Una manifestazione che distingue fra crimini non è credibile
Due pesi e due misure
Ai drammi che stanno tormentando il mondo, alle guerre ed alle rivoluzioni che insanguinano questo tratto di storia, il resto delle nazioni che godono del grande privilegio di vivere la pace non riescono spesso a coagulare tutti i loro sforzi nella ricerca degli elementi di pacificazione. Dopo che l’ONU ha perso la funzione che l’ha resa indispensabile per molti anni, cioè quella di risolvere le controversie e di tutelare la pace, blocchi contrapposti si confrontano pericolosamente e l’ideologia la fa da padrona. In questi giorni è transitato nel mediterraneo uno strano corteo fatto di barche con la pretesa di portare aiuti umanitari al martoriato popolo di Gaza. Con la pretesa di farlo, sapendo che non è possibile, quindi gli organizzatori non hanno effettuato un’azione concreta ma la loro intenzione è stata solo quella di dimostrare la loro indignazione per l’accanimento del Governo Israeliano nei confronti di Hamas e del popolo che Hamas ha eletto 19 anni fa e di cui è oggi succube. Intento politico e nobile che dovrebbe essere condiviso da tutti i cittadini di buona volontà se non fosse stato generato da una sola parte politica, che intende usare quella, che si rivela essere solo propaganda, come arnese di contrasto rispetto ai governi ed alle istituzioni statali che si trovano nella reale difficoltà di gestire una diplomazia irrilevante. La cronaca, come una tragica litania, ci da i numeri dei morti, sottolineando quello delle donne e dei bambini, come se facessero categoria a se, per dare risalto alla barbarie che è in atto. Spettacolo triste, come sono tristi gli ammassi di rovine, come sono tristi e poveri disgraziati che spingono un carretto colmo di vecchi materassi. La tragica realtà di una guerra merita la prima pagina e tutta l’attenzione dei cultori di pace, ma quando quell’attenzione è strabica allora non gode più dell’alone che dovrebbe nobilitare i ricercatori di pace ma il semplice rispetto di chi propone una tesi politica. Se il recinto è tale da permettere che venga letteralmente cacciata una giornalista della Stampa, se il recinto è tale da contenere esclusivamente aderenti a partiti di sinistra, se il recinto issa una bandiera di una parte e non quella multicolore della Pace, allora quel gruppo non ha il diritto di rappresentare tutti ma solo quelli che votano per i partiti a cui appartengono i suoi organizzatori. La cosiddetta “flottiglia della resistenza globale” che pretende di portare un messaggio universale diventa una manifestazione del tipo di quelle che organizzano i Centri Sociali e che le Forze dell’Ordine sono costrette ad arginare nel loro intento distruttivo. Se l’intento non è quello di portare aiuti concreti, visto che vengono rifiutate intermediazioni neutrali, ma quello di “forzare il blocco navale “ di una nazione in guerra, pretendendo che il governo italiano ne garantisca l’esito con mezzi militari, allora non si tratta più di propaganda politica ma di un’azione demenziale. Per testare l’onestà intellettuale degli organizzatori basta proporre una tematica che non offre scampo a risposte peregrine: Se Israele sta dando una risposta sproporzionata alla tragica strage del 7 ottobre, quale è la ragione della strage che da tre anni l’esercito russo sta compiendo in Ucraina? Israele sta operando un’azione di eliminazione di terroristi che l’hanno attaccato ed uccide tantissimi civili di cui quei terroristi si fanno scudo; quale è la ragione per cui la Russia bombarda una fila di vecchietti che vanno a ritirare una pensione di 80-100 Euro, forse nell’Ufficio Postale si nascondeva una batteria di missili terra-aria del tipo di quelli che si nascondevano in un ospedale pediatrico e in una stazione ferroviaria?. Sono circa 20.000 i bambini ucraini rapiti e portati in Russia: dove è il martellamento mediatico dei marinai che battono bandiera palestinese per il loro ritorno dalle proprie madri? Dove sono le manifestazioni per le tragiche sorti di tanti civili ucraini innocenti uccisi dal fuoco russo? Eppure commandos ucraini non sono entrati in territorio russo per fare strage e scempio di migliaia di coloni e di ragazzi che si divertivano a ballare. Di storie tragiche la cronaca ucraina ne può raccontare mille, da Bucha e prima e dopo Bucha; ma dove sono i “pacifisti” del Leoncavallo che sfilano e rompono vetrine e teste di poliziotto, che alzano dieci cento bandiere ucraine? Gridando Putin assassino? Con cartelloni “i bambini non si toccano”? Sul piano legale la Russia ha commesso la massima violenza contro un popolo “fratello”, e a trovarne inesistenti ragioni giustificative sono coloro che nei giorni scorsi hanno giustificato come errori un vero e proprio attacco di assaggio da parte di 19 droni russi sulla Polonia ed altri tentativi di disturbo aereo. Chi ha una minima idea di come funziona il controllo di un drone sa che il fatto che un solo esemplare possa sbagliare traiettoria costituisce un’anomalia grave. Non è con l’ideologia di parte che si può essere credibili. L’azione della Flotilla diretta a Gaza è un’azione propagandistica degli antagonisti di professione, di coloro che sono presenti ovunque ci sia da negare qualcosa: sia la TAV, sia le trivelle ed ora avranno linfa vitale col ponte di Messina. Coloro che vanno sulle barche di immigrati a difendere il loro diritto a commettere il reato di entrare illegalmente nel nostro Paese e che poi negano che, quando quegli stessi immigrati rubano stuprano ed uccidono, “non esiste nessuna relazione fra criminalità ed immigrazione clandestina”. Quando gli stessi personaggi organizzeranno una flottiglia diretta sulle coste della Crimea per dire a Putin che è un criminale, allora mi ricrederò.
Sergio Franchi
Pro Palestina
Ci tenevo a ringraziare, a nome mio e dei Giovani Democratici di Anzio e Nettuno, tutte le studentesse e gli studenti, le ragazze e i ragazzi che ieri hanno deciso di manifestare pacificamente la loro vicinanza al popolo palestinese.
Hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte e di prendere una posizione netta, dimostrando che i giovani hanno le proprie idee, i propri valori e la forza di battersi per ciò in cui credono, anche in un territorio in cui spesso è difficile farlo.
Esprimiamo profondo orgoglio per una manifestazione così partecipata e consapevole. È passato molto tempo dall’ultima volta in cui centinaia di giovani hanno riempito le strade dei nostri territori per lanciare un messaggio così forte e chiaro: dire basta alle atrocità che si stanno consumando a Gaza, di fronte al silenzio assordante del governo italiano.
Non possiamo più restare spettatori, non possiamo più tollerare questo genocidio.
La presenza e la voce delle nuove generazioni sono la prova che un futuro diverso è possibile: fatto di coraggio, solidarietà e impegno concreto per la pace.
Noi vogliamo e dobbiamo fare la nostra parte, per Gaza, per l’Ucraina, per tutti coloro i quali sono vittime soprusi e violenze. Non è questo il mondo in cui vogliamo vivere, e questo è il momento di urlarlo a gran voce.
Alessandro Lo Rillo,
Segretario dei
Giovani Democratici
Anzio/Nettuno
e Vice Presidente
del Consiglio di Nettuno
Operazione dei Carabinieri che sequestrano cocaina
Arresti per spaccio
I Carabinieri della Stazione di Nettuno, a conclusione di un mirato servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza di reato un 22enne e un 52enne del posto, già noti alle forze dell’ordine, poiché gravemente indiziati del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I militari, durante un’attività di osservazione in una via residenziale della Città, hanno notato il più giovane dei due occultare una busta nel soffitto di un androne di una palazzina popolare, prelevata, poco dopo, dal secondo soggetto.
Notata la scena, i Carabinieri sono prontamente intervenuti, bloccando quest’ultimo e trovandolo in possesso della busta appena prelevata, contenente 30 grammi di cocaina suddivisa in 48 dosi.
I militari hanno quindi raggiunto anche il primo soggetto presso la sua abitazione, dove, a seguito di perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto 8.290 euro in contanti e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
I due sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Ristrutturazione scala
Sono stati portati a termine i lavori di completa riqualificazione della discesa al mare di via della Resistenza nettunese, che costeggia il Forte Sangallo e permette l’accesso alla spiaggia.
Nello specifico è stata restaurata e messa in sicurezza la scaletta di accesso alla via, completa di un nuovo impianto di illuminazione che migliora la fruizione anche durante le ore serali.
E’ stato realizzato il nuovo impianto di illuminazione lungo tutta la via ed è stata completamente ripristinata, con una nuova pavimentazione, nuovi corrimano e una pulizia completa dell’area, la discesa al mare che costeggia la fortezza e che permette l’accesso all’arenile anche a chi si muove in carrozzina.
“Si tratta di un lavoro che ha riqualificato un accesso al mare importante per Nettuno, da troppo tempo in stato di abbandono – ha detto il Sindaco di Nettuno Nicola Burrini – anche la discesa al mare, così come la scala, sarà illuminata”.
“Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto con celerità e impegno – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Iannone – avevamo dei tempi strettissimi per la realizzazione di questi lavori per non perdere i finanziamenti regionali e ce l’abbiamo fatta.
Mi scuso con i cittadini per i disagi nel mese di settembre in cui ancora si va al mare, ma non abbiamo avuto altra scelta sulla data di apertura del cantiere.
Questa zona bellissima sta subendo importanti e positive trasformazioni, che vogliamo continuare a portare avanti con intere”.
Comune di Nettuno