La verità di Frales
In merito alle dichiarazioni rese pubbliche dal signor Baldo, che ha diffuso notizie riguardanti una presunta sospensione dei lavori nel sito di Sant’Apollonia, Frales ritiene necessario ristabilire la verità dei fatti. La pubblicazione di documenti ufficiali da parte del signor Baldo, documenti peraltro a lui non indirizzati e da lui mal interpretati, è accompagnata da affermazioni prive di fondamento e potenzialmente diffamatorie, per le quali egli si assume ogni responsabilità.
Contrariamente a quanto sostenuto, nessuna sospensione è stata disposta. La richiesta del Ministero, infatti, è stata unicamente rivolta alla Regione Lazio per verificare la sussistenza delle autorizzazioni paesaggistiche, laddove necessarie. Solo in assenza di tali titoli sarebbe stato possibile sospendere i lavori. Frales dispone di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge: non esiste, quindi, alcun presupposto per interrompere l’attività di cantiere.
Sul fronte giudiziario, il TAR del Lazio ha respinto le istanze cautelari avanzate dai ricorrenti, confermando la piena validità ed efficacia delle autorizzazioni e stabilendo che i pareri ministeriali acquisiti nel procedimento non hanno natura vincolante e non possono determinare la sospensione dei lavori. La decisione del Tribunale conferma che il progetto è conforme alle normative vigenti e che la società opera nel rispetto di tutte le procedure.
È stato inoltre definitivamente chiarito che il casale rurale demolito non era soggetto a vincolo paesaggistico né al momento dell’approvazione del progetto né al momento della demolizione. Quanto al vincolo relativo alla Campagna Romana, questo è stato introdotto solo l’8 agosto 2025, successivamente al rilascio delle autorizzazioni. La normativa è inequivocabile: i vincoli sopravvenuti non hanno efficacia retroattiva e non possono incidere su titoli già rilasciati. Lo stesso provvedimento istitutivo del vincolo ha accolto le osservazioni presentate dalla Regione Lazio e da Frales, riconoscendo che le attività già autorizzate, compreso l’impianto di Sant’Apollonia, sono compatibili con la tutela paesaggistica.
Alla luce di tali elementi, il quadro è limpido: i lavori proseguono regolarmente, le autorizzazioni sono pienamente valide ed efficaci e nessun atto ufficiale sancisce un blocco dell’opera. Le dichiarazioni che lasciano intendere il contrario sono prive di fondamento e ricadono nella piena responsabilità di chi le diffonde.
Frales ribadisce il proprio impegno per la trasparenza, la correttezza amministrativa e il rispetto del territorio, respingendo ogni tentativo di disinformazione e qualsiasi strumentalizzazione politica.
Ufficio Stampa Frales
Edoardo Baldo ignora
In merito al deposito di rifiuti Sant’Apollonia e con riferimento alle sue recenti dichiarazioni il segretario di Fratelli d’Italia di Aprilia, Edoardo Baldo, dimostra scarsa conoscenza di come sono andate le cose oppure mente sapendo di mentire.
E’ doveroso precisare e soprattutto ricordare alcune vicende del recente passato affinché chi legge abbia le giuste e veritiere informazioni:
-Il piano provinciale dei rifiuti non ha nulla a che fare con le decisioni assunte nel procedimento autorizzativo della discarica infatti la responsabilità politica di autorizzare l’impianto fa capo esclusivamente a Fratelli D’Italia che governano la Regione con il Presidente Rocca il quale, lo ricordiamo, in campagna elettorale è venuto ad Aprilia dichiarando che, dato il peso di impatto ambientale dovuto all’impiantistica esistente, nessuna discarica sarebbe mai stata autorizzata nel nostro Territorio.
Tornando un pochino più indietro nel tempo ricordiamo anche i diversi tentativi autorizzativi per realizzare l’impianto e più precisamente istanza del 2017 e poi ulteriore istanza del 2020 la cui localizzazione era prevista comunque nella stessa area, verso il quale il Comune di Aprilia con dettagliate motivazioni e fondate ragioni ha sempre espresso pareri negativi, non sono state autorizzate dalla Regione a conduzione centro-sinistra.
Guarda caso il terzo tentativo, il cui iter sostanzialmente si è svolto nel tempo in cui il centro-destra, a guida Lanfranco Principi sindaco, governava il Comune e contemporaneamente lo stesso centro-destra governa la Regione, è arrivata l’autorizzazione.
Vale la pena ripercorrere anche la vicenda “Campagna Romana” che ha dimostrato la inequivocabile volontà di approvare il progetto della discarica.
I meno smemorati ricorderanno bene che l’approvazione in consiglio comunale per l’apposizione del vincolo è stata voluta, nonostante frizioni interne alla maggioranza, dalla caparbietà dell’allora assessore all’Urbanistica Roberto Boi che proprio per la questione discarica ha rischiato il ritiro delle deleghe per espressa richiesta di Fratelli D’Italia come riportato da dichiarazioni a mezzo stampa del 24/03/2024
La volontà di autorizzare a tutti i costi è dimostrata dalla presentazione da parte della Regione dell’osservazione con il quale si chiedeva di fare salvi i procedimenti in essere oppure di rettificare il perimetro tagliando fuori dal vincolo l’area interessata dal progetto.
Ricordiamo a Baldo che il ministero della cultura, anch’esso a guida Fratelli D’Italia, per motivi che ancora non conosciamo e non comprendiamo ha lasciato decadere i termini di approvazione del vincolo “Campagna Romana” creando così un vuoto che ha permesso di portare a buon fine l’iter autorizzativo del deposito rifiuti.
Inutile precisare poi che Baldo, nella migliore delle ipotesi, ha travisato il contenuto della nota da lui diramata a mezzo stampa dichiarando che il ministero della cultura impone l’immediata sospensione dei lavori.
In realtà questa interpretazione è frutto della propria fantasia poiché il ministero interviene per chiedere al Comune, alla Provincia e alla Regione di verificare la sussistenza di tutte le autorizzazioni necessarie.
Presidente Provinciale
di Italia Viva
Vincenzo Giovannini