ente impositore esercita la pretesa tributaria, come nel caso in cui il Consorzio, ai sensi del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215, art. 21, procede alla riscossione dei contributi, essa deve essere motivata alla stregua di un atto propriamente impositivo, e contenere, quindi, gli elementi indispensabili per consentire al contribuente di effettuare il necessario controllo sulla correttezza dell’imposizione, e tale motivazione può essere assolta per relationem ad altro atto che costituisca il presupposto dell’imposizione, atto del quale, tuttavia, debbono comunque essere specificamente indicati gli estremi, anche relativi alla pubblicazione dello stesso su bollettini o albi ufficiali che eventualmente ne sia stata fatta a sensi di legge, affinché il contribuente ne abbia conoscenza o conoscibilità: l’atto di rinvio, quando si tratta di atti dei quali il contribuente abbia già integrale e legale conoscenza per effetto di precedente notificazione o pubblicazione, non deve essere necessariamente allegato alla cartella - secondo una interpretazione non puramente formalistica della L. 212/2000, art. 7, comma 1, (cosiddetto Statuto del contribuente) -, sempre che ne siano indicati nella cartella stessa i relativi estremi di notificazione o di pubblicazione” «...l’appellante assume che il consorzio avesse l’obbligo di produrre in giudizio l’accordo intervenuto con il Comune di Anzio affermando che “gravava sull’ente impositore l’onere di provare la correttezza del procedimento impositivo”. Tale affermazione pecca per eccesso atteso che ... la cartella di pagamento impugnata costituisce un atto di “mera riscossione”, sicché stante tale natura non è ipotizzabile la necessità che l’ente impositore, allorché dispone per la mera riscossione del tributo, possa considerare onerato della necessità di fornire al contribuente inciso anche gli atti presupposti, dovendo essere, piuttosto, quest’ultimo a rendersi parte diligente nel verificare quanto stabilito, in via generale ed astratta, dall’Ente stesso, orientando le proprie difese non sul solo atto esecutivo, ma aggredendo a monte i provvedimenti che avevano fatto sorgere il debito tributario. La Corte condanna il Consorzio al pagamento delle spese della lite ed agli oneri accessori”.
Con riferimento all’approvazione del piano di ripartizione delle spese del bilancio consortile è stato interpellato il Comune di Anzio il quale, con comunicazione a firma del Segretario Generale in data 28 luglio 2025 (prot.0085944/2025), forniva la seguente precisazione: non risulta agli atti di questo ente la deliberazione del Consiglio Comunale con la quale è stato approvato il piano di riparto dei contributi degli utenti del Consorzio di Lavinio Sant’Olivo e Sant‘Anastasio”.
La domanda politica che viene rivolta al Sindaco di Anzio è: fino a quando sarà possibile non intervenire per fare chiarezza? Fino a quando si potrà protrarre una situazione che ha visto negli anni forti segni di insofferenza da parte di molti cittadini? Quanto tempo è necessario all’Ufficio diretto dall’Ing. Pistelli, per definire se le strade di Lavinio siano strade pubbliche e quindi comunali, ovvero siano strade private vicinali da utilizzare da parte dei proprietari dei lotti per raggiungere la loro proprietà? E’ tempo di fare chiarezza ed il Comune di Anzio ha l’obbligo di farlo per evitare ulteriori situazioni che negli anni hanno solo fatto il bene degli avvocati coinvolti nelle varie controversie: tutte nate per mancanza di chiarezza. Quando le forze politiche che ora esprimono la Giunta Comunale erano all’opposizione chiedevano a gran voce di fare chiarezza sul ruolo del Consorzio, ora che sono responsabili dell’amministrazione del Comune di Anzio non esprimono la volontà di agire. E’ loro responsabilità farlo ed è in ballo la loro credibilità.
Sergio Franchi
Il questore Roberto Massucci all’inaugurazione dell’anno scolastico di Anzio V
“Seguite la strada della legalità”
E’ stato inaugurato lunedì 8 settembre, all’istituto comprensivo Anzio V di via Goldoni, l’anno scolastico 2025-2026. Dopo l’inno di Mameli cantato a gran voce insieme ai ragazzi e agli insegnanti, a porgere gli auguri per l’inizio della scuola il questore di Roma Roberto Massucci, il sindaco Aurelio Lo Fazio, l’assessore alla pubblica istruzione Alessandra Ciotti e l’assessore alla sicurezza Catello Somma.
“Nell’esprimere la gioia di essere qui, insieme a voi per questo nuovo anno scolastico – ha detto il sindaco Lo Fazio – intendo ringraziare pubblicamente il questore per aver dato impulso concreto all’incontro sulla sicurezza dello scorso giugno, per aver mostrato grande attenzione al nostro territorio e per aver disposto il potenziamento di 15 nuove unità al Commissariato di Polizia. Grazie all’impegno di tutte le forze dell’ordine, abbiamo trascorso ad Anzio una stagione turistica senza alcun incidente. E’ necessario però fare di più, soprattutto dal punto di vista culturale, affinché i nostri giovani che dovranno in futuro affrontare il problema della legalità, siano formati al rispetto delle istituzioni e al rispetto degli altri, a cominciare dai banchi di scuola. Confermo il grande impegno da parte della nostra Amministrazione ai temi della cultura della legalità, dell’educazione e della Costituzione ed auguro insieme agli assessori Ciotti e Somma un buon anno scolastico ai nostri studenti”.
E’ stato poi il questore a prendere la parola, dicendosi “emozionato” per aver ricevuto l’invito a presenziare all’inaugurazione dell’anno scolastico.
“Spendo tanto tanto tempo nelle scuole – ha dichiarato il questore – dove rammento l’importanza di tenere sempre un comportamento positivo. Non trascurate mai di riservare il vostro affetto a coloro che, svegliandosi al mattino, pensano a cosa di buono possano fare per rendere migliore la scuola. Mentre siete pronti ad imboccare il cammino verso il vostro futuro, non dimenticate mai di stare insieme, di fare attenzione a ciò che vi circonda e agli altri e di seguire, sempre, la strada giusta, improntata alla legalità”.
Comune di Anzio
Il resoconto dell’Università Agraria
A tre anni dalle elezioni che hanno riconfermato il Presidente Giampiero Gabrieli alla guida dell’Università Agraria, unitamente al Consiglio e ai membri della Deputazione Agraria oggi in carica, è maturo il tempo per “tirare delle somme” e condividere con l’utenza i risultati raggiunti.
Gli importanti risultati concreti che di seguito si riportano e che sono stati raggiunti in questo anno sono la conseguenza di un lungo lavoro di gestione, rivisitazione ed efficientamento di un ente secolare che nel 2017, anno del primo insediamento dell’amministrazione Gabrieli, versava in una condizione di grave affaticamento, amministrativo, contabile e finanziario. L’opera amministrativa condotta, soprattutto ed inizialmente di natura ordinaria, ha consentito a piccoli e prudenti passi, di risollevare le sorti di un Ente che ha attraversato la storia di Nettuno, conservandone e custodendone tradizioni e passaggi epocali, portando alla luce un prezioso patrimonio che per troppo tempo è stato considerato solo un pesante retaggio storico da dimenticare. In questo quadro di profondo cambiamento e valorizzazione, non sono mancate operazioni di avvio di opere straordinarie destinate al governo del patrimonio e nel rispetto delle normative che in questi anni hanno attraversato la materia degli usi civici modificandola ancora e in qualche caso, stravolgendola.
E infatti, dopo un lungo iter amministrativo, che ha visto protagonista l’Università Agraria e la Regione Lazio, è stato approvato e reso esecutivo, con determina regionale n. G10962 del 28/08/2025, il Piano di Gestione e Assestamento Forestale (PGAF) relativo al bosco del Foglino, un Piano di gestione essenziale per il corretto governo del Bosco, patrimonio della comunità Nettunese, sito di Interesse Comunitario e di particolare valore ambientale. Il provvedimento che, sebbene oggetto di precedenti tentativi delle pregresse amministrazioni, non ha mai visto la luce sino ad oggi, a seguito di un grande lavoro di sinergia tra Enti, ha consentito finalmente al Piano di essere approvato, reso esecutivo e destinato al governo del bosco nel rispetto della disciplina vigente e dell’area complessivamente intesa.
Il Piano è stato rilasciato con validità di 15 anni (2025-2040) e consentirà, finalmente, una gestione del bosco più snella e coerente con le reali esigenze di conservazione del sito, disciplinando dettagliatamente gli interventi silvicolturali per ciascuna sezione del bosco. Con l’avvio della prossima stagione silvana saranno messi in atto diversi interventi nel rispetto delle prescrizioni dettate dal provvedimento, seguendo un ordine vocato al miglioramento e alla conservazione del Bosco.
Contestualmente, l’Università Agraria ha ottenuto, dalla competente Autorità, l’approvazione del Progetto di messa in sicurezza con finalità antincendio boschivo destinato a garantire, mediante opere ad hoc, coordinate con il predetto PGAF, la sicurezza del bosco da eventi incendiari, unitamente al ripristino della viabilità interna al Bosco medesimo e alla realizzazione di una fascia perimetrale, protetta da nuove strutture di recinzione, che consentirà al pubblico la fruizione del sito e un maggiore controllo.
Altrettanto importante è l’avvio della procedura di ricostruzione dell’ex alloggio del guardiano, adiacente alla sede attuale dell’Ente, che ospiterà la nuova sede, prevedendo al contempo, spazi utili a riunioni culturali, eventi di valorizzazione della storia di Nettuno e, confidiamo, l’allestimento di una piccola sede museale che valorizzi il prezioso patrimonio documentale che da sempre conserva l’Università Agraria e che appartiene alla storia di Nettuno e dei nettunesi.
Nella stessa dimensione di recupero e implementazione del patrimonio si innesta, non in ultimo, il recupero architettonico, geologico e culturale dell’antico fontanile della Seccia, tradizionalmente destinato all’abbeveraggio del bestiame e alla fruizione dei cittadini stanziali per il soddisfacimento delle esigenze quotidiane, in tempi in cui il territorio di Nettuno era vocato essenzialmente alla pratica agricola.
L’amministrazione Gabrieli, con l’ausilio della struttura amministrativa in carica e della squadra di consiglieri e deputati, ha saputo rispondere ai cambiamenti normativi che so sono avvicendati, alle difficoltà amministrative derivanti dalla peculiare qualificazione giuridica che è stata imposta a questi Enti e ai tantissimi anni di gestione disordinata e spesso opportunistica. Il progetto di valorizzazione ha richiesto tempo, denaro che l’Ente non aveva, energie che non erano mai state veramente impiegate, ma prosegue convintamente verso il raggiungimento di un nuovo e più incisivo protagonismo nella tradizione nettunese, di cui conserva memoria e materiale e che solo con un lavoro di efficace ammodernamento delle condizioni amministrative è stato e sarà sempre più possibile.
Giampiero Gabrieli
Presidente Università Agraria