Edoardo Baldo di Fratelli d’Italia illustra le procedure fatte, ma il finanziamento si è perso
Bonifica Sant’Apollonia
Mancata bonifica di Sant’Apollonia e perdita del finanziamento PNRR? Tutta colpa di chi, in Comune, avrebbe rallentato le procedure e perso troppo tempo. Questo il parere del direttivo e del coordinatore di Fratelli D’Italia Aprilia, che attraverso una nota stampa ha difeso l’operato dell’assessore regionale di riferimento, Fabrizio Ghera, annunciando che la Regione sarebbe già al lavoro per reperire risorse utili per rimediare al pasticcio.
“La perdita del finanziamento PNRR per la bonifica dell’area di Sant’Apollonia- rimarca il coordinatore di Aprilia Edoardo Baldo e il direttivo di FDI- rappresenta l’ennesimo duro colpo per una città che, al netto dei numerosi impianti presenti per il trattamento dei rifiuti differenziati e una discarica in arrivo, ospita ancora ben 42 siti inquinati, censiti dalla Regione Lazio. C’era la possibilità concreta di eliminare la fonte di inquinamento da quel sito orfano usato fino agli anni ’80 come discarica, perché il Comune di Aprilia aveva avuto accesso alla linea di finanziamento PNRR destinata alla bonifica dei siti orfani, 14 milioni di euro che dovevano servire per completare la rimozione dei rifiuti entro il 31 Marzo 2026.
L’accordo quadro tra Regione Lazio, il Ministero e i soggetti attuatori esterni (Comune di Aprilia), era stato sottoscritto già il 29 Maggio 2023 dall’allora Sindaco Antonio Terra e conteneva anche un crono programma dettagliato delle operazioni che i tecnici del Comune di Aprilia avrebbero dovuto porre in essere per poter giungere alla bonifica di quel sito. Entro il 31 Dicembre 2023 effettivamente era stata completata la procedura di affidamento e di esecuzione delle MISE, dopo il trasferimento delle risorse necessarie pari a 1 milione 400 mila euro da parte del Ministero, a Gennaio 2024 la Regione Lazio, in qualità di soggetto attuatore – avvalendosi del Comune di Aprilia quale soggetto attuatore esterno - tramite l’assessore regionale al ciclo dei rifiuti Fabrizio Ghera, ha proceduto alla nomina della società Sogesid come supporto tecnico operativo agli uffici dell’ente, che per mesi non sembrano fare passi avanti.
Il sopralluogo sul posto, come da verbale firmato dai responsabili dell’Ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Aprilia, dai tecnici della Sogesid e dalle società proprietarie dell’area, è avvenuto solo il 29 Luglio 2024, circa 20 giorni dopo la caduta dell’amministrazione comunale. Basta leggere il crono programma per rendersi conto che a quella data, seppure in ritardo sulla tabella di marcia, c’era ancora tempo per intervenire, dal momento che il Piano di Caratterizzazione doveva essere approvato entro il 30 Settembre 2024 e gli esiti della stessa entro il 31 Ottobre 2024. Del resto, azioni preliminari alla caratterizzazione, risultano agli atti fino al 2009, prima che l’amministrazione Terra perdesse a sua volta un finanziamento regionale di 600 mila euro per la caratterizzazione di 4 siti inquinati, tra i quali anche Sant’Apollonia”.
Date che, a parere di FDI Aprilia, basterebbero a lasciare poco spazio ai dubbi sulle persone alle quali attribuire responsabilità rispetto al ritardo nelle operazioni preliminari di bonifica.
“A fronte di date certe però - prosegue la nota - sulle procedure che a quel punto erano tutte in capo al settore ecologia e ambiente del Comune di Aprilia regna l’incertezza più totale. Anche le lettere di corrispondenza veicolate dai dirigenti ai privati in possesso dell’area, dove i primi lamentano l’impossibilità di accedere ai terreni per avviare la fase ispettiva, vengono di fatto smentite dalla pubblicazione del verbale di sopralluogo datato 29/07/2024. Eppure da allora, tutto si è fermato, fino a quando il commissario prefettizio ha dichiarato che non c’era più modo per recuperare il gap temporale che intercorreva tra quanto fatto– o meglio quanto non fatto – e i tempi riportati nel crono programma. La Regione Lazio, attraverso l’assessore Fabrizio Ghera, certo a quel punto che l’inerzia del Comune avrebbe potuto compromettere il finanziamento, ha provato a mettere in atto poteri sostitutivi, ma ormai era troppo tardi. L’esito è stata l’ufficializzazione che il finanziamento era andato perso a Luglio 2025. Non si tratta purtroppo dell’unica occasione persa, visto che negli stessi mesi il Comune di Aprilia ha rinunciato alla realizzazione di un asilo nido con fondi statali, alla cessione gratuita da parte della Regione Lazio del terreno di via Pergolesi per realizzarvi una scuola e all’acquisto a prezzo agevolato degli immobili regionali di via degli Oleandri, attualmente all’asta. Come spesso accade in politica, il gioco tra le parti si traduce in uno scarica barile ad ampio raggio verso l’avversario politico, generalizzando le responsabilità. Questa volta però le responsabilità sono chiare e lampanti come emerge dalla lettura dei documenti e per fare ulteriormente chiarezza sulle tante zone d’ombra presenti in questa procedura, siamo disposti ad andare fino in fondo”.
Al netto delle responsabilità, uno spiraglio rispetto alla possibilità concreto di bonificare Sant’Apollonia c’è ancora.
“Nel frattempo - conclude la nota di Fratelli D’Italia Aprilia - fuori dalla luce dei riflettori, chi di dovere lavora in silenzio per rimediare ai disastri fatti: il Pnrr ormai è fuori portata, ma la Regione tramite l’assessore di competenza, sta cercando di riallocare i fondi attraverso il programma Fesr 2021-2027. Le sorti di Sant’Apollonia al momento dipendono dalla riuscita di quella operazione.
Nel frattempo però, ci preme lanciare un appello alle dirigenti della Commissione Straordinaria, che oggi sono alla guida del Comune di Aprilia. La Regione Lazio, attraverso al ciclo dei rifiuti l’assessore Fabrizio Ghera, ha annunciato di aver stanziato risorse a disposizione dei comuni per bonificare aree interessate dalla presenza di rifiuti combusti o ad alto rischio ambientale. Per presentare la domanda, finanziabile per un minimo di 20 mila euro e fino ad un massimo di 200 mila euro, c’è tempo fino a metà agosto, come meglio specificato nel bando determinazione G09040 del 14 Luglio. Verrà formata una graduatoria con punteggi che dipendono dalla pericolosità del sito, dal degrado dell’area, dalla vicinanza con le abitazioni, dalla prontezza dei progetti presentati.
Questo bando è dedicato ai siti per i quali la presenza di rifiuti abbandonati non sia identificata come origine primaria della contaminazione: non servirà quindi a bonificare Santa Apollonia, che era una ex discarica, ma ad Aprilia, stando al censimento regionale del 2023, figurano ancora ben 42 siti inquinati, dei quali 12 certamente contaminati e di proprietà privata, 11 ricadenti potenzialmente contaminati, 13 non contaminati, 3 in attesa di ulteriori accertamenti.
Infine ci sono tre siti potenzialmente inquinati sui quali sono in corso procedure demandate al pubblico. Tante fonti di inquinamento che, a nostro avviso, è necessario estirpare. Pertanto, chiediamo alle commissarie di confermare ancora un cambio di passo, di guidare, coordinare e vigilare sull’operato degli uffici e non lasciarsi scappare questa importante opportunità”.
Francesca Cavallin