Via le strade fasciste
Come già espresso dalla Presidente ANPI locale al Sindaco lo scorso 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, è doveroso cancellare le vie intitolate ai fascisti.
E lo è a maggior ragione dopo le vergognose scritte antisemite di stampo nazifascista a danno di due istituzioni scolastiche di Pomezia.
Il momento che il nostro Paese sta vivendo, caratterizzato da un marcato ritorno della violenza fascista, è rischioso per la democrazia. Non a caso le numerose indagini della magistratura hanno portato a un quadro preoccupante riguardo al riemergere in forma organizzata di movimenti di ispirazione fascista e nazista.
Avendo appreso la volontà della maggioranza consiliare di rimuovere i nomi dei fascisti dalle vie della nostra città, la sezione ANPI “Teresa Mattei e le altre” esorta il sindaco Adriano Zuccalà ad attivarsi perché Pomezia non abbia più strade intitolate a ex repubblichini ed esponenti fascisti che durante la guerra sostennero l’occupazione tedesca quali, ad esempio, Giorgio Almirante, Pino Romualdi, Araldo Di Crollalanza.
La nostra sezione ANPI ha già avviato un lavoro di mappatura delle vie intitolate ai fascisti e offre la sua massima collaborazione per eliminare finalmente quei nomi motivo di vergogna per la nostra città.
ANPI Pomezia
“Teresa Mattei e le altre”
Il 10 febbraio una manifestazione particolarmente significativa dedicata alle vittime delle foibe
Commemorato il “Giorno del Ricordo”
Anche quest’anno il 10 febbraio cittadini di Pomezia hanno voluto commemorare il “Giorno del Ricordo”. Alle ore 15.30 con un raduno in via Martiri delle Foibe Pomezia e lettura della preghiera dell’infoibato con esecuzione dell’inno d’Italia.
Alle 16,00 vi è stato un incontro presso la sede dei Coloni con vari interventi a ricordo. Quest’anno è stata una commemorazione particolarmente significativa perché nella notte del 6 febbraio scorso la stele dedicata alle vittime delle foibe collocata in un piccolo spazio verde adiacente a via dei Martiri delle Foibe a Pomezia è stata deturpata con scritte offensive. L’episodio è ancora più grave perché avvenuto qualche giorno prima del 10 febbraio “Giorno del Ricordo” in cui si commemorano i morti nelle foibe da parte delle truppe di Tito, migliaia tra istriani, dalmati e fiumani, senza poi contare le centinaia di migliaia di esuli italiani che furono costretti a lasciare le loro case.
Una tragedia immane che anche Pomezia alcuni anni fa ha voluto ricordare ponendo una stele di ricordo accompagnata dalla preghiera per gli infobiati dell’esule istriana Edda Garimberti. L’incivile episodio ha destato indignazione in molti cittadini e ne hanno parlato anche i Tg nazionali. Pomezia è da sempre una città tollerante e democratica, bene ha fatto il sindaco Zuccalà a ricordare il 10 febbraio le vittime delle foibe. Ma ecco il comunicato: “Oggi, 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo.
Bandiere a mezz’asta al Palazzo comunale in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale”.
“Una pagina dolorosa per il nostro Paese – ha commentato il sindaco Adriano Zuccalà – per molti anni ignorata o addirittura negata. Conoscere la storia e ricordare episodi così bui è l’unica arma in possesso della società civile per combattere l’odio, l’indifferenza, la discriminazione e i regimi totalitari. È nostro dovere diffondere una cultura che condanni ogni forma di violenza e sensibilizzare le nuove generazioni verso la pace, l’unica strada possibile di convivenza tra i popoli e all’interno di ciascun Paese. Il nostro pensiero va alle vittime e ai familiari di tale eccidio: che le loro sofferenze non vengano mai dimenticate e servano da monito per il futuro”.
T.S.