Il 18 aprile, venerdì santo, a Nettuno si terrà la manifestazione “Rivivi la Passione”
Un’emozione da non perdere
Venerdì 25 aprile 2025 alle ore 21.00 rivivremmo le ultime 30 ore di vita di Gesù. La nostra Passione di Cristo compie 51 anni e questo anniversario vogliamo festeggiarlo con tutti voi.
Solamente le emozioni, che cerchiamo di trasmettervi, ci ripagano delle fatiche e dei sacrifici che ciascuno di noi ci mette. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, in modo particolare la nuova Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Nicola Burrini, Assessore alla Cultura Roberto Imperato e tanti altri che condividono il nostro Progetto, come la Comunità Passionista del Santuario. Cittadini comuni, famiglie intere, giovani si stanno preparando per poter offrire ai presenti la sera del venerdì santo i momenti salienti della Passione di Cristo in chiave di rappresentazione teatrale, utilizzando nuove tecnologie per poter permettere a tutti di poter vedere, riflettere, emozionarsi e commuoversi durante la successione delle scene che descrivono le ultime ore di vita di Gesù. Il nostro progetto “Salvaguardia culturale Passione di Cristo 2025” Prospettiva UNESCO, nasce dalla volontà di sviluppare nella maniera il più possibile diffusa, condivisa e riconosciuta dalle comunità che sono portatrici d’interesse le azioni avviate e da avviare per la salvaguardia e la valorizzazione delle Passioni di Cristo, la manifestazione più significativa tra le forme di teatro religioso conosciute attraverso una serie di eventi che possono rientrare nel Piano di Salvaguardia condiviso relativo al Progetto UNESCO per l’anno 2025, in collaborazione della Comunità Passionista del Santuario.
La nostra Passione non è uno spettacolo, è qualcosa che abbiamo dentro che ci prende che ci avvinghia e che ci porta a trasmettere anche delle emozioni che ti accorgi di aver dato ai presenti quando una lacrima bagna il viso.
Vieni a vivere questa emozione dal vivo.
Onori Fausto
La Passione on the road
Nel weekend del 29 e 30 marzo, il lungomare di Nettuno ha visto una straordinaria affluenza di pubblico per la mostra fotografica e di costume intitolata “La Passione on the road”. Questa iniziativa, organizzata dall’Associazione APS Ente Nettunese Sacre Rappresentazioni ed Eventi e patrocinata dal Comune di Nettuno, ha messo in scena ben 13 vele che hanno rappresentato le fasi salienti delle ultime 30 ore della vita di Gesù. La mostra non si è limitata alle immagini statiche; ha incluso anche vivaci flash mob con personaggi in costume che hanno catturato l’attenzione e la curiosità dei visitatori. I figuranti, vestiti con costumi storici, si sono offerti di posare per le fotografie richieste dai cittadini, creando un’atmosfera di interazione e coinvolgimento.
Nel pomeriggio di domenica, un corteo pomposo ha attraversato il lungomare, dirigendosi verso la fontana del Dio Nettuno, venerato dai romani, e proseguendo per le strade e le piazze del borgo. Durante il percorso, i figuranti hanno invitato i passanti a partecipare alla 51esima edizione della Passione di Cristo, in programma per venerdì 18 aprile alle 21.
L’organizzazione ha sottolineato che chi desidera assistere all’evento da un posto a sedere deve prenotare telefonando ai numeri 389/1391472 o 346/3953471. La manifestazione ha quindi rappresentato un’occasione di grande richiamo, mescolando cultura, storia e tradizione, e lasciando un’impressione duratura nel cuore dei presenti.
Il diritto dell’accesso al mare dalla Divina Provvidenza
Accesso negato
Sabato 29 marzo scorso, un nutrito gruppo di cittadini ha manifestato a Nettuno davanti al complesso della Divina Provvidenza per richiamare l’attenzione delle Autorità e del pubblico sul tema del diritto di accedere al mare. La richiesta dei manifestanti, ad iniziativa dell’Associazione “Nettuno, salviamo i beni storici e ambientali”, non è certo generica perché si richiama a un luogo preciso che dagli inizi del secolo scorso garantiva l’accesso al mare e cioè il passaggio ormai chiuso da un cancello oggi di esclusiva discrezione e disponibilità di un privato.
L’accesso al mare dalla Divina Provvidenza risale al 1902 quando le orfanelle ricoverate nello storico edificio potevano usufruire di un tunnel che le portava direttamente alla spiaggia. Successivamente fu disponibile l’accesso attraverso un passaggio e una scala sulla falesia che nei tempi più recenti rimase aperta dal 1996 al 2012 per ordinanza del Sindaco, previo accordo con la Santa Sede precedente proprietaria del sito, scala di pertinenza dell’edificio principale che era stato acquistato dal Comune nel 1975.
Sono anni che l’associazione “Nettuno, salviamo i beni storici e ambientali” si batte per la riapertura di quel passaggio e per l’accesso al mare dalla scala che scende sulla falesia, scontrandosi con un interminabile successione di resistenze e nonostante che il TAR in una sentenza del 2011 ne abbia riconosciuto la pubblica utilità. Di questi giorni è la nuova mobilitazione di “Nettuno, salviamo…” che si basa su una concreta consapevolezza e cioè che se si vuole dare una prima, possibile risposta ai cittadini, la via maestra è chiedere la riapertura di quella scala o attraverso un accordo con la attuale proprietà o arrivando all’esproprio.
Ciò in forza della storia della nostra Città che nel corso degli anni aveva garantito la pubblica fruizione di quell’accesso al mare, delle controverse circostanze in cui quella disponibilità è venuta a mancare, della stessa sentenza del Tar che ne riconosce la pubblica utilità.
Per questo l’iniziativa della nostra associazione si differenzia da quelle di altri comitati che, pur con le migliori intenzioni, si sono invischiati in interminabili controversie giuridiche che rischiano di infilare il Comune in contenziosi con i privati dall’esito estremamente incerto, e comunque molto lontano nel tempo, volte ad espropriare altre discese private lungo la via Gramsci, discese di cui è difficilissimo ricostruire la storia urbanistica e proprietaria, distanti comunque dalla centralità storica e urbanistica della Divina Provvidenza.
La nostra Associazione è quindi determinata nell’intento di perseguire la riapertura di quell’accesso o, in alternativa, di esplorare la possibilità che venga ripristinato il passaggio sotterraneo interno alla Divina Provvidenza (in cui peraltro si stanno realizzando ristrutturazioni con i fondi del PNRR) passaggio tuttora esistente anche se chiuso.
Associazione “Nettuno,
salviamo i beni
storici e ambientali”
Contro l’antenna
Lavinio con Anzio uniti contro l’installazione dell’antenna vicino a una scuola e un parco giochi.
Lavinio con Anzio, insieme alla comunità di Lavinio, esprime la propria ferma opposizione all’installazione di un’antenna per la telefonia mobile prevista in un’area particolarmente sensibile del territorio, nelle immediate vicinanze di un parco giochi e di una scuola pubblica.
L’Amministrazione Comunale, consapevole delle preoccupazioni dei cittadini e dell’importanza di tutelare la salute e la sicurezza dei più piccoli, sta già adottando tutte le misure possibili per impedire che l’intervento venga realizzato.
Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda.
Lavinio con Anzio