L’ultima edizione aggiornata del libro di Nando Dalla Chiesa
Le donne contro la mafia
Nando Dalla Chiesa, “Le ribelli. Storia di donne che hanno sfidato la mafia per amore”, RCS Media Group, Milano 2024, pp. 230 euro 11.
Questo libro pubblicato per la prima volta quasi venti anni fa, esce in una ultima edizione aggiornato e arricchito di un nuovo ultimo, importante, capitolo. L’autore Nando Dalla Chiesa è professore di Sociologia della criminalità organizzata all’università di Milano, è inoltre, presidente onorario dell’associazione ‘Libera’ e preside della scuola di formazione ‘Antonino Caponnetto’.
“Cosa nostra, l’onnipotente organizzazione che sognava di ottenere tutta per sé la Sicilia, con Totò Riina nelle vesti di viceré, ha subito rovesci un giorno inimmaginabili. Non è stata solo una sconfitta giudiziaria e militare. E’ stata anche e soprattutto una sconfitta culturale, certo mai totale, avanzata sotto la spinta decisiva di migliaia e migliaia di donne. Famigliari di un numero crescente di vittime…, ma soprattutto famigliari di nessuna vittima, cittadine e studentesse ostili alla violenza mafiosa, maestre ed insegnanti desiderose di dare un altro futuro alle nuove generazioni” (pp 14 e 15). E anche di donne appartenenti ad ambienti contigui a contesti famigliari mafiosi e che si sono ribellate all’antico ordine patriarcale, familistico malavitoso, contribuendo a rompere il regime di omertà secolare e di affinità di sangue.
L’autore in questo testo “propone timidamente…il principio che l’antimafia è donna” (p. 16). Ma “come si può dire… che l’antimafia è donna... nonostante… tutti gli eroi che sono caduti combattendola da ruoli tipicamente maschili?” (p. 17). Tuttavia è sempre più crescente la presenza di donne nei posti di responsabilità nella Dia di Milano e altre città, di insegnanti di ogni grado, di studentesse, ricercatrici, di donne in associazioni e comitati antimafia, animatrici ed operatori socioculturali, ecc, che, giorno dopo giorno, offrono un grande, significativo contributo alla lotta alle mafie. Dalla Chiesa, in questo volume, ci offre -attraverso sette storie di vita- sette sofferti percorsi esistenziali: uno spaccato, un esemplare racconto di queste vicende di emancipazione e di riscatto.
“Non solo pianto disperato e furia vendicativa… ma lotta per la verità e per la giustizia” (p.12). La testimonianza di Francesca, la madre di Salvatore Carnevale, ucciso nel 1954, dalla mafia di Sciarra: una fra le prime vittime di quella fitta e lunga schiera di sindacalisti assassinati dalla criminalità organizzata (cfr. p. 25).
Felicia: la madre di Peppino Impastato militante (e consigliere comunale) di Sinistra ucciso nel 1978 a Cinisi, dove era nato e dove aveva intrapreso una dura lotta contro le cosche locali. Donna che, insieme all’altro figlio, ha poi continuato con determinazione e grande coraggio la battaglia di Peppino, dando vita a un centro di documentazione, studio e mobilitazione contro ‘cosa nostra’.
Saveria, che dopo l’atroce assassinio del figlio: Roberto Antiochia, “fece della lotta alla mafia la sua missione” (p. 107), con dolore e intransigenza, altruismo e generosità.
Michela Buscemi, sorella di Salvatore e Rodolfo contrabbandieri, pesci piccolissimi ed isolati, uccisi per una disobbedienza il primo, e il secondo per aver voluto capire il perché dell’assassinio del fratello; a lei il grande merito di aver rotto una consuetudine di sottomissione ed omertà: al maxiprocesso di Palermo ebbe il coraggio di dichiararsi parte civile, nonostante la forte avversione dei suoi stessi famigliari, le intimidazioni, gli attentati a lei e alla sua attività di commerciante.
Rita Atria figlia del mafioso di Partanna, don Vito, ucciso dalla mafia stessa perché si opponeva, giudicandolo pericoloso e immorale, al traffico delle droghe; e sorella di Nicola, anche lui ucciso dalla mafia. Legatasi con un rapporto figliale al giudice Borsellino (che infatti la chiamava ‘picciredda’-p.159), a soli 17 aa si schierò coraggiosamente contro la mafia, finendo a Roma sottoposta a un ferreo programma di protezione, insieme alla cognata Piera e la figlioletta di quest’ultima: due donne due storie di coraggio, dignità e ribellione con un tragico finale.
Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo, simbolo di un universo femminile che non china la testa; attivista coraggiosa, instancabile dell’antimafia e tenace, militante civile, politica e dell’associazionismo (oltre che deputata europea nelle file del PD, fu anche cofondatrice di ‘Libera’).
Lea Garofalo e la figlia Denise, la prima vittima della sua stessa famiglia mafiosa, alla quale apparteneva e con la quale voleva interrompere ogni rapporto. Denise testimone giovanissima dell’assassinio della madre Lea, il processo, la testimonianza contro il padre, la famiglia e la cosca: una vicenda emblematica e coraggiosa tutta al femminile.
Sette storie di donne che incrociano altre storie al femminile. Francesca Serio, Vita Rugnetta, Francesca Marsullo, Pietra Lo Verso, Emanuela Loi, Rosara Schifani, Maria Falcone e tante, tante altre… Un libro di documentata analisi che -come dicevamo- parte dalla tesi “secondo cui, oggi, l’antimafia è (soprattutto) femminile” (p. 276). Un libro che si legge con rabbia, commozione e anche speranza.
Giuseppe Chitarrini
Il concerto organizzato dall’ANPS con la Corale Polifonica Città di Anzio
Un’armonia di note e di cuori
La città di Nettuno è stata illuminata dalla musica e dalla solidarietà. Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie lo scorso 20 dicembre ’24, ha ospitato un concerto indimenticabile, organizzato dalla sezione ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) di Nettuno in collaborazione con la Corale Polifonica Città di Anzio e l’orchestra di fiati “Gioacchino Rossini” di Latina. Un evento dedicato alla memoria di Annalisa Cianchetti, un Ispettore di Polizia che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri.
La serata, presentata da Francesco Elviretti presidente ANPS di Nettuno, si è aperta con le melodie coinvolgenti della Corale Polifonica Città di Anzio, diretta dai maestri David Masci e Michele Zanoni. Il coro, noto per la sua versatilità e la sua partecipazione a prestigiosi eventi nazionali e internazionali, ha incantato il pubblico con un vasto repertorio.
A seguire, è stata la volta dell’Orchestra di fiati “Gioacchino Rossini” di Latina, diretta dal maestro Raffaele Gaizo. Con le sue note calde e avvolgenti, l’orchestra ha regalato al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile.
Ma il concerto è stato molto più di un semplice evento musicale. È stato un momento di commozione e di riflessione, dedicato alla memoria di Annalisa Cianchetti, un Ispettore di Polizia che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. La sua storia, raccontata durante la serata, ha commosso profondamente il pubblico presente.
“Annalisa era una donna straordinaria”, ha dichiarato Francesco Elviretti. “La sua determinazione, il suo coraggio e la sua passione per il suo lavoro sono stati un esempio per tutti noi”.
In occasione del concerto, è stata organizzata una raccolta fondi a favore dell’Associazione Donne Operate al Seno (ANDOS). Un gesto simbolico, ma allo stesso tempo concreto, per sostenere le donne che combattono contro questa malattia.
“Ringraziamo di cuore l’ANPS di Nettuno e tutti i musicisti che hanno partecipato a questo concerto”, ha dichiarato Carla Magliocchetti, presidente dell’ANDOS. “Questo gesto di solidarietà ci dà la forza di continuare a lavorare per migliorare la vita delle donne malate”.
Il concerto “Un Natale per tutti” è stato un successo sotto ogni punto di vista. La musica, la solidarietà e la commozione si sono intrecciate per creare un’atmosfera magica e indimenticabile.
Segreteria A.N.P.S.-O.D.V. Nettuno
Ufficio Stampa