I ringraziamenti dell’associazione La Stella del Mare a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento
La rievocazione dell’Approdo della Madonna
A nome della Associazione La Stella del Mare, desidero esprimere sinceri ringraziamenti e tutti coloro che a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione dell’Evento dell’Approdo. Un evento condiviso e vissuto dai cittadini di Nettuno con profondo slancio e sincera emozione, una dichiarazione di unità, un sentire comune di amore verso la Madonna delle Grazie. La rievocazione dell’Approdo ha un portato non solo storico, culturale, sociale e turistico ma anche religioso, e rappresenta un arricchimento della nostra tradizione popolare, un atto di fede e di amore verso la Madonna dei nettunesi. “Sedeva graziosa sul caro naviglio, la madre col figlio che intatta portò” e ancora “Correva la nave d’Italia le sponde quand’ecco sull’onde Nettuno spuntò”. In queste poche strofe del canto popolare nettunese che sembrano scaturite dalla penna del sommo poeta è racchiusa tutta la storia dell’Approdo perché il nostro è un appuntamento con la storia, con la tradizione tramandataci dai nostri progenitori e noi, come loro, siamo qui, su questa stessa spiaggia ad attendere l’arrivo dal mare dell’imbarcazione recante la statua della nostra Madonna. La rappresentazione storica che fa da spettacolare coreografia all’evento dell’Approdo è stata resa possibile grazie ad un lavoro di squadra degli associati, storici, coreografi, costumisti, scenografi della Stella del Mare che con costanza, sacrificio e professionalità hanno saputo dirigere una grande macchina organizzativa.
Ringrazio con profondo affetto la Comunità dei Padri Passionisti ed in particolare il rettore Padre Pasquale Gravante che ci ha sostenuto nella realizzazione dell’evento; desidero altresì esprimere sinceri e sentiti ringraziamenti alla Amministrazione Comunale ed in modo particolare al Sindaco dott. Nicola Burrini, che ha patrocinato e contribuito al finanziamento dell’Evento, credendo nella validità del nostro progetto.
Ancora desidero ringraziare la Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, sempre in prima fila negli appuntamenti culturali più importati della città, per il determinante sostegno economico che ha reso possibile la nostra manifestazione; la Polizia Urbana nella persona del comandante dott. Rizzo Albino; il Distaccamento di Anzio-Nettuno dei Vigili del Fuoco; la Polizia di Stato; la rappresentanza dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito, la Capitaneria di Porto di Anzio; la Marina di Nettuno S.p.A.; il Cantiere Navale Marina di Nettuno S.r.l. nella persona di Umberto Pineschi; il Circolo Velico Yacth Club di Taveri Valerio; L’Associazione Voga Veneta nella persona di Taurelli Nando; il Circolo Mare Cretarossa; l’Associazione Diportisti Nettunesi Il Delfino; il Circolo Aereo-Nautica; Colarossi Nicola, Tulli Renzo, Niccolucci Marco e Antonio Cianfriglia; il Circolo Sommozzatori Tridente Sub Nettuno; Le scuole Angelo Castellani e Salvo d’Acquisto di Nettuno; gli Istituti Liceo Artistico Pablo Picasso di Anzio e l’Apicio-Colonna Gatti di Anzio-Nettuno; gli Stabilimenti Balneari Salus e Le Sirene; le Antiche Fiorerie Imbiscuso; la Federazione Regionale delle Manifestazioni Storiche del Lazio nella persona del suo Presidente Don Rodolfo Baldazzi; i gruppi storici delle città di Anzio e Subiaco che ci hanno onorato della loro presenza. Inoltre, desidero ringraziare l’ANPS, Associazione Nazionale Polizia di Stato, che ha contribuito con la sua presenza alla sicurezza e riuscita dell’evento.
Un grazie sentito ed affettuoso va a tutti gli associati, ai coordinatori dei gruppi, alle persone addette alla Sartoria, alla Costumeria, a tutto il Consiglio Direttivo, a Roberto Lucci persone tutte che instancabilmente hanno operato per la buona riuscita dell’Evento. Ringrazio ancora tutti coloro che hanno sostenuto La Stella del Mare nell’affrontare uno sforzo economico importante.
Ringrazio infine gli abitanti di questa generosa e meravigliosa terra che ci hanno sostenuto e creduto in noi.
La Stella del Mare
Eugenia Rossi
La silloge poetica “Il tempo della fuga”
Uscirà il 5 maggio nelle librerie e su tutti gli store online “Il tempo della fuga”, la nuova raccolta di poesie di Marianna Aulicino, edita da Eretica Edizioni, e già disponibile in anteprima sul sito dell’editore. Sempre in bilico tra il desiderio irresistibile di fuggire e il bisogno umano di trovare un motivo per restare, l’io lirico della giovane autrice dà vita a un viaggio esistenziale e spirituale, sospeso tra la fugacità del tempo e la vastità della natura, alla ricerca di un senso, di un ritorno, di una forma possibile di esistenza.
“Mi piace sottolineare che questa raccolta ha preso forma e si è conclusa spontaneamente, seguendo i movimenti della mia vita interiore. A un certo punto, - racconta l’autrice, con profonda emozione – ho sentito che una parte del mio percorso aveva trovato il suo compimento, così mi sono fermata, ho posato momentaneamente la penna: non c’era altro da aggiungere. Questo libro è come un testamento interiore: chiude il cerchio con la vita. La mia profonda gratitudine va a Eretica Edizioni, che ha saputo accogliere e accompagnare con delicatezza la voce di questo viaggio poetico.”
Molte delle poesie che compongono la silloge sono nate per strada, nel tragitto verso il lavoro, durante lunghe passeggiate nella città d’origine, nelle soste solitarie di fronte al mare.
In un rapporto quasi cosmico con il mondo circostante, l’autrice ha lasciato che il proprio impulso alla fuga e allo smarrimento si trasformasse in una ricerca: tra il chiasso e il silenzio, ogni istante si è fatto soglia, spazio in cui percepire quel principio misterioso che segna il confine tra esistenza e inesistenza. E ogni poesia appare proprio come una traccia lasciata nell’impronta dell’inesistenza, una fuga che non è mai fine a sé stessa, ma emblema dell’atto creativo, di un ciclo di resistenza, morte e rinascita.
“La fuga di cui scrivo diventa quasi un motivo esistenziale – continua, infatti, l’autrice - un impulso a sconfinare, per fare ritorno a sé stessi e alle origini, un mezzo attraverso cui tirarsi fuori dall’ineluttabile e sfuggente tirannia del tempo e provare a tentare l’Eterno attraverso l’arte. Così come ogni corrente non segue mai un solo flusso, così ogni perdita conduce, in fondo, a un ritorno. E ogni partenza, forse, è solo un pretesto per imparare ad esistere.
Perché, in fondo, Non è più dolce il restare, di chi ama la fuga?”
Marianna Aulicino, classe 1998, vive a Nettuno, in provincia di Roma. Farmacista e giornalista pubblicista, coltiva la passione per la poesia sin da bambina. “Il tempo della fuga” è la sua terza pubblicazione in versi.