La sentenza della Cassazione: gli impianti installati dal Comune di Lanuvio non sono ancora omologati e quindi i verbali emessi sono illegittimi
Spenti gli autovelox sulla Nettunense
Ora è ufficiale, gli autovelox sulla Nettunense sono spenti dal 13 giugno 2025. Lo dice in una nota il Pd di Lanuvio e la notizia rimbalza su tutto il territorio in maniera velocissima. Tutti i quali in questi anni hanno attraversato il tratto di strada sulla Nettunense e in molti hanno subito multe per violazione dei limiti di velocità. Una volontà di prevenire incidenti secondo i fautori, un modo per fare cassa per i detrattori.
“Dopo aver perso tutti i ricorsi presentati presso il Giudice di Pace, in Consiglio Comunale l’amministrazione ha comunicato lo spegnimento degli impianti autovelox di Via Nettunense dal 13 giugno scorso, scrive il Pd sul proprio profilo social. Sono abusivi. Sono due anni che lo diciamo! Hanno sempre respinto le nostre richieste presentate sia con apposite interrogazioni, che durante i Consigli Comunali. Nel loro silenzio fioccavano i debiti fuori bilancio a seguito delle sentenze dei ricorsi presentati! Tutti persi - così il Pd di Lanuvio.
“Hanno continuato imperterriti a vessare illegalmente tutti i cittadini appellandosi ultimamente alla circolare ministeriale n. 995/2025; Come opposizione abbiamo ribadito tutte le volte che l’autorità giudiziaria resta vincolata alle fonti primarie e l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 10505/2024 ci ha dato ragione”.
La corte di Cassazione con ulteriore ordinanza n. 12924/2025 ha ribadito: “Nessun margine interpretativo: senza omologazione, il verbale è illegittimo. Poveri noi cittadini vessati, multati, sanzionati e costretti a pagare scelte sbagliate. I bilanci del Comune di Lanuvio negli ultimi anni si sostenevano esclusivamente sulle entrate delle multe per importi milionari. Oggi che tutto è spento che succede? Sarà un caso che negli ultimi giorni fioccano multe repressive nelle vie centrali della nostra cittadina? Forse servono soldi visti i mancati introiti dell’autovelox? Se poi volete parlare di sicurezza siamo pronti a farlo, intanto i fatti ci danno ragione ma la ragione purtroppo non rimborsa ai cittadini dei soldi pagati in tutti questi anni”.
A stretto giro di posta la versione dell’amministrazione comunale di Lanuvio.
“Gli autovelox installati nel territorio comunale, pur essendo attualmente non sanzionatori in attesa dell’omologazione prevista dal cosiddetto Decreto Salvini (il cui termine era fissato al 12 giugno 2025), restano attivi come strumento di prevenzione. Non verranno quindi emesse sanzioni relative al periodo successivo alla scadenza, ma l’obiettivo primario rimane invariato: educare alla guida sicura e scoraggiare comportamenti pericolosi“. Interviene l’amministrazione comunale di Lanuvio.
“Questa nota intende fare chiarezza anche in seguito ad alcune dichiarazioni diffuse da organi di informazione locale, che hanno riportato le posizioni di esponenti politici comunali e sovracomunali appartenenti ad altri schieramenti politici, generando confusione e interpretazioni imprecise. Si precisa che le apparecchiature utilizzate fino ad oggi sono state regolarmente approvate secondo le normative vigenti al momento dell’installazione. Tale circostanza è puntualmente riportata nei verbali già emessi e notificati nel pieno rispetto del Codice della Strada, con regolare comunicazione alla Prefettura. Non vi è stata, dunque, alcuna omissione o irregolarità nella gestione del servizio.
Le attuali disposizioni normative - aggiunge il Comune di Lanuvio - richiamate anche dal Parere dell’Avvocatura dello Stato del 18 dicembre 2024 (n. CS 24083-2024, Sez. 4) e dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 995 del 23 gennaio 2025, prevedono l’uso di dispositivi omologati per la rilevazione della velocità. Dal 13 giugno 2025, pertanto, non è più consentito l’utilizzo di apparecchiature solo approvate. È fondamentale non dimenticare il vero obiettivo: salvare vite umane. Secondo i dati ISTAT, nel 2024 in Italia si sono registrati 3.030 decessi per incidenti stradali – circa otto vittime al giorno – e oltre 233.800 feriti, con un costo sociale di circa 22,6 miliardi di euro. La velocità, seconda solo alla distrazione tra le cause degli incidenti mortali, ha provocato oltre 19.490 sinistri nel solo 2024, mentre solo il 34% delle sanzioni ha riguardato il superamento dei limiti. L’autovelox, dunque, non è uno strumento di “cassa”, ma un deterrente fondamentale in un tratto di strada noto per l’elevato tasso di incidentalità nei Castelli Romani. È un invito al rispetto delle regole e alla tutela della vita. Il Comune di Lanuvio continuerà a promuovere la cultura della sicurezza stradale con ogni mezzo a disposizione, nel rispetto delle normative e con un solo obiettivo: salvaguardare i cittadini”.
P.N.