CITTA’ INSIEME
La nostra gita nella terra dell'usignolo
Una sorpresa dietro ogni angolo. Questa in sintesi l'impressione lasciata dalla riuscitissima gita organizzata dal Direttivo di CittaInsieme che ci ha portati, ieri sabato 12 Aprile, a Sermoneta, all'abbazia cistercense di Valvisciòlo e a Bassiano.
Riuscita per il numero e per la simpatica convivialità dei partecipanti, per l'accurata preparazione, per un itinerario studiato per farci conoscere luoghi vicini a casa ricchi di storia.
Passeggiando di prima mattina in una Sermoneta ancora deserta, accompagnati dal profumo dei biscotti e dai colori dei davanzali fioriti, abbiamo scoperto il piccolo museo diocesano che conserva la splendida “Incoronazione della Vergine” con un sorprendente Cristo seminudo, opera del pittore autoctono Girolamo Siciolante, le cui opere si trovano anche al Louvre, a San Giovanni in Laterano e nella galleria di Parma. Nell'adiacente collegiata di Santa Maria Assunta, tra i maestosi archi gotico-cistercensi, abbiamo scoperto un’altra “Incoronazione della Vergine”, stavolta del pittore fiorentino Benozzo Gozzoli al quale la famiglia Caetani commissionò come ex-voto quest’opera nata come pala in legno rifinita in foglia d'oro, poi riportata su tela quando il tempo cominciò a deteriorarla.
Nel Museo della Storia della Ceramica il direttore prof. Vincenzo Scozzarella in persona ci ha guidato tra le vetrine della millenaria raccolta, preziosa per risalire a usi e costumi delle varie epoche.Infine passeggiando sui camminamenti di ronda dell'imponente Castello Caetani abbiamo potuto ammirare scorci della pianura sottostante che ricordavano quelle vedute della campagna romana così care ai nobili inglesi del Settecento e Ottocento quando facevano il Grand Tour in Italia.
La sosta per il pranzo è stata nell'accogliente agriturismo “Valle dell'Usignolo” che ci ha deliziato con piatti all'insegna della genuinità con prodotti a km zero, come la squisita lasagna alle erbe selvatiche, cibi accompagnati da una dorata falanghina biologica del posto.
Trasferimento quindi all'abbazia di Valvisciolo, perfetto gioiello di rigore e sobrietà come voleva la Regola cistercense. A farci da guida don Andrea, uno dei cinque monaci ancora dimoranti nel luogo. Nel piccolo museo che si affaccia sul bellissimo chiostro abbiamo avuto la sorpresa di poter ammirare un'incisione di Albrecht Durer, una tela del Pomarancio, una veduta del Canaletto.
Sul bus che ci portava all'ultima tappa di questa emozionante giornata, Maria Grazia Vasta ci ha letto due sue poesie per rimanere in tema, il Poeta e l’Usignolo, nelle quali scopriamo che ciò che li accomuna è la capacità di parlare all'animo: il poeta con le parole, l'usignolo con il suo canto. Subito dopo Francesco Bonanni ci ha preparati alla visita con interessanti informazioni sulla nostra prossima meta.
E infatti, giunti a Bassiano, il Museo delle Scritture “Aldo Manuzio” ci ha rivelato l'affascinante storia della stampa nella figura di quel suo illustre concittadino, il tipografo del Cinquecento che introdusse la punteggiatura e l'uso del corsivo al posto dei più ingombranti caratteri gotici, creando perfino il primo libro "tascabile", più economico e quindi alla portata anche dei ceti meno abbienti, facendolo diventare un formidabile strumento di diffusione di cultura, idee e libertà.
Claudia Sebastiani
Aprile 2025
Nettuno. A restauro finito ecco chi andrà nella
“ex Divina Provvidenza”
Nettuno 31/3/25. In vista del completamento dei lavori di restauro la Giunta comunale ha deciso, nella riunione del 28 marzo scorso, come saranno utilizzati in linea di massima gli spazi dell’edificio “ex Divina Provvidenza”.
Il provvedimento è stato sollecitato dall'area Lavori Pubblici del comune in modo da poter indirizzare gli ultimi interventi, ad esempio prese elettriche, punti luce ecc., in funzione delle future specifiche necessità.
Gli ambienti saranno adibiti come segue:
- - il primo piano, il secondo e il sottotetto saranno ciascuno assegnati per metà alla scuola Apicio Colonna Gatti e per metà al comune stesso;
- - il piano terra andrà per circa metà (1110 mq) ancora alla scuola mentre sul lato opposto la parrocchia di s.Barbara otterrà 300 mq e il Centro anziani 130 mq. I restanti 780 mq saranno nella disponibilità del comune.
- - Il cortile resterà di esclusiva pertinenza della scuola.
Nel verbale della Giunta si fa anche riferimento all'utilizzo degli spazi per eventuali iniziative temporanee proposte dalle associazioni, ma non viene data alcuna indicazione più precisa. In mancanza di ciò non ci resta che confidare nella lungimiranza dei tecnici comunali che progettino anche per questo settore una impiantistica versatile, cioè tale da agevolare lo svolgimento delle attività (sala conferenze, condizionamento, schermo per proiezioni, pareti attrezzate per esposizioni, punti luce, oscurabilità degli ambienti, impianto diffusione sonora, rete wifi, ecc.).
L'installazione di un ascensore non abbiamo neppure il coraggio di accennarla, crediamo che basti l'esperienza di quello del Forte Sangallo a fare da monito.
La Riserva con riserva: torna visitabile Tor Caldara
Riapre al pubblico tutti i sabati e domeniche (e forse anche i giovedì) la Riserva Naturale Regionale di Tor Caldara, ad Anzio.
Il bel parco, noto per la presenza di una cava di zolfo a cui attinsero perfino i romani, torna visitabile nei giorni indicati pur se di MATTINA solamente. Il nuovo gestore (l'Ente Parco Castelli Romani) è riuscito infatti a reperire il personale necessario per riattivare il servizio.
Ma l'orario non è la sola limitazione che caratterizza questo ritorno: per necessità di manutenzione sarà infatti per adesso percorribile solo il sentiero centrale, quello che porta fino alla Torre. Resta comunque accessibile il "balconcino" belvedere che affaccia sulla cava ma la discesa in essa non è consentito.
Stessa situazione sul versante sud (il sinistro per chi va alla Torre): non si può deviare verso il ponticello sul laghetto sulfureo perché il sentiero è reso impraticabile dai rami degli alberi.
Nonostante tali vincoli la riserva rimane un posto gradevolissimo (e raro) in cui trascorrere alcune ore immersi nella natura.
Vale la pena ricordare che da pochissimi anni della riserva fa parte anche il vasto terreno prospiciente, quegli 80 ettari della Tenuta della Vignarola che la Regione Lazio ha finalmente sancito come "intoccabile" aggregandola appunto a Tor Caldara e salvandola per un pelo dall'edificazione.
Nella foto un suggestivo tramonto sulla Tenuta della Vignarola; il corso d'acqua che si intuisce serpeggiare in primo piano è il Fosso della Vignarola che, attraversando la litoranea, passa poi nella riserva di Tor Caldara dando vita alle concrezioni sulfuree delle cave.