Savarese ha chiamato di nuovo Sonia Modica a ricoprire l’incarico di assessore
A volte ritornano
L’assessore Sonia Modica è tornata nelle sue funzioni presso il Comune di Ardea, A darne l’annuncio è stato il sindaco Mario Savarese, che dopo le dimissioni dell’assessore Pezzotti, doveva per forza di cose riempire la casella rimasta vuota.
“Bentornato assessore – ha esordito il Primo Cittadino -. È con piacere che posso annunciare il ritorno in squadra dell’assessore Sonia Modica. Quest’anno, precisamente il 27 maggio, ricorre il cinquantesimo anniversario della costituzione in Comune autonomo della frazione di Ardea; un grande evento che l’amministrazione vuole celebrare per onorare questa città dalla storia millenaria.
Sonia Modica è laureata in lettere e in archeologia pre-protostorica romana e classica, ha conseguito un master in gestione dei beni culturali e un dottorato di ricerca in Archeologia, è inoltre formatore esperto per lo sviluppo sostenibile del patrimonio storico-culturale-ambientale del Lazio. Una grande risorsa che ci aiuterà, con la tenacia che la caratterizza, a celebrare il cinquantenario con atti e testimonianze che arricchiranno il patrimonio culturale di Ardea”.
Appena ritornata in Comune, l’assessore Sonia Modica, ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale ed il sindaco Mario Savarese.
“Desidero innanzitutto ringraziare il Sindaco di Ardea per l’incarico affidatomi – ha detto l’assessore Modica -. Si tratta di un impegno rilevante, considerati i fili sospesi dal precedente incarico e le premesse programmatiche, proiettate- in parte- oltre l’anno passato e che hanno il fulcro nel valore strategico di Ardea, sia sul piano storico-culturale che su quello territoriale.
Non ho dubbi che tale rilevanza sia una spinta fondamentale per me e per chi ha a cuore il futuro della città. Conto sulla collaborazione di tutti coloro che mi hanno sempre mostrato, condividendolo con me, il senso profondo dell’appartenenza al territorio e l’orgoglio di sentirsi parte di un’identità segnata, in modo eccezionale, dalla storia”.
S.Me.
Centore e Tarantino denunciano il degrado al Serpentone
Prefetto intervenga
Il consorzio residenziale “Le Salzare” di Ardea continua ad essere al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, a causa dello stato di degrado in cui versa. Non passano settimane, giorni o anni, durante i quali anche se per una piccola parentesi, si parla del cosiddetto “serpentone”. Una storia che va avanti ormai da decenni e che ancora non trova una sua giusta conclusione, dopo che iniziative di bonifica e di salvaguardia del territorio sono state effettuate nel corso degli ultimi anni. Questa volta a prendere carta e penna sono stati i consiglieri comunali di Ardea, Anna Maria Tarantino e Simone Centore che hanno scritto una lettera denunciando gli alti livelli di degrado dello stabile delle Salzare di Ardea, inviandola al Prefetto di Roma, e per conoscenza al sindaco di Ardea, alla Asl Rm6, e agli assessorati alla Sanità, alle Politiche Sociali e all’Ambiente della Regione Lazio.
“Segnaliamo l’estremo livello di degrado dello stabile delle Salzare di Ardea – scrivono i consiglieri comunali Tarantino e Centore – come rappresentanti del Comune di Ardea, in qualità di consiglieri comunali, abbiamo visitato questo luogo nei giorni scorsi ed abbiamo potuto appurare che è occupato da cittadini stranieri senza averne alcun titolo. Alleghiamo alla mail le foto che di certo non rappresentano quanto dal vero si percepisce. Vivono in condizioni di estremo degrado che mettono a rischio la loro salute e quella degli altri abitanti. Vivono nei loro stessi escrementi, respirando aria nauseabonda, tra le carcasse di animali morti, con minori che mendicano gli olii esausti agli operatori della vicina piazzola adibita ad isola ecologica settimanale. Si riscaldano bruciando nei barili di latta rifiuti di ogni genere, da materiali di plastica ai rifiuti pericolosi. Non hanno acqua e si servono di un generatore improvvisato per avere la corrente elettrica. I bambini sono in un palese stato di abbandono – continuano i due Consiglieri di “Cambiamo” – tanto che si ritrovano a giocare nel piazzale anche in orario scolastico. Oltre ad essere un problema sanitario per gli occupanti questo stato di degrado è un grave nocumento all’ambiente della foce dell’Incastro, dove insiste un’importante area archeologica ed un monumento naturale appena istituito dal comune di Ardea, e si trasforma in un danno per tutti i cittadini del territorio, sia in termini di sicurezza sia di coesione comunitaria”.
“Eccellenza, – concludono Centore e Tarantino – ci preme segnalare questo problema, perché crediamo che davanti ad una situazione simile lo Stato debba palesarsi con tutta la sua determinazione. Siamo certi di trovare un interlocutore giusto per poter affrontare il problema nel più breve tempo possibile”.
S.Me.