L’Istituto Largo Brodolini ha promosso il 12 febbraio un evento per le vittime dell’Olocausto e per celebrare la Giornata della Memoria
Pomezia unita contro l’antisemitismo
Il 12 febbraio è stata una giornata da ricordare per i cittadini di Pomezia, un episodio inaspettato ha sorpreso gli studenti del liceo “Pascal” e dell’I.S.S. “Largo Brodolini”, infatti quella mattina i ragazzi recandosi a scuola hanno trovato sui muri scritte antisemite. Tutto questo perché nel pomeriggio, presso l’Istituto “Largo Brodolini” era stato organizzato un evento per le vittime dell’Olocausto e per celebrare la “Giornata della Memoria” che ogni anno il 27 gennaio ci ricorda lo sterminio degli ebrei per mano dei nazisti. Ma quello che in effetti voleva essere un’intimidazione contro questa manifestazione, si è trasformata poi in un evento eccezionale che ha riscosso una vasta partecipazione sia degli studenti che dei cittadini, e non solo, anche delle varie istituzioni che tramite i propri rappresentanti, hanno voluto partecipare a questo incontro per dimostrare la loro vicinanza e il loro sostegno a Pomezia contro questi atti vandalici. Il prof. Francesco Cornacchia, dirigente scolastico I.I.S. “Largo Brodolini”, ha spiegato che tale evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale e dalla Comunità Ebraica di Roma, fa parte di un percorso che da tempo l’Istituto ha ideato, è relativo alla memoria e alla difesa dei diritti umani. Si è poi soffermato sull’episodio avvenuto in mattinata che ha reso la scuola il bersaglio di un’azione vergognosa, ma tale azione non ha fatto altro che aumentare gli stimoli nel proseguire gli obiettivi con più forza di prima. Moderatore della manifestazione è stato il dott. Claudio Procaccia, Direttore del Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma, che più volte si è soffermato sull’importanza della Memoria di un periodo storico cosi nefasto per l’umanità tutta, e sottolineando ancora di più la necessità di non dimenticare per far si che certi episodi non si verifichino mai più. Infatti lo stesso tema è stato ripreso poi dal primo cittadino di Pomezia, il sindaco Adriano Zuccalà, che ha rimarcato che Pomezia non è questo e che l’amministrazione è subito intervenuta per cancellare quelle scritte orribili, invitando gli studenti a schierarsi sempre per i diritti umani e a conservare la memoria come un tesoro prezioso, che ci insegna a non commettere gli errori avvenuti in passato. Un ospite fuori programma è stata Ruth Dureghello, Presidente del Consiglio della Comunità Ebraica di Roma, che appena ha saputo quello che era successo a Pomezia ha voluto partecipare a questa manifestazione per sostenere soprattutto l’impegno dei ragazzi e la loro partecipazione attiva a questi progetti. “L’attacco alla scuola con frasi terribili anche nei confronti di una bambina come Anna Frank, denotano che c’è qualcosa che non va ma proprio l’entusiasmo di questi ragazzi dà la forza ad ognuno di continuare la battaglia contro l’antisemitismo”.
Altri saluti fuori programma sono stati gli interventi di due esponenti politici, per dimostrare appunto il sostegno a Pomezia da parte delle istituzioni; il primo è stato Claudio Di Berardino, assessore lavoro e nuovi diritti, della Regione Lazio, che ha sostenuto l’importanza della scuola come luogo di formazione per la memoria, e la vice ministro istruzione università e ricerca on D.ssa Anna Ascani del Ministero della Pubblica Istruzione, che ha sottolineato un ritorno di antisemitismo in Italia, anche a causa di una certa politica che ha creduto che dire certe parole o comportarsi in un determinato modo fosse lecito, fosse normale. Quindi ha invitato i ragazzi a difendere sempre la scuola che è il luogo della conoscenza e a non sottovalutare mai certe parole e certi comportamenti perché oltre alla conoscenza bisogna difendere la propria coscienza e la propria umanità.
L’incontro è poi continuato con gli interventi di Pastore Luca Maria Negro, Presidente della FGEI, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, che ha raccontato dei protestanti valdesi anche essi chiusi in ghetti nelle montagne del Piemonte, privi di qualsiasi diritto civile e il dott. Massimo Finzi, assessore alla memoria della Comunità Ebraica di Roma che ha letto alcuni pezzi del discorso del presidente Mattarella nel “Giorno della Memoria”, traendo spunto da questo per sottolineare l’importanza della Memoria, che va coltivata, perché è l’antidoto, il vaccino per ogni forma di antisemitismo.
Gli interventi poi del prof. Ottavio Di Grazia, Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e Georges De Canino, poeta e artista, sono stati caratterizzati dai ringraziamenti agli studenti dell’istituto, che con il loro impegno e il loro entusiasmo partecipano attivamente a questi eventi, loro che sono il futuro e che sicuramente sapranno continuare a conservare e a difendere la memoria. Infine la prof.ssa Deborah D’Auria, referente “Progetto memoria” ha spiegato che tale manifestazione rientra nel percorso più ampio che da tempo l’I.I.S. Largo Brodolini sta portando avanti sulla Shoah; infatti altro elemento di questo progetto è un corso di formazione che si sta svolgendo su questo tema in collaborazione con altri docenti di altri istituti.
Infine un momento emozionante è stato il racconto di Gabriele Sonnino, testimone scampato al rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943, che ha raccontato della sua infanzia fatta di fughe, nascondigli e corse senza mete. E poi l’incontro con Francesco Nardecchia, l’uomo che ha salvato la vita a lui e sua sorella. Sonnino ha poi raccontato del suo progetto relativo ad un racconto della sua storia che verrà poi diffuso nelle varie scuole per far conoscere a tutti la sua testimonianza ma soprattutto affinché il suo salvatore riceva la “Medaglia dei Giusti”, onoreficenza utilizzata per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista. E proprio per ringraziarlo per l’impegno sociale che sta attuando da anni ormai, portando la sua testimonianza in tante scuole, il Sindaco Adriano Zuccalà a nome dell’Amministrazione comunale e della Città tutta gli ha consegnato una targa commemorativa.
Alla manifestazione erano presenti anche la Presidente dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Teresa Mattei e Valentina Giusti sezione Anpi di Pomezia. A fare da sfondo a tutto ciò lo sloogan della manifestazione “Dimenticare è alla base dell’Esilio come la Memoria lo è della Liberazione”, che insieme alle 75 poesie haiku, scritte dagli studenti dell’Istituto “Largo Brodolini”, sparse sui muri della sala creavano un suggestivo scenario che spingeva chiunque entrava ad una silenziosa riflessione.
Una manifestazione che voleva essere un momento di incontro con letture e contributi dedicati alla giornata della Memoria per stimolare gli studenti a una maggiore conoscenza della Shoahe contribuire a preservarne la memoria, si è trasformata in un qualcosa di veramente unico e speciale. Nella sala gremita di studenti, docenti, cittadini, giornalisti e politici si sentiva forte il grido contro quello che era da poche ore accaduto fuori su quelle mura; si percepiva chiaramente la volontà da parte di tutti di non dimenticare e di reagire ancora di più con maggiore fermezza, con maggiore vigore a qualsiasi episodio antisemita.
Maria Torino