Il Comune ha inviato 339 accertamenti per la Tari
Evasione fiscale
L’evasione fiscale resta una piaga importante da sconfiggere per il Comune di Aprilia, che ogni anno registra gravi ammanchi all’interno del proprio bilancio. Solo nel mese di agosto, l’Ufficio Tributi ha riscontrato un ammanco pari a 1 milione 564 mila 463, relativi alle entrate per omessa o infedele dichiarazione della Tari tra il 2019 e il 2024 e provveduto a inviare avvisi di accertamento nei confronti di 339 cittadini che non avrebbero pagato l’imposta. E’ quanto si evince dalla determinazione numero 180 del 3 settembre scorso, che fotografa una situazione resa ancora più grave dal fatto che la tassa sui rifiuti serve a coprire integralmente il costo del servizio. E così nel corso del mese di agosto 2025, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione ed elusione delle entrate tributarie, l’Ufficio Tributi ha provveduto ad emettere n. 339 avvisi di accertamento per omessa/infedele dichiarazione TARI relativa alle annualità 2019 - 2020 - 2021 - 2022 - 2023 -2024 dovuta da contribuenti vari, di cui al separato elenco agli atti dell’Ufficio, per un importo totale comprensivo di sanzioni, interessi e spese di notifica pari ad € 1.564.463.
Pur rappresentando un atto importante al fine di contrastare l’evasione fiscale, l’avviso di accertamento non basta a risolvere il problema e il Comune sembra avere ancora difficoltà nella fase della riscossione coattiva, quella che permette di incassare effettivamente le somme dovute una volta stanato l’evasore fiscale. Come si evince ogni anno dai bilanci e come riporta la stessa determinazione infatti, l’effettivo grado di esigibilità delle somme va calcolato decurtando una percentuale stimata nella misura del 30% degli atti che verosimilmente saranno soggetti ad errori e/o a rettifica, nonché in ultimo una quota degli atti che si renderanno effettivamente inesigibili: in pratica nell’accertamento potrebbero esserci errori, dati non aggiornati e una percentuale di atti che andranno a finire tra le somme non esigibili. Per questo, la determinazione prende atto del fatto che solo 1 milione 095 mila 124 rappresenta la somma effettivamente accertabile. Tra gli obiettivi strategici fissati, quello di proseguire la lotta all’evasione ed elusione delle entrate e migliorare la riscossione coattiva per una imposta che copre integralmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a far valere il motto “pagare tutti per pagare meno”.
Francesca Cavallin
Per dare nuovo impulso all’economia regionale con la Zona Economica Speciale
ZES unica per il Lazio
Procedere con l’estensione Zes unica alle province del Lazio e con il via libera definitiva all’istituzione della Zls, per dare nuovo impulso all’economia del Lazio e di Comuni importanti come quello di Aprilia. Una priorità secondo Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.
“Condivido priorità e preoccupazioni espresse nelle ultime ore da Enrico Coppotelli, segretario generale regionale della Cisl Lazio. Con l’estensione della Zes anche a Umbria e Marche- sottolinea il consigliere regionale Enrico Tiero- queste due regioni del centro Italia potranno beneficiare delle agevolazioni fiscali, degli sgravi contributivi e delle procedure amministrative semplificate. La decisione assunta dal governo può rappresentare una grande opportunità anche per i territori del Lazio, che rivendicano lo stesso trattamento del sud ed ora di Marche e Umbria”.
La ZES Unica (Zona Economica Speciale) è un’area estesa che comprende tutte le regioni del Mezzogiorno e che, dal 1° gennaio 2024, ha unificato le precedenti ZES regionali per attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo economico.
Le imprese che operano o si insediano in quest’area beneficiano di condizioni economiche, finanziarie e amministrative speciali, tra cui il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e un regime di semplificazione burocratica attraverso lo Sportello Unico Digitale.
Misure importanti dunque per garantire nuovo impulso e vitalità alle imprese dei territori inclusi.
“Come ha ben detto il segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli - prosegue Tiero - la nostra regione deve poter accedere ai benefici previsti per la Zes unica, condizione necessaria per scongiurare la perdita di competitività soprattutto delle aziende del basso Lazio e del reatino, rispetto alle imprese di Campania, Abruzzo e Umbria. A mio avviso occorre trovare al più presto gli strumenti che possano contribuire alla crescita degli altri territori della regione Lazio. Innanzitutto, prendendo atto della nuova geografia della Zes unica, è assolutamente urgente una ‘riperimetrazione’ della stessa con l’estensione alle province laziali di questo regime speciale.
Intendiamo creare una grande sinergia politica ed istituzionale per il raggiungimento di questo obiettivo, di vitale importanza per le province di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo.
Contemporaneamente credo sia necessario procedere con l’approvazione definitiva del “Piano di Sviluppo Strategico”, quale aggiornamento della proposta di istituzione della ZLS nella Regione Lazio. Ho potuto constatare con soddisfazione che importanti centri pontini sono stati inseriti tra i Comuni beneficiari. Stiamo parlando di Sermoneta, Sezze e Terracina, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Pontinia, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano. Siamo peraltro certi del fatto che anche Sabaudia e spero Spigno Saturnia a breve siano parte integrante di questo gruppo”.
Francesca Cavallin