Su ricorso di alcuni consiglieri del centrodestra l’organo amministrativo decreta di affidare al Prefetto l’incarico di nominare un dirigente per controllare tutto
Il Tar chiede di verificare i risultati elettorali
Dopo il lungo commissariamento ai cittadini di Anzio era stato riconsegnato il diritto di eleggere i propri rappresentanti alla gestione dell’Amministrazione Comunale. E’ stata una campagna elettorale priva di grossi sussulti propagandistici; forse nella convinzione che ad Anzio il centrodestra era imbattibile. Tanto è vero che la proposta del candidato Sindaco Bertollini, anche se è apparsa a molti come una minestra riscaldata, aveva ricevuto, in prima battuta, circa tre volte il numero dei voti del suo avversario Lo Fazio del PD.
Al ballottaggio è successo quello che a molti, ma non a tutti, è apparsa come una sorpresa: con circa 10 punti percentuali di scarto Lo Fazio ha stracciato il candidato del centrodestra.
Non si sa che cosa sia accaduto, o forse un’analisi politica più approfondita potrebbe suggerire qualche risposta, sta di fatto che un elettore su tre è andato a votare e la vittoria al Sindaco di un centrosinistra unito è apparsa abbastanza evidente.
Non a tutti però visto che, subito dopo i risultati del ballottaggio, Bertollini, Marozzini, Tulli, Garzia e Tondinelli hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativi Regionale del Lazio (n 14290) per irregolarità elettorali, fornendo prove ed evidenze.
Il ricorso, che viene fatto contro tutto il Consiglio Comunale e non solo contro i candidati eletti nelle liste di centrosinistra, chiede l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti e di tutti i verbali di tutti gli uffici elettorali, che equivale, ove sia verificato, all’annullamento dell’intero esercizio del voto e la ripetizione dell’elezione amministrativa.
Nell’udienza pubblica del 23 aprile 2025 il Tribunale Amministrativo Regionale, relatore il dottor Giuseppe Licheri, ritiene che le “diffuse incongruenze riscontrate, nei verbali degli uffici elettorali, in relazione alla corrispondenza tra il totale delle schede autenticate e la somma delle schede votate e delle schede, pure autenticate, ma non utilizzate; attese le rilevanti proporzioni assunte dal fenomeno in questione, meritino un approfondimento volto ad escludere che, dietro l’apparente incompletezza od incongruenza dei verbali di sezione, si celi un’oggettiva grave illegittimità dello svolgimento delle operazioni di voto e ciò a prescindere anche dal doloso utilizzo, su vasta scala, del meccanismo della cosiddetta “scheda ballerina” e decreta di affidare al Prefetto di Roma l’incarico di reperire un “dirigente in possesso di provata esperienza” affinché proceda alla verifica delle operazioni elettorali disponendo che ciò avvenga entro il 1° agosto 2025, data di consegna della relazione di verifica. Il TAR, inoltre fissa l’udienza dell’8 ottobre per il proseguo della trattazione del merito. Insomma non c’è pace ad Anzio.
Dopo il Commissariamento, che ha esautorato un Consiglio Comunale eletto, per gravi condizionamenti da parte della malavita, di cui nessun “condizionato” risulta ancora condannato; dopo un periodo in cui i Commissari hanno preso decisioni tendenti più al risanamento che al perseguimento di un disegno ambizioso di progresso, dopo un’elezione decisamente snobbata da parte dei cittadini, sembrava che un gruppo di persone “decenti” e “pulite” fosse stato eletto per cercare di rimettere in moto l’amministrazione comunale, l’Ordinanza del TAR crea uno stato di incertezza da parte della gente, quella gente che per il 70% ha disertato il turno del ballottaggio e ciò per il senso di distacco e di nausea per la politica in genere e per gli avvenimenti che hanno duramente colpito la nostra comunità e di cui i postumi si ripropongono con assiduità preoccupante.
Penso che l’incertezza sia solo da parte dei cittadini perché sono certo che gli eletti non abbiano nulla di cui temere da una verifica. Intanto dovremo attendere fineanno per avere una sentenza definitiva mentre uno stato di provvisorietà accompagnerà l’attività comunale.
Una sola speranza: che il Comune possa ritrovare quella certezza della regolarità e del prevalere del diritto che permetta agli eletti di continuare l’azione iniziata. Anzio ha bisogno della stabilità dell’istituzione che l’amministra e dell’onestà e della professionalità dei suoi amministratori per risolvere i tanti problemi che si sono accumulati negli anni; Anzio merita, per la sua storia antica e recente, un posto di rilievo nella realtà del nostro Paese.
Sergio Franchi
“Prendo atto con rispetto della decisione del Tar sulle elezioni amministrative, come avevo già spiegato non si discuteva se annullare o meno il voto ma se ci fossero stati errori nella compilazione dei verbali dei seggi elettorali” - lo ha dichiarato il sindaco, Aurelio Lo Fazio, in merito a quanto stabilito dal Tribunale amministrativo regionale che ha disposto di verificare i conteggi effettuati dai seggi elettorali.
“Restiamo alla guida della città e continuiamo ad amministrare e a farlo con determinazione, così come finora fatto. Seguiremo gli sviluppi della vicenda – ha concluso il Sindaco - con la massima serenità, fornendo ai magistrati tutta la documentazione che riterranno necessaria”.
Comune di Anzio