In ricordo delle vittime innocenti delle mafie: “Il vento della Memoria semina giustizia” evento organizzato dall’Istituto Ardea 1
XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno
Il 21 marzo 2025, si è svolta ad Ardea la XXX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, un evento significativo organizzato dall'Istituto Ardea I in collaborazione con l'associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti. Quest'anno, il tema “Il vento della Memoria semina Giustizia” ha sottolineato l'importanza del ricordo per promuovere un cambiamento positivo nella società.
L'Aula consiliare Sandro Pertini ha accolto una serie di eventi coinvolgenti, dove gli alunni, guidati dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonietta Catalano, hanno avuto un ruolo attivo attraverso performance artistiche e musicali. L’evento è iniziato con l’Inno Nazionale, eseguito dal Coro “A piccoli passi verso la musica” e dal “Coro delle voci bianche”. Dopo i saluti istituzionali, il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ha portato il suo messaggio di speranza e di lotta contro la mafia.
L'intervento del Dott. Pelagallo Claudio, rappresentante dell'associazione Libera, ha messo in evidenza storie di vite spezzate dalla criminalità. Gli alunni della classe 3C hanno poi letto sei storie di vittime, accompagnate da un toccante sottofondo musicale, rendendo tangibile il dolore e la determinazione di chi ha perso tutto per mano delle mafie.
L’evento ha visto anche la partecipazione del Tenente Giovanni Contieri, Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, il cui intervento ha rafforzato il messaggio di legalità e giustizia. La commemorazione ha continuato con un canone di Pachelbel eseguito dall'orchestra della scuola secondaria di primo grado e la lettura di altre storie da parte degli alunni, seguite da canti simbolici come “Cento Passi”, che hanno riempito l’aula di emozione e riflessione.
Il Tenente Giovanni Contieri ha aperto il suo intervento esprimendo gratitudine alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Antonietta Catalano, e a Val Maggi per l'invito a partecipare a una manifestazione che considera di grande valore, in onore della memoria di chi ha sacrificato la propria vita per ideali di giustizia. Ha sottolineato che lo Stato ha fatto in modo che tali sacrifici non rimanessero vani, evidenziando il ruolo cruciale che questi eventi hanno nella lotta contro la mafia.
Contieri ha voluto rendere omaggio a un generale dell'Arma dei Carabinieri, un simbolo di sacrificio estremo che ha segnato una svolta nella risposta delle istituzioni alla criminalità organizzata. La sua figura rappresenta l'ideale di un servizio al Paese, fatto non per coraggio personale, ma per la speranza di poter guardare serenamente nei occhi le future generazioni.
Rivolgendosi in particolare ai ragazzi presenti, ha ribadito che il sacrificio di questi uomini ha avuto un impatto significativo e che il loro esempio serve a costruire un mondo migliore. Convinzione profonda, quella di Contieri, che la conoscenza possa aiutare l'umanità a superare le barbarie del passato.
Ha poi ricordato un passaggio importante nella storia della lotta alla mafia: la medaglia d’oro al valor civile conferita alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982, e ha citato la motivazione per il riconoscimento, evidenziando il suo straordinario lavoro contro la criminalità organizzata. Il generale, già congedato e prefetto di Palermo, aveva ideato e condotto operazioni decisive contro le più temibili organizzazioni terroristiche, guadagnandosi il rispetto della collettività.
Contieri ha continuato a sottolineare l'importanza della legge "Conso-La Torre", introdotta dieci giorni dopo la morte del generale Dalla Chiesa, che ha riconosciuto ufficialmente il reato associativo di stampo mafioso. Ha letto alcuni passaggi chiave della legge, evidenziando la gravità delle pene per chi partecipa a tali associazioni e chiarendo che l'associazione mafiosa sfrutta la paura e l’omertà per esercitare controllo su attività economiche e politiche.
Il Tenente ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di contrastare le mafie con determinazione e di non sottovalutare il potere dell’educazione e della consapevolezza nella lotta contro la criminalità organizzata. Ha esortato i giovani a rimanere vigili e a impegnarsi attivamente per un futuro libero dalla paura e dalla violenza.
Il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, è intervenuto esprimendo gratitudine alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Antonietta Catalano, e ai collaboratori per l'organizzazione di una giornata così significativa. Ha sottolineato l'importanza di diffondere il messaggio di memoria e impegno contro la mafia, richiamando le figure di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, emblemi della lotta alla criminalità organizzata che hanno pagato il prezzo più alto per le loro convinzioni.
Cremonini ha ricordato che questa giornata è dedicata al ricordo di tutte le vittime che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia, un fenomeno che continua a persistere in diverse forme: mafia, 'ndrangheta, camorra e altre manifestazioni che si diffondono in tutto il territorio italiano. Ha lanciato un appello ai giovani presenti, esortandoli a non cedere alle tentazioni del denaro facile e della vita comoda, citando il tragico caso recente di un ragazzo di vent’anni ucciso per aver intrapreso un cammino mafioso.
Il Sindaco ha esortato i giovani a contare sulle proprie capacità e a non lasciarsi attrarre da false promesse. Ha sottolineato che il valore della cultura e dell'istruzione deve prevalere su ogni tentazione, avvertendo che la corruzione è spesso l'anticamera della mafia e che anche la politica può essere coinvolta in questo circuito negativo.
Cremonini ha affermato che come amministratori, lui e i suoi collaboratori devono operare al meglio per la comunità, evitando strade facili e vivendo secondo i propri mezzi. Ha ribadito che il percorso verso un futuro migliore richiede sacrificio e impegno, invitando i ragazzi a vivere in un contesto democratico, affermando che solo con dedizione e cultura potranno costruire una vita serena e rispettata.
In conclusione, ha esortato i giovani a combattere contro le tentazioni e a non diventare vittime di un sistema che può risucchiarli, promettendo che la cultura e la determinazione li porteranno lontano e li aiuteranno a emergere come cittadini consapevoli e responsabili.
Il Vice Sindaco Anna Lucia Estero ha espresso il suo pensiero condividendo il valore che ha per lei il mantra ereditato dalla sua famiglia di militari: "Cammina con la giustizia accanto". Questo principio guida il suo lavoro istituzionale, e ha ringraziato il Sindaco Cremonini per il supporto ricevuto. Ha sottolineato l'importanza del lavoro silenzioso e quotidiano delle forze dell'ordine, che contribuiscono a creare un ambiente di sicurezza e protezione.
Estero ha affrontato la tematica della denuncia, riconoscendo che non è facile, ma che richiede coraggio e tenacia. Ha esortato i giovani presenti a dire "no" a qualsiasi tentativo di corruzione, evidenziando come sia fondamentale vivere onestamente e con dignità. Ha ricordato che, pur provenendo da una famiglia di militari, le sfide da affrontare sono comuni a tutti, ma il senso di giustizia e gli insegnamenti ricevuti sono ciò che la spingono a perseverare.
La Vice Sindaco ha espresso la sua emozione nel vedere le immagini di figure emblematiche della lotta alla mafia, accompagnate dai giovani presenti. Ha riflettuto sul futuro che rappresentano, immaginando i ragazzi come futuri carabinieri, poliziotti o politici. La sua commozione è stata un riconoscimento della speranza che ripone in loro e nel potere che hanno di cambiare le cose.
Infine, ha ringraziato gli insegnanti e i genitori per il supporto e l’educazione che offrono ai ragazzi, sottolineando l’importanza di vivere sempre con la giustizia in alto. Ha chiuso il suo intervento con un appello a tutti affinché continuino a lottare per un futuro migliore, guidati dai valori di onestà e giustizia che hanno il potere di fare la differenza.
La giornata si è conclusa con i saluti della Dirigente Scolastica, evidenziando l’importanza di non cedere alla paura e all'omertà. L'evento ha rappresentato un forte impegno educativo, dimostrando che la memoria può realmente seminare giustizia e costruire un futuro libero dalla violenza e dall'oppressione.