Europa Verde ricorda che c’è un mese di tempo per impugnare la determina dirigenziale
Bonifica di Sant’Apollonia
Un mese per impugnare il PAUR, pronti ad intervenire per l’interesse della città. Cosi in una nota stampa Europa Verde Aprilia – AVS. Si riaccende in città il dibattito su Sant’Apollonia.
“Tra un mese scadono i termini per impugnare in via ordinaria il PAUR (Determinazione Dirigenziale n. G08042 del 23/06/2025) con la quale è stata autorizzata la realizzazione “del deposito definitivo di rifiuti” in via Scrivia, località Sant’Apollonia, scrivono Sara Samperi e Fabrizio Fiorentini di Europa verde Aprilia - AVS, vale la pena ricordare che in località Sant’Apollonia, in adiacenza al sito di progetto delle nuove vasche, negli anni 80, insisteva una discarica di rifiuti urbani, oggi “sito orfano” in attesa di bonifica ed oggetto di finanziamento PNRR. Il 12/08/2025 è stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Aprilia la Dichiarazione di Notevole interesse Pubblico ai sensi dell’art. 136 del D.Lgs 42/2004 dell’Area denominata “Campagna Romana” nel Comune di Aprilia (Decreto del Ministero della Cultura del 31/07/2025). Poco meno di 40 Kmq di territorio comunale è stato sottoposto ad una nuova tutela paesaggistica. Questo, per noi, non rappresenta un mero elemento strumentale alla sola vicenda della discarica, ma una potenziale opportunità per uno sviluppo qualificato ed ambientalmente compatibile della nostra città. Gli strumenti urbanistici che in futuro dovranno essere messi in campo per programmare il necessario riassetto del territorio comunale, non solo ne dovranno tener conto ma, a nostro avviso, ne dovranno fare un punto di forza qualificante. La Proposta della Soprintendenza, pubblicata nell’agosto 2024, è stata oggetto di numerose osservazioni avanzate da diversi soggetti, tra i quali: Regione Lazio Direzione Ciclo dei Rifiuti, Rida Ambiente, Paguro, Frales, GAL, che chiedevano, tra le altre, lo stralcio delle aree interessate dal progetto di discarica e di bonifica. Le aree interessate dal progetto di discarica e di bonifica rimangono nel perimetro della “Campagna Romana” ma con ambito di paesaggio differente (livello di minore tutela) rispetto alla proposta originaria. A seguito di ulteriori sopralluoghi mirati nell’area indicata dalla Regione Lazio si è constatato che l’ambito sud-ovest ai margini del perimetro di vincolo presenta porzioni interessate da modifiche antropiche (ex discariche e cave) che ne hanno snaturato il carattere agrario tipico della Campagna Romana. Pur mantenendo, percettivamente, un carattere prettamente naturale, le aree non appaiono coerenti con la classificazione di Paesaggio agrario di rilevante valore attualmente indicata sul PTPR. Si è pertanto proceduto a modificare il paesaggio in Paesaggio agrario di valore. La disciplina delle azioni/trasformazioni e obiettivi di tutela del paesaggio agrario di valore, in merito a Discariche, impianti per lo stoccaggio, impianti per il recupero, impianti per il trattamento o lo smaltimento dei rifiuti, come definiti e disciplinati dal d.lgs. 36/2003 e dal d.lgs.152/2006, compresi Autodemolitori stabilisce: Consentita la nuova localizzazione, secondo le procedure delle norme vigenti in materia, anche come recupero di attività di cava dismessa, previo accertamento in sede di autorizzazione paesaggistica della compatibilità con i valori riconosciuti del contesto agrario ed alla realizzazione di misure ed opere di mitigazione degli effetti ineliminabili sul paesaggio e di miglioramento della qualità del contesto rurale. E’ opportuno ricordare che i provvedimenti relativi ai procedimenti di VIA, AIA e il definitivo PAUR inerenti la realizzazione “del deposito definitivo di rifiuti” sono stati emessi con parere negativo della Soprintendenza per le Province di Frosinone e Latina - Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura. Tale condizione, a nostro avviso, rappresenta un elemento non trascurabile, apre scenari non scontati e rende non avventuristico l’avvio di un ricorso per impugnare il PAUR in sede giurisdizionale. Il fatto che il Ministero non abbia espunto dal perimetro tali aree conferma il permanere dell’interesse pubblico al momento in cui venivano rilasciati i pareri VIA, AIA ed emesso il PAUR, nonostante le “norme di salvaguardia” risultassero decadute. Rinnoviamo, concludono gli esponenti del gruppo, l’invito al Comune di Aprilia di ricorrere presso il TAR per l’annullamento del PAUR. Come Europa Verde – AVS riteniamo che ci siano le condizioni per avanzare un ricorso da parte dei soggetti politici con i quali abbiamo condiviso iniziative e condividiamo prospettive di governo della città, anche al fine di avere maggior peso nel rappresentare il pubblico interesse. Inoltre riteniamo opportuno insistere sulla realizzazione della bonifica del sito orfano di Sant’Apollonia. Su questo incalzeremo la Regione Lazio, quale soggetto attuatore, ed il Ministero dell’Ambiente. La bonifica non può essere rimandata. La bonifica di Sant’Apollonia deve essere realizzata da un soggetto pubblico, non può rappresentare l’occasione di un eventuale futuro ampliamento di discarica in un territorio sottoposto a tutela paesaggistica (la bonifica di un sito inquinato rappresenta un fattore preferenziale per la scelta dei siti per la realizzazione di impianti per il trattamento dei rifiuti). La riqualificazione del nostro territorio deve partire dalla bonifica del sito orfano di Sant’Apollonia”.
P.N.
Il consigliere regionale Tiero garantisce la realizzazione
Casa della Salute
L’ampliamento della Casa della Salute di Aprilia ci sarà e non resterà solo una promessa. A garantirlo il consigliere regionale Enrico Tiero, che attraverso una nota stampa ha voluto confermare l’impegno assunto dalla Regione Lazio, che in un primo momento aveva tagliato i fondi dal bilancio.
“Intendo rassicurare cittadini e utenti di Aprilia - ha dichiarato - sul fatto che l’ampliamento della Casa della Salute sarà realizzato. La forte sinergia creata con il presidente Rocca, il direttore Urbani, il dottor Ridolfi e la manager Cenciarelli ha dato frutti estremamente positivi. Su mio sollecito, il presidente Rocca ha dato disposizioni alla Direzione regionale Salute di autorizzare il direttore generale dell’Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, a provvedere alla spesa per la realizzazione della terza ala della Casa della Salute di Aprilia per un importo pari a 3.975.000 euro (quindi ben 1.325.000 euro in più dello stanziamento iniziale). La terza ala sarà dunque portata a termine. Con i fondi inizialmente destinati dalla giunta Zingaretti questo non sarebbe mai stato possibile, in quanto insufficienti.
Vale la pena di ricordare nuovamente che la somma inizialmente destinata dalla giunta Zingaretti pari a 2.650.000 euro non era sufficiente. Ho apprezzato l’impegno del presidente Rocca che non lascia mai indietro nessuno, del direttore Urbani e del direttore generale Asl Sabrina Cenciarelli, nel favorire la positiva conclusione della vicenda. Intendo rassicurare il presidente del Tdm Claudio Frollano, che ho conosciuto nei mesi scorsi, sul fatto che l’ampliamento della terza ala non è in discussione. Approfitto per sottolineare l’importanza del lodevole lavoro che il presidente Frollano svolge insieme agli altri volontari. La loro funzione di stimolo è sicuramente utile per la nostra causa. Sono certo che con il gioco di squadra attivato tra Regione, Asl di Latina e Tribunale dei diritti del malato riusciremo a migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria ad Aprilia”.
I dubbi sull’effettiva realizzazione del progetto, erano sorti dopo l’interrogazione regionale del consigliere del Pd Salvatore La Penna, in merito allo spostamento del fondo previsto per la terza ala del poliambulatorio di Aprilia per realizzare opere in vista del Giubileo. Dopo la protesta del Tribunale per i diritti del malato, il consigliere Tiero aveva garantito di voler intercedere per il ripristino del fondo e per poter salvare un’opera necessaria per garantire lo standard dei servizi ad Aprilia, già messi in crisi dalla carenza di personale e dalle lunghe liste di attesa.
Francesca Cavallin