Domenica 12 ottobre – ore 16.30
presso le suore Agostiniane di
via Venezia, 19 - Lido di Cincinnato (Anzio)
QUANDO LA POESIA DIVENTA
CINEMA
Proiezione di 5 cortometraggi già presentati al Festival Internazionale del Cortometraggio al Forte Sangallo di Nettuno. L’evento organizzato dall’associazione Tracce Cinematografiche Film Fest APS, da sempre attenta a temi di rilevanza sociale, artistica e culturale, offrirà al pubblico un’esperienza intensa e suggestiva.
I cortometraggi scelti sono: Il melo; Il mio nome è Petya; Love; Prima che il sole tramonti ed infine Prova d’amore. Il filo conduttore che li unisce è la poesia che fluisce delicatamente quando si affrontano i problemi dell’esistenza: il dolore, l’amore, l’amicizia, la tenerezza, la compassione. Attraverso immagini, dialoghi, silenzi e musiche, ogni corto trascina lo spettatore in un vortice di profonde emozioni. Ed è in questi momenti che si compie la magia: l’anima del regista si rileva, trasformando l’opera in arte e offrendo uno sguardo unico sulla realtà circostante. La forza evocativa della fotografia, e la potenza espressiva della colonna sonora concorrono a creare sensazioni e stati d’animo capaci di toccare le corde intime e collettive.
Nel momento in cui la narrazione esplora i sentimenti universali usando un linguaggio essenziale ed intenso, i luoghi ed i contesti rappresentati diventano specchio e amplificazione delle tematiche trattate. In questo modo la visione dei film si trasforma in un’esperienza artistica e emotiva che accompagna lo spettatore con una commozione autentica e significativa.
Ivana d’Amore
OSSERVATORIO LINGUISTICO
Rubrica aperta ai contributi
di tutti gli interessati
OK e CIAO:
lo sapevate che…?
di Francesco Bonanni
OK e CIAO in questo mondo globalizzato sono due termini divenuti “internazionali” e compresi al di fuori dei loro Paesi d’origine
Il significato originario di Ok è piuttosto controverso ma quello più accreditato risale al tempo della sanguinosa Civil War che dal 1861 al 1865 tanto insanguinò gli Stati Uniti, lasciando per anni una scia di rancori e di risentimenti tra la popolazione bianca degli sconfitti Stati del Sud. Difatti dopo ogni battaglia una pattuglia di Militari faceva un giro di perlustrazione per contare e recuperare i soldati rimasti uccisi.
Alla fine annotavano su un registro il numero dei morti seguito dalla lettera “K”, iniziale della parola inglese Killed (uccisi). Invece nei rari casi in cui non era rimasto ucciso nessun Militare scrivevano OK, significando zero morti.
Altra origine ha la parola “CIAO”.
È entrata nella lingua italiana in tempi relativamente recenti, nel corso dello scorso secolo.
La sua origine, a differenza di oggi, aveva una forma decisamente reverenziale ed è di origine veneta, più specificatamente veneziana: “S’CIAO”, a sua volta proveniente dal tardo latino SCLAVUS, cioè schiavo. Questo termine lo troviamo spesso nelle commedie di Carlo Goldoni nelle quali viene pronunciato da nobili boriosi e cicisbei nella forma di «schiavo vostro» per poi diffondersi in tutto il mondo a seguito delle migrazioni degli Italiani.
“UN RAGAZZO CHIAMATO ANZIO”
Un racconto in stile autobiografico dell’artista fotografo Alfredo Rinaldi.
Un libro (scritto attraverso numerose interviste) dalla giornalista Carla Guidi
Il libro è stato presentato per la prima volta, al “Paradiso sul mare” all’interno delle manifestazioni per il 60° della Liberazione il 25 aprile 2005, organizzate dal Comune della Città di Anzio - insignita con la Medaglia d'Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica C.A. Ciampi - e poi il 4 novembre 2005 a Roma, al Centro Congressi ex Novo in via Monte Zebio.
In seguito molte altre ne sono seguite, poiché non solo è una storia vera, ma rappresenta un’epoca vista dagli occhi di un ragazzo appena dodicenne, pieno di entusiasmo e buona volontà, che ha passato gli anni dell’adolescenza con l’esercito degli alleati sbarcato ad Anzio il 22 gennaio 1944, poi anche dopo, ha partecipato alla costituzione del cimitero monumentale, infine in tarda età, ha partecipato a trasmissioni ed interviste, non mancando di documentare la sua storia nelle scuole.
La lettura del libro è agevole ma storicamente dettagliata, adatta anche ai ragazzi delle scuole medie, ma anche agli adulti delle altre generazioni che vogliono essere informati su quel clima di anni difficili. Infatti Alfredo Rinaldi con la sua storia, presenta le diverse sfaccettature di un'epoca di passaggio, il Sogno americano e l'idealismo alla Woodow Wilson, ma anche l'epoca degli Imperialismi. Il nuovo secolo aveva portato con sé una rivoluzione degli atteggiamenti e dei costumi; l’aeroplano ed il cinema erano delle vere e proprie trasformazioni ottiche oltre che sociali. Alfredo era un ragazzino innamorato del “cinema” ed immaginava l'avvento degli americani-salvatori nella nostra martoriata ed ancora contestata storia bellica, tra gli albori del fascismo ed il perdurare di un dopoguerra che approderà al boom economico detto anche "Miracolo italiano".
Però il piccolo Alfredo, classe 1928, era troppo vivace ed attento per essere ipnotizzato dal cinema, egli era già dall'altra parte della macchina dei Sogni quando incollava gli spezzoni di pellicola che si era procurato dal cineoperatore di Anzio e proiettava con la cinepresa (avuta in prestito) in una cantina affollata di bambini, un eterogeneo filmato del quale si sentiva già regista. E' lo stesso spirito di avventura e di indipendenza critica che gli farà fare anche delle scelte, a volte troppo rischiose, quando dopo lo sfollamento a Roma con la famiglia, torna da solo ad Anzio, attraversando con coraggio ed incoscienza il fronte (poco dopo lo sbarco dell’esercito americano, ai primi di marzo del 44) e fa del tutto (per poi riuscire infine) a partecipare a tutta la Campagna di Liberazione d’Italia, insieme con i suoi eroi, che non hanno le caratteristiche dei Cowboys, ma sono ugualmente dei personaggi straordinari che gestiscono un mondo tecnologico ed economico al quale l'Italia popolare, umiliata nell'orgoglio, stracciona ed affamata, guardava con venerazione.
E la sua storia non finisce con la guerra, che gli ha fatto vivere i suoi primi contatti con la morte ma anche con l'amore e con il sesso, Alfredo rimane alle dipendenze dell’American Graves Registration Services (A.G.R.S) dall’ottobre del 1945 fino alla completa costruzione e sistemazione del Cimitero Americano di Nettuno, fa il servizio militare per lo Stato italiano, ma tra campi di Calcio e Banda militare suonando il sassofono, diventa infine fotografo professionista e rocambolescamente per puro caso ritrova i suoi antichi amici americani dopo un intervallo di 46 anni! È invitato infine a partecipare alla 14° riunione del Anzio Beachhead Veterans e diventa Membro onorario della 85° th QM -WWII Vets.
RIFLESSIONI MUSICALI
Laudato sie, mi' Signore
Nel nome di Francesco
con Cristian Alderete
Signori bentrovati! Durante la sosta estiva abbiamo celebratol’Assunzione di Maria al cielo, uno dei quattro dogmi di fede mariani della Chiesa cattolica dove si afferma che Maria, madre del Signore Gesù, al termine della sua vita terrena andò in Paradiso in anima e corpo. In musica, tra le innumerevoli versioni di grandi musicisti della nostra storia della stessa, vi suggerisco di ascoltare i suggestivi Reginacoeli e Ave Verum di Domenico Bartolucci.
Proseguiamo dunque con il percorso che lega la musica alla spiritualitàcon San Francesco d’Assisi, il santo patrono d’Italia, il quale si celebra il 4 ottobre. Tuttavia, in alcune località, si svolgono eventi o si rende omaggio al santo anche in altre date, come il 26 ottobre, in occasioni legate al suo messaggio di pace e fraternità.
Il suo Cantico delle Creature, esalta la bellezza del creato (il sole, le stelle, la terra) e la capacità di accogliere le prove della vita (il vento, la morte) con gratitudine e serenità. San Francesco esorta a superare l’egoismo e la violenza, promuovendo il perdono e la pace tra gli uomini, proprio come si accetta la fragilità della natura e della propria vita.
Lo scorso 26 ottobre 2024 si è realizzato un laboratorio in occasione dell’ottavocentenario francescano con il progetto e la regia di Guido Dettoni presso la chiesa di Assisi che dal 2000 ospita la mostra d’arte sacra contemporanea. Questo laboratorio si concluderà il prossimo 5 novembre, ma noi del Simposio vogliamo partecipare nell’omaggiare la Laude francescana con l’evento Riflessioni Musicali il prossimo 26 ottobre 2025 per accrescere il nostro benessere e ci aiuta a venire a contatto con le nostre emozioni, ma soprattutto ci permette di imparare ad ASCOLTARE, ed è ascoltando veramente che possiamo trovare il piacere, l’Altro e perché no, noi stessi!